Martedì 14 Novembre 2023

LE NUOVE GRADUATORIE LCN DELLE TV LOCALI: IL VENETO.
IL PUNTO DI MAURO ROFFI.

LE NUOVE GRADUATORIE LCN DELLE TV LOCALI: IL VENETO.

A cura di Mauro Roffi

Il Veneto, fra le regioni italiane, è probabilmente quella che figura meno nell’ambito delle notizie Tv

pubblicate con cadenza quotidiana dal nostro litaliaindigitale.it.

Non è un problema di avere o non avere corrispondenti e collaboratori validi dalla zona bensì del fatto che in questa regione è successo 

in effetti davvero molto poco dal momento del primo passaggio alla ‘fase 2’ della Tv digitale ad oggi.

 

In quei mesi dello scorso anno, infatti, si è verificata una severissima selezione delle pur valide Televisioni della regione, 

con la scomparsa dal video di diversi marchi (unoper tutti è Company Tv), impossibilitati a garantire un’ulteriore diffusione via etere, 

salvo trovare altre soluzioni (come ha fatto, per esempio, Prima Free).

Il motivo è essenzialmente tecnico: la selezione era inevitabile a causa della presenza in Veneto (Area Tecnica 5

nella pianificazione di una sola rete regionale (i ‘posti’ erano dunque già in partenza assai limitati) gestita da RaiWay

mentre l’unica rete di 2° livello gestita da TeleBelluno serve essenzialmente proprio questa provincia montana del Veneto 

e poco più ed è dunque poco utilizzabile per emittenti che puntino al ‘grande pubblico’, per così dire.

 

La conclusione è stata che le numerazioni 10-19 sono state assegnate alle Tv di maggiori dimensioni e fuori da esse è rimasto poco. 

Anche la graduatoria del 30 ottobre non poteva che confermare questa sgradevole situazione (con pochi eguali nelle altre regioni) 

e le posizioni restano quelle che erano ad aprile, infatti, con un solo nuovo ingresso a Belluno.

 

Le emittenti presenti in graduatoria salgono così a 32. Sembrano tante ma sono ben poche, invece.

 

Il mux regionale, quello che conta, vede così assegnato il 10 ad Antenna Tre Veneto (del gruppo Rete Veneta), 

Tv di informazione di buon successo negli ultimi anni e ‘erede’ della storica antenna di Panto. 

All’11 c’è un ‘classico’ delle Tv locali venete, Telenuovo, con le sue sedi di Verona e Padova e un livello qualitativo sempre decisamente apprezzabile. 

Il 12 è di Canale Italia, che da questa regione ha cominciato la sua avventura nazionale con la sigla Serenissima, come si ricorderà, e che è diffusa anche al 71.

Poi tocca, al 13, alla vicentina Tva, che consolida la sua posizione con Telechiara (che conserva una sua impronta cattolica) al 17.

La già citata Rete Veneta è al 14, con la sua terza rete Tele Nord Est (legata spesso a Top Calcio 24) al 18.

Il 15 è di una ‘vecchia gloria’ locale come Telepadova 7 Gold, che conserva buone posizioni nonostante alterne vicende negli anni.

Il 16 è di TeleArena del gruppo veronese Athesis e il 19 di Tv7 Triveneta, altro nome davvero storico in regione 

(di un altro gruppo molto celebre veneto, La9 di Romi Osti, escluso dalle graduatorie, litaliaindigitale.it si è occupata di recente).

 

Non è naturalmente finita la lista delle Tv del mux regionale di RaiWay, perché al 75 non poteva mancare TeleBellunoDolomiti

al 76 Telepace di Verona e al 77 Telemantova del gruppo Athesis (quella di Mantova è un’area molto particolare della Lombardia 

e l’emittente ha dovuto ricorrere a una diffusione un po’ ‘diversa dal solito’ per raggiungere il suo pubblico).

Al 78 la presenza di Radio Birikina Tv ci ricorda che il Veneto è anche la regione originaria del fortissimo ‘gruppo radiofonico Zanella’, 

ben presente anche in Tv. L’ultima Tv di questa ‘lista regionale’ è l’altrettanto storica Televenezia all’80.

 

Tutte le altre emittenti sono presenti solo sul mux di TeleBelluno, che si è anche affollato ultimamente 

ma non può evidentemente supplire all’assenza dalle province-chiave del Veneto.

 

La prima di questa seconda serie è Radio Bella (o Bellla) e (o &) Monella Tv al 79 (gruppo Radio Birikina), 

con a corredo Radio Sorrriso Tv all’82, mentre manca in questo caso l’altra Radio (e Tv) di buon successo di Zanella, Piterpan.

All’81 c’è Dolomiti Life Tv (ex TeleDolomiti), del gruppo TeleBelluno, presente anche in HBBTV in sede nazionale (evidentemente a fini turistici),

mentre all’83 c’è un nome notissimo e storico del Veneto, la padovana Telecittà, che, come da noi pubblicato, 

da poco ha trovato spazio anche su TeleBelluno per un’ora al giorno in sede regionale.

Incomprensibile invece, almeno a prima vista, la presenza di TeleRomagna all’84, mentre su un’altra ‘stranezza’, 

Telestense al 99, un asterisco segnala una verifica in corso.

Cafè Tv 24, emittente veneta che immeritatamente (come altre) ha trovato spazio solo qui, è all’85 e la veronese Radio Adige Tv all’86.

 

Poi inizia una lunga serie di Tv del Friuli-Venezia Giulia, alcune persino assenti dalla graduatoria della propria regione.

La prima è Social Channel (o Social Chef) di Muggia all’87, con la collegata Telecontatto 2 all’89. 

All’88 c’è Il 13, Tv di recente nascita a Pordenone. Al 90 ecco Teleantenna.it di Monfalcone, la cui sigla è stata collegata per alcuni mesi 

(oggi sembrerebbe di no) alla progressiva diffusione di Radio Studio Più Tv in diverse regioni;

l’emittente sembra concedere anche qualche spazio ai programmi di un’altra storica sigla locale, Tele Video Carnia.

Il 91 vede il nuovo ingresso di Tele Alto But, piccola ma storica Tv di Paluzza che nella sua regione non ha trovato spazio. 

Poi ci sono le varie ‘versioni’ del gruppo RAN (Radio Televisioni Alfa Nord) di Udine, che si proclama “un’associazione culturale 

no profit a salvaguardia delle minoranze linguistiche storiche presenti nel territorio del Friuli-Venezia Giulia”: 

ecco allora RAN Friul al 93, RAN Germ al 94 e RAN Slo al 95.

E per chiudere davvero, al 97 ecco Try Lime (o Laim) Club Television, 

che farebbe riferimento a un locale-discoteca di Udine che tempo fa andava per la maggiore.

 

Non posso però chiudere questa lunga analisi senza ricordare quel che sta accadendo in Veneto e in Friuli-Venezia Giulia 

nel campo dei quotidiani cartacei, che conservano pur sempre una certa importanza.

È delle ultime settimane la definitiva cessione da parte di Gedi di un ‘pacchetto’ di quotidiani locali delle due regioni alla società Nord-Est Multimedia, 

partecipata dal fior fiore dell’imprenditoria di quest’area (l’azionariato sembra tuttora in ulteriore evoluzione, peraltro).

Si tratta di testate di rilievo come ‘Il Mattino’ di Padova o ‘La Tribuna’ di Treviso, fino al ‘Piccolo’ di Trieste e al ‘Messaggero Veneto’ di Udine.

La situazione è inedita e vede imprenditori di alto livello per la prima volta impegnati tutti insieme nel campo dei media, oltre a banche e Confindustria.

Lo scopo finale (non è esclusa una futura integrazione con la veronese Athesis), come da dichiarazione d’intenti, 

“consiste nella costruzione di un gruppo multimediale attivo anche nel campo televisivo, radiofonico, digitale, degli eventi”.

Anche televisivo, dunque, perché all’operazione partecipa Confindustria Vicenza con Videomedia (Tva e Telechiara) 

e sviluppi di rilievo nei prossimi anni allora potrebbero proprio esserci.

Nella nostra pagina LCN VENETO potete consultare la lista, in ordine di numerazioni automatica,
di tutte le emittenti locali che trasmettono nella regione VENETO.