
Domenica 10 Settembre 2023
TV DIGITALE TERRESTRE, RADIO DAB:
LE NOTIZIE FLASH DELLA SETTIMANA.
A cura di Salvatore Cambria
Bentornati al nostro appuntamento domenicale con le notizie “in breve” che riguardano la TV digitale terrestre e la radio DAB.
TOSCANA IN DIGITALE: CONTRIBUTI A RADIO, TV E GIORNALI ONLINE LOCALI,
PUBBLICATO BANDO PER SOSTENERE INNOVAZIONE
Le domande potranno essere presentate entro il 9 ottobre 2023.
Giani: “Una misura per sostenere occupazione e pluralismo dell’informazione”
Mano tesa alle emittenti televisive, radio, agenzie, periodici e quotidiani on line di ambito locale,
a difesa dell’occupazione di giornaliste e giornalisti.
La Regione Toscana ha pubblicato il 28 agosto il bando per la concessione di contributi alle imprese editoriali,
riservato a micro, piccole e medie imprese con sede operativa nel territorio regionale.
In particolare si tratta di un sostegno mirato alle aziende più direttamente interessate
ai processi di innovazione del digitale terrestre televisivo e della tecnologia Dab per le radio.
“Come Regione vogliamo difendere e tutelare il pluralismo dell’informazione.
E’ un tema che ci è caro e che vuol dire anche difendere i posti di lavoro di quelle aziende –
commenta il presidente della Toscana Eugenio Giani -: una battaglia che ci vede al fianco, oggi come in passato,
dell’Associazione Stampa Toscana, ovvero il sindacato dei giornalisti.
Occorre infatti essere consapevoli che l’innovazione è essenziale per rimanere competitivi e garanzia, dunque, anche dell’occupazione”.
Il bando, che non è il primo per la Regione Toscana, era stato infatti sollecitato e caldeggiato dal sindacato regionale dei giornalisti.
“La Toscana è una delle poche regioni che si è attivata su questo fronte –
sottolinea il presidente dell’Associazione Stampa Toscana, Sandro Bennucci –.
Il settore sta vivendo una situazione di grave crisi ed il fatto che i contributi di questo bando vengano riconosciuti
solo alle aziende che assumono e pagano con contratti e in modo regolare è un ulteriore elemento di valore.
Per questo ringrazio il presidente Eugenio Giani anche a nome delle Federazione nazionale della stampa”.
C’è tempo fino alle 16 del 9 ottobre 2023 per presentare domanda, che può essere compilata ed inoltrata solo on line
dal sito di Sviluppo Toscana all’indirizzo https://accessosicuro.sviluppo.toscana.it.
La Regione ha messo a disposizione un milione e mezzo di euro e i progetti ammessi potranno godere di contributi
fino all’80 per cento della spesa sostenuta: dall’acquisto di impianti, programmi e
strumentazione tecnica necessari alla realizzazione di progetti, a brevetti, licenze, manutenzione ed aggiornamento.
Per dubbi o richieste di chiarimento si può scrivere a impreseinformazione@sviluppo.toscana.it
per assistenza sul bando e i contenuti della domanda o a supportoimpreseinformazione@sviluppo.toscana.it per problemi tecnici-informatici.
Naturalmente, per usufruire del sostegno, le aziende dovranno avere alle proprie dipendenze personale giornalistico
assunto con un contratto di categoria sottoscritto dalla Federazione nazionale della stampa e
dalla Federazione radio televisioni, oltre ad essere in regola con il pagamento di stipendi e contributi.
Nel caso vi siano anche collaboratori, gli stessi dovranno avere contratti giornalistici ed
essere retribuiti mediante equo compenso come definito dalla legge 233 del 2012.
Le emittenti televisive dovranno garantire un segnale di copertura del territorio ricadente per almeno il 70 per cento in Toscana
o, in alternativa, coprire il 90 per cento del territorio toscano per chilometri quadrati illuminati.
L’attività giornalistica dovrà essere svolta da iscritti all’albo e non ci potrà essere più di un praticante ogni due giornalisti impiegati.
In redazione dovranno lavorare almeno tre giornalisti assunti a tempo pieno o unità di lavoro equivalenti.
Nel palinsesto diurno devono essere garantite almeno due ore e mezzo quotidiane di informazione locale autoprodotta
e, a titolo gratuito e per mezz’ora, contenuti autoprodotti da soggetti indipendenti operanti in Toscana
relativi alla tradizione, cultura, costume, territorio ed attività della Toscana.
relativi alla tradizione, cultura, costume, territorio ed attività della Toscana.
Per le radio, la cui copertura anche in questo caso deve ricadere per almeno il 70 per cento in territorio toscano,
i praticanti potranno essere al massimo uno per ogni iscritto all’albo impiegato e
in redazione dovranno lavorare almeno due giornalisti dipendenti con contratto a tempo pieno o unità di lavoro equivalenti.
Nel palinsesto diurno vanno garantite due ore e mezzo di informazione locale autoprodotta.
Quanto ai giornali on line, oltre al requisito comune di usare giornalisti iscritti all’albo e non più di un praticante ogni giornalista
è necessario anche che il 60 per cento degli articoli pubblicati siano di informazione locale autoprodotta.
Nel caso di radio e tv web, l’informazione locale dovrà coprire almeno due ore e mezza del palinsesto diurno.
Naturalmente in tutti casi ci deve essere una testata giornalistica registrata in tribunale.
Potranno essere ammesse anche spese effettuate prima della pubblicazione del bando
purché facciano parte del progetto oggetto della domanda di contributo e questo progetto non sia stato già chiuso.
Il programma d’investimento deve essere realizzato entro dodici mesi dalla data del decreto dirigenziale
che approva la graduatoria finale, con possibilità di richiesta di proroga adeguatamente motivata per un massimo di mesi.
Per consultare il bando: www.sviluppo.toscana.it/impreseinformazione_2023
SICILIA IN DIGITALE: DAL 14 SETTEMBRE LA TR3 PASSA SUL CANALE 83
Ricco palinsesto autunnale per La Tr3, che è lieta di annunciare ai propri cari telespettatori un’altra importante novità,
un ulteriore importante traguardo raggiunto dalla nostra azienda editoriale.
In un ottica di crescita e sviluppo strategico, miglioramento del nostro servizio televisivo e segnale video in alta definizione,
dal prossimo 14 Settembre l’emittente televisiva La Tr3 si sposterà sul Canale 83 HD del digitale terrestre.
Vi invitiamo, dunque, a risintonizzare i vostri televisori o decoder sul nuovo Canale 83.
La Tr3, già da questo autunno, regalerà un palinsesto ancora più ricco di appuntamenti televisivi:
trasmissioni ed approfondimenti di politica, cultura, arte, spettacolo e tanto sport.
Ricordiamo infatti che La Tr3 anche quest’anno trasmetterà tutte le partite del Campionato di Serie D, girone I del Trapani Calcio.
Potrete vedere gratuitamente tutte i match dei giocatori granata sia in diretta, quando giocheranno fuori casa,
sia in differita quando si confronteranno al Provinciale di Trapani.
Tutto realizzato dal nostro super professionale staff tecnico e redazionale firmato La Tr3.
Continuate a seguirci in quest’altra avventura sempre in tv ma anche su latr3.it e sui social da PC e dispositivi mobili ed App di Smart TV Italia.
Risintonizzate i vostri televisori, Vi aspettiamo dal prossimo 14 Settembre sul canale 83 in HD.
In attesa del cambio di numerazione, l’emittente di Marsala (TP) è attualmente sintonizzabile
nel Mux LOCALE 2, in alta definizione con la risoluzione video 1440×1080, sulla LCN 211 identificata LA TR3.

RADIO DAB: INSERITA KTO RADIO NEL MUX METROPOLITAIN 2
Ci spostiamo in Francia per comunicare l’ingresso, nel bouquet radiofonico Mux METROPOLITAIN 2,
della cattolica KTO Radio con sede nel comune di Malakoff nel dipartimento delle Alture della Senna nella regione dell’Île-de-France.
Per consultare la composizione completa del multiplex, cliccate sul banner qui sopra.
Il seguente provider può essere sintonizzato costantemente o saltuariamente,

RADIO DAB: ELIMINATA RADIO LATINA DAL MUX MCR1,
FG CHIC PASSA DAL MUX MCR3 AL MUX MCR4
della parigina RADIO LATINA che era denominata LATINA.
Per consultare gli impianti attivi e la composizione completa dei multiplex, cliccate sui banner qui sopra.
Il seguente bouquet radiofonico può essere sintonizzato costantemente o saltuariamente,

Per consultare gli impianti attivi e la composizione completa dei multiplex, cliccate sui banner qui sopra.
I seguenti provider possono essere sintonizzati costantemente o saltuariamente,

IL SOLE 24 ORE: LA TV GENERALISTA E' IN CADUTA LIBERA, MA ANCHE LO STREAMING NON STA BENE
Per la prima volta negli Stati Uniti la visione della tv via cavo è stata sorpassata dallo streaming.
Netflx, Disney+ e Amazon Prime hanno vinto ma il loro modello è entrato in crisi.
Lo streaming è il presente e futuro della televisione. Ora è ufficiale. Ma non è quello che ci aspettavamo.
Andiamo con ordine: per la prima volta negli Stati Uniti la visione della tv via cavo è stata sorpassata.
Di più, per la prima volta, scrive Nielsen la tv lineare che per noi è il digitale terrestre e
quella via cavo in termini vi spettatori è sceso al di sotto del 50%.
Vuole dire che gli americani passano più tempo su Netflix, Amazon Prime e YouTube.
Sono due anni che i ricercatori dell’istituto specializzato nella misurazione dell’audience di tv, radio e giornali aspettano questo momento.
Da quando hanno dato vita a Nielsen One proprio per misurare il cambiamento dei gusti dei consumatori di audio-video.
Per quanto diverso il mercato Usa da quello europeo, chi in Italia “ospita” un adolescente in casa non aveva bisogno di nuovi indici
per accorgersi che la tv generalista come rito collettivo e familiare era piuttosto in crisi.
Il palinsesto ha smesso da almeno un decennio a dettare i tempi della nostra media mediatica.
Netflix, ad esempio, nonostante abbia recentemente segnalato una perdita significativa di abbonati,
rimane un pilastro nel mondo dello streaming, occupa l’8% della visione televisiva complessiva.
Lo spostamento nel comportamento degli spettatori verso contenuti in streaming
è testimonianza dell’indiscusso successo delle piattaforme di streaming e della qualità dei contenuti.
La tv non lineare è comoda, vedi quello ti pare quando ti pare e dove ti pare.
La formula all-you-can-eat insieme a un aggiornamento costante e ben comunicato del catalogo rendono l’esperienza confortante.
Peccato però che tutto questo sia finito. O quantomeno proprio nel momento del sorpasso sulla tv,
lo streaming sembra essere entrata in crisi. Diremmo una crisi di sostenibilità e i primi ad accorgersene sono stati i loro abbonati.
Negli ultimi anni, guardare film e serie TV in streaming è diventato più costoso a causa degli aumenti regolari decisi dalle società.
Qualche esempio, il piano Premium di Netflix e il piano standard di Disney+ hanno visto aumenti significativi nei loro prezzi.
A marzo 2020, Disney+ costava 69,99 euro all’anno. Ora il piano standard costa 89,90 euro all’anno.
Netflix a settembre 2015 era 9,99 euro ora è a 11,99 euro. Anche l’Apple TV+ è rincarata.
E’ come se il mercato degli attori dello streaming a settembre abbia deciso di passare all’incasso.
In più, nonostante l’aumento dei prezzi, i contenuti di alta qualità sono diventati meno frequenti.
Con l’emergere di molteplici piattaforme di streaming, i contenuti sono diventati più frammentati,
rendendo difficile per una singola piattaforma offrire contenuti di qualità ogni mese.
Per un consumatore di audiovideo, per un telespettatore come si diceva un tempo, il budget per la tv comincia a diventare rilevante.
L’introduzione di abbonamenti con pubblicità a più basso prezzo sembra la soluzione per venire incontro agli utenti meno abbienti.
Secondo gli esperti stiamo andando incontro anche a livello di domanda a una fase di consolidamento
che potrebbe avvantaggiare nuove forme di tv come quella di TikTok e di Twitch.
Il rischio però non è un ritorno alla tv lineare ma a qualcosa di ancora più disconnesso.