_______________________________________________________________________________________ ARCHIVIO NEWS CALABRIA DAL 2013 AL 2016
Ore 10.15 - 7GOLD ATTRAVERSA LO STRETTO E RITORNA IN CALABRIA GRAZIE A 7GOLD SICILIA ED AL GRUPPO A.D.N.. Grazie ad un accordo di reciproca collaborazione tra 7Gold Sicilia ed il Gruppo A.D.N., è da oggi disponibile sull’intero territorio regionale la syndication nazionale 7Gold (LCN 77) che ha tra i suoi programmi il famoso “Diretta Stadio”. Quest’accordo che porterà anche ad altre novità in futuro , oltre ad aver portato 7Gold (LCN 77) ed il canale Gold78 (LCN 78) in tutta la Calabria sulle frequenze gestite dal Gruppo A.D.N., portano anche Matrix Tv – Medjugorie Tv e Radio Jukebox Tv in tutta la Sicilia grazie alla copertura regionale del mux 7Gold Sicilia. Tratto da: www.diariotv.it/2016/10/24/7gold-attraversa-lo-stretto-e-ritorna-in-calabria
Ore 11.20 - VIBO VALENTIA: SEQUESTRATI RIPETITORI TV PER INQUINAMENTO E ALTRE ANOMALIE. VIBO
VALENTIA - La sezione Ambiente e Territorio e del Corpo forestale che
opera nella Procura ha sequestrato quattro antenne radiotelevisive site
nella parte alta di Vibo Valentia. Gli uomini guidati dai comandanti Giuseppe Colloca e Francesco Fedele hanno riscontrato delle gravi violazioni in materia ambientale e non solo. Sono infatti emerse irregolarità relative alla normativa in materia di lavoro in considerazione dello stato dei luoghi. Altre contestazioni riguardano il getto illegale di oggetti (le onde elettromagnetiche) e la legge urbanistica che non sarebbe stata rispettata. I ripetitori in questione appartengono a Mediaset (uno), ad Antenna Sud (uno) e Tower Tel (due). Per il secondo c'è un'ordinanza di demolizione a firma dell'ufficio tecnico del Comune di Stefanaconi mentre per gli altri c'è una richiesta di condono che giace nei cassetti del Comune, rappresentato sul luogo dall'architetto Fortunato Griffo, mentre altre hanno ottenuto la sanatoria. I rilievi sono stati effettuati più volte dall'Arpacal che ha rilevato come le emissioni di di onde elettromagnetiche fossero quasi il doppio rispetto ai limiti consentiti per legge e a dare un'eccellente alle indagini sono state le numerose denunce del comitato civico che sta conducendo una battaglia da anni. Adesso gli investigatori disporranno, per mezzo dell'Enel, lo spegnimento del segnale e bisognerà capire se vi saranno ripercussioni sulla ricezione dei canali.
Ore 16.20 - RADIO DAB DIGITALE: NASCE IL CONSORZIO ADN ITALIA. Sono nati due consorzi di emittenti radiofoniche denominati ADN DAB 1 Digital Radio e ADN DAB 2 Digital Radio. Al primo consorzio prendono parte 12 emittenti facenti capo a ADN ITALIA SPA, si tratta di: Radio Juke Box Radio Italianissima Radio Enne Lamezia Radio Class Radio Juke Box Italia Radio Ciak Radio Ricordi Radio News 24 Radio Juke Box CS Radio Simpatia Radio Net Radio Piana Lametina Le province interessate sono quelle di Cosenza, Catanzaro e Crotone. Al secondo consorzio prendono parte 7 emittenti facenti capo a ADN ITALIA SPA e 5 emittenti facenti capo al gruppo Siciliano RMB, si tratta di: Radio Juke Box Radio Ciak Radio Italianissima Radio News 24 Radio Class Radio Simpatia Sicilia Radio Juke Box Catania Radio Cuore Catania Radio Fantastica Radio Sportiva Studio 5 Radio RMB Gamma Radio Sud Le province interessate sono quelle di Vibo Valentia, Reggio Calabria, Messina, Catania e Siracusa. Il consorzio ADN ITALIA si dimostra con questa operazione, di essere sempre al passo con i tempi e sicuramente primi a collegare tra le locali il sistema DAB nel sud Italia. In Calabria il gruppo è capitanato da Annibale e Domenico Notaris mentre in Sicilia il gruppo è guidato da Annibale e Domenico Notaris e Mimmo e Giuseppe Russo. Sono stati predisposti alcuni impianti in attesa di partire con la sperimentazione sulle principali città: Cosenza, Crotone, Catanzaro, Vibo Valentia, Reggio Calabria, Messina, Catania e Siracusa, con la copertura di tutto il tratto autostradale tra Cosenza e Siracusa.
È morto questa mattina all’età di 77 anni Elio Riga (era nato il 5 agosto 1938), giornalista ed editore di Radio Video Calabria. Fondò la tv calabrese nel 1978 con sede in piazza Pitagora 84 a Crotone. All’inizio nel 1982 l’emittente fondata da Elio Riga si affilia a Italia 1 di Edilio Rusconi, mantenendo una fascia di programmazione locale. Quando Italia 1 viene rilevata da Silvio Berlusconi, Video Calabria riprende la propria vita autonoma, cedendo alcune frequenza alla Fininvest. Nella seconda metà degli anni ’80 Video Calabria subisce due attentati. Sposato e con tre figli tutti giornalisti: Anna, Gianfranco e Ketty. Quando Elio Riga si ammala l’editore di Video Calabria diventa il figlio Gianfranco Riga (deceduto improvvisamente il 5 febbraio di quest’anno) e amministrata da Salvatore Gaetano, marito di Anna e genero di Elio. Elio Riga era un grande appassionato di calcio e tifosissimo del Crotone tanto che negli anni ’70, attraverso il negozio Euromoda diventa sponsor ufficiale per i vestiti dei rossoblu allenati da Corelli. È lui stesso che al centrocampo del campo dello Scida sistema le giacche agli allora idoli dei tifosi. Elio Riga, insieme a Tony Boemi, è stato uno dei pionieri delle emittenti televisive private in Calabria. I funerali si svolgeranno domani 24 dicembre, alle ore 10:00 nella Basilica cattedrale di Crotone. Tratto da: www.crotonenews.com/e-morto-elio-riga-giornalista-editore-e-fondatore-di-video-calabria
VHF 05-06 Mux DI.TV (EMILIA ROMAGNA) LCN 663 - 6MIA TV - DAL 01/12/2015 UHF 34 Mux VIDEO REGIONE LCN 636 - 6MIA TV - DAL 01/12/2015 Nella regione SICILIA, grazie ad un accordo con il Gruppo Minardo, 6MIA TV sarà veicolata sul 636 del mux VIDEO REGIONE che trasmette sulla frequenza UHF 34. Ringraziamo il nostro collaboratore LANUS per la segnalazione. LCN 624 - 6MIA TV - DAL 10/12/2015 Grazie ad un accordo raggiunto in questi giorni con il gruppo A.D.N. Italia , il canale 6MIA TV, partito ufficialmente in Italia il 31 ottobre ed in continua espansione in varie regioni, sarà ufficialmente visibile in CALABRIA sulla LCN 624 del mux CALABRIA TV a partire dal 10 dicembre 2015. Nato dalle ceneri del progetto che doveva riportare il canale ReteMia , 6MIA TV pur essendo una TV nazionale, usa LCN diverse per ogni regione ed appartente all’operatore di rete ospitante in quanto non ancora in possesso di LCN unica nazionale. Tratto da: www.diariotv.it/2015/11/28/6mia-tv-dal-10-dicembre-in-tutta-la-calabria ![]()
Ore 22.15 - TELEUROPA: LICENZIAMENTO "PIRATA" DI DUE GIORNALISTE. RENDE (Cosenza) – Con un epilogo degno del più sconcertante atto di pirateria, Teleuropa ha licenziato le giornaliste Stefania Belvedere ed Emilia Canonaco. ![]() Il segretario del Sindacato Giornalisti della Calabria, Carlo Parisi, componente della Giunta Esecutiva Fnsi, così come in occasione della procedura avviata nel 2012, tra le ipotesi percorribili aveva indicato quella della “cassa integrazione in deroga a rotazione che, sebbene risenta dei pesanti ritardi in materia di erogazione, avrebbe permesso all’azienda di continuare la propria attività, ridimensionando la spesa e il palinsesto, ed ai lavoratori (che per tanti anni hanno accettato sacrifici sovrumani) di mantenere (naturalmente solo se pagati) il posto di lavoro”. L’azienda, invece, ha scelto la via peggiore attivando la procedura di riduzione del personale (ai sensi dell’art. 4 e 24 della legge 223/91) per il licenziamento collettivo di 11 dei 22 dipendenti. In particolare, erano stati dichiarati in esubero 9 impiegati tecnici e amministrativi su 15 e 2 giornalisti su 8 escluso il direttore. Nei quattro incontri che, nella sede di Confindustria Cosenza, hanno ospitato l’esame congiunto, il 7 agosto scorso, dopo due giornate di sciopero che hanno portato alla cancellazione di tutta l’informazione in programma, dalla rassegna stampa mattutina alle quattro edizioni del telegiornale, con i lavoratori stremati dalle 11 mensilità non pagate, la Rsa e le organizzazioni sindacali del personale tecnico e amministrativo, Slc-Cgil e Fistel-Cisl, hanno firmato per i dipendenti assunti in quei settori un accordo che prevede la “non opposizione alla risoluzione del rapporto di lavoro, formalmente comunicata dai lavoratori all’azienda entro il 26 agosto 2015”, attraverso un verbale di conciliazione ex artt. 410 e 411 c.p.c., in cambio di “un incentivo all’esodo” di 3mila euro nette. “Incentivo” che il segretario del Sindacato Giornalisti della Calabria aveva, sin dagli incontri precedenti, definito “una provocazione”, al pari della proposta aziendale di riduzione dell’orario di lavoro al 35%, osservando che il corrispettivo risultava addirittura inferiore alle spettanze che, in caso di mancato accordo, i lavoratori avrebbero maturato fino alla conclusione della procedura. Per questo motivo, Carlo Parisi, nel rinnovare l’invito a chiudere la procedura senza alcun licenziamento forzato, aveva sottolineato che “è proprio nei momenti di grande difficoltà che le aziende non debbono farsi accecare dall’abbagliante visione dei tagli al personale quale panacea di tutti i mali”.Con una raccomandata spedita il 28 agosto, le giornaliste Stefania Belvedere ed Emilia Canonaco si sono, invece, viste recapitare la lettera di licenziamento: sette righe, firmate con uno scarabocchio vergato sopra il timbro della società. Nel benservito alle due giornaliste, rispettivamente dopo 10 e 11 anni di servizio, la comunicazione che il rapporto di lavoro “cesserà ad ogni effetto di legge al ricevimento della presente” in applicazione dei “criteri di scelta” applicati “all’esito della procedura di riduzione del personale avviata con comunicazione ex art. 4 e 24, l. n. 223 del 1991 in data 07.07.2015, conclusasi con verbale di accordo del 07.08.2015”. In realtà, come sempre evidenziato e contrariamente a quanto comunicato da Teleuropa al Dipartimento Politiche del Lavoro della Regione Calabria ed alla Direzione Territoriale del Lavoro di Cosenza, con lettera raccomandata del 26 agosto, la procedura non si è affatto conclusa con un “verbale di accordo” per i lavoratori assunti con contratto di lavoro giornalistico Fnsi-Aeranti Corallo. Il segretario del Sindacato dei giornalisti aveva chiaramente spiegato che “le otto uscite volontarie (successivamente scese a sei) e, soprattutto, il fatturato aziendale dichiarato dall’azienda al Corecom ai fini del contributo ministeriale 2014, pari a circa 1 milione di euro”, avrebbero dovuto “indurre seriamente l’azienda a riflettere, tenuto anche conto che tagliare il personale pregiudica anche il contributo che, nel 2013, è stato pari a 226mila 116,85 euro”.Senza contare che, per lo stesso anno, Telestars, l’emittente che ha sede nella stessa struttura di Teleuropa, nonostante la formale distinzione delle due persone giuridiche che, comunque, sono in parte identiche e complementari, di contributi ministeriali destinati alle tv locali ne ha ricevuti per 68mila 476,84 euro e, dopo le dimissioni per giusta causa della giornalista Patrizia De Napoli (che il 19 maggio scorso ha gettato la spugna dopo otto mensilità e la tredicesima non pagate), di giornalisti ne conta ormai una sola”. Ad attestare l’illegittimità dell’operazione c’è il “verbale di riunione” che l’azienda ha omesso di inviare all’Assessorato Regionale al Lavoro ed alla Direzione del Lavoro di Cosenza assieme a quello relativo all’accordo raggiunto per il personale tecnico e amministrativo. “Verbale di riunione” sottoscritto il 7 agosto 2015, su carta intestata di Confindustria Cosenza, dal rappresentante aziendale di Teleuropa, Ugo Cappelli, dal rappresentante di Confindustria, Vito Castrignano, dai rappresentanti del Sindacato Giornalisti della Calabria, Raffaella Salamina e Francesco Cangemi, dal segretario regionale della Slc-Cgil, Carmine Pasturi, e dal coordinatore provinciale di Cosenza, Carlo Cerchiara, dal segretario regionale della Fistel-Cisl, Francesco Canino, e dal rappresentante sindacale aziendale Giampaolo Gregorace.Verbale nel quale è chiaramente scritto che “la Federazione Nazionale Stampa Italiana-Sindacato Giornalisti della Calabria dichiara che, per quanto riguarda i lavoratori assunti con contratto di lavoro giornalistico, la procedura resta aperta. Pertanto la Fnsi-Sgc rimane in attesa di eventuali determinazioni da parte dell’azienda al fine di scongiurare i licenziamenti garantendo all’emittente televisiva Ten adeguati servizi giornalistici che non compromettano la qualità aggravando, così, la situazione di crisi”. Nello stesso verbale è chiaramente scritto che, pertanto, “le parti ad esclusione della Fnsi-Sgc, che lascia il tavolo della riunione, decidono di proseguire nell’incontro”.“Dunque, – osserva Carlo Parisi – codice del lavoro alla mano, Teleuropa avrebbe dovuto eventualmente inviare alla Regione Calabria ed alla Direzione del Lavoro una comunicazione di «mancato accordo» con l’unica organizzazione sindacale rappresentativa della categoria dei giornalisti che, in quanto tale, è l’unico organismo legittimato a partecipare alle procedure ex legge n. 223/1991 ed a siglare eventuali accordi in rappresentanza dei giornalisti. In caso di marcato accordo si sarebbe dovuto procedere alla successiva fase amministrativa e non certo ai licenziamenti «in applicazione» a non precisati e non concordati «criteri di scelta» di cui, tra l’altro, non si fa cenno nella comunicazione ricevuta”.Per questi motivi, il Sindacato Giornalisti della Calabria ha affidato all’avv. Mariagrazia Mammì il compito di comunicare agli organi preposti “l’illegittimità della procedura e la dichiarazione di nullità dei licenziamenti effettuati”. Tratto da: www.giornalistitalia.it/teleuropa-licenziamento-pirata-di-2-giornaliste
Ore 20.30 - VERTENZA TELEUROPA: 8 USCITE VOLONTARIE. COSENZA – Svolta nella vertenza dell’emittente televisiva calabrese Teleuropa. Otto lavoratori hanno manifestato la disponibilità a non opporsi alla risoluzione del rapporto di lavoro nell’ambito della procedura che prevede, ai sensi dell’art. 4 e 24 della legge 223/91, il licenziamento collettivo di 11 dei 22 dipendenti. ![]() Salamina e Cangemi, nel lasciare la riunione – proseguita dall’azienda con Cgil, Cisl ed Rsa per la definizione dei dettagli dell’accordo relativo alle posizioni dei tecnici e degli impiegati amministrativi – hanno, pertanto, dichiarato che “per i lavoratori assunti con contratto nazionale di lavoro giornalistico la procedura resta aperta nella speranza che l’azienda rinunci alla scellerata ipotesi di ridimensionare la redazione. Nel contempo, i rappresentanti del Sindacato dei giornalisti hanno sollecitato all’azienda il pagamento degli stipendi correnti e la calendarizzazione degli arretrati che hanno, ormai, raggiunto le 11 mensilità. Nel piano predisposto dall’azienda di Contrada Cutura di Rende figurano tra gli esuberi: 2 impiegati receptionist su 2, 2 montatori su 3, 2 operatori di ripresa su 3, 1 operatore di emissione su 2, 2 tecnici mixer video su 4 e 2 giornalisti su 8. Considerato che la disponibilità ad andare in mobilità volontaria è stata espressa da 8 tecnici e impiegati amministrativi, dei 3 esuberi rimasti 2 sarebbero relativi al personale giornalistico. La disponibilità alle uscite volontarie è stata comunicata oggi al rappresentante di Teleuropa, Ugo Cappelli, assistito da quello di Confindustria Cosenza, Vito Castrignano, dal segretario regionale della Slc-Cgil Carmine Pasturi, presente con il coordinatore provinciale di Cosenza, Carlo Cerchiara, dal segretario regionale della Fistel-Cisl, Francesco Canino, e dal rappresentante sindacale aziendale Giampaolo Gregorace. L’accordo, relativo a tecnici e impiegati amministrativi, prevede la “non opposizione alla risoluzione al rapporto di lavoro formalmente comunicata dai lavoratori all’azienda entro il 26 agosto 2015”, attraverso un verbale di conciliazione ex artt. 410 e 411 c.p.c., in cambio di “un incentivo all’esodo” di 3mila euro nette, alla corresponsione delle mensilità di ottobre e novembre 2014 ed alla calendarizzazione delle spettanze arretrate e del Tfr “in un periodo massimo di dieci mesi”. L’accordo prevede anche che, decorso il 26 agosto prossimo, “ove con l’applicazione del criterio di scelta non dovessero essere raggiunte le 11 unità di lavoratori dichiarati in eccedenza”, l’azienda procederà alla “risoluzione degli ulteriori rapporti di lavoro residui in esubero”. Alla luce delle disponibilità volontarie all’uscita, che consentiranno all’azienda di ridurre notevolmente il costo del lavoro, la componente della Giunta Esecutiva del Sindacato Giornalisti della Calabria, Raffaella Salamina, ed il componente del Dipartimento Sindacale, Francesco Cangemi, hanno quindi rinnovato all’azienda l’invito a chiudere la procedura senza alcun licenziamento forzato. ![]() Senza contare che, per lo stesso anno, Telestars, l’emittente che ha sede nella stessa struttura di Teleuropa, nonostante la formale distinzione delle due persone giuridiche che, comunque, sono in parte identiche e complementari, di contributi ministeriali destinati alle tv locali ne ha ricevuti per 68mila 476,84 euro e, dopo le dimissioni per giusta causa della giornalista Patrizia De Napoli (che il 19 maggio scorso ha gettato la spugna dopo otto mensilità e la tredicesima non pagate), di giornalisti ne conta ormai una sola. Tratto da: www.giornalistitalia.it/svolta-nella-vertenza-teleuropa-8-uscite-volontarie/giornalistitalia.it/teleuropa-si-tenta-di-salvare-i-22-posti-di-lavoro
Ore 13.00 - ESPERIA TV: CACCIATE ALTRE DUE GIORNALISTE, MAGISTRATURA E TRIBUNALE AL LAVORO. CROTONE – Esperia TV non fa in tempo ad incassare dal Tribunale di Crotone il secondo ko sull’illegittimo licenziamento di Rossana Caccavo, con tanto di condanna e reintegro della giornalista sul posto di lavoro, che si rende protagonista di due nuove “cacciate” che hanno dell’incredibile. Nella lettera, l’amministratore delegato Lorenzo Marrelli, rampollo di zio Massimo e zia Antonella Stasi, rispettivamente presidente del Gruppo e socio di maggioranza (lui) ed ex vicepresidente della Giunta Regionale (lei), afferma che “le motivazioni del comunicato recesso consistono nella crisi economica e finanziaria aziendale che, alla stregua degli incassi e proventi derivante dalla raccolta pubblicitaria, non consentono il mantenimento dell’attuale forza lavoro, in quanto i costi di mantenimento della struttura superano i ricavi e non è possibile far ulteriormente fronte agli impegni di spesa con il finanziamento infruttifero da parte della proprietà”. Motivazioni che, naturalmente, l’azienda sarà chiamata a dimostrare nelle opportune sedi, così come rispetto al fatto che “nel determinare la scelta di risolvere il contratto si è tenuto conto del ruolo, dell’anzianità e delle mansioni effettivamente ricoperte a favore della società”. “La determinazione di procedere al Suo licenziamento – scrive ancora Marrelli – è condizionato (testuale) dall’impossibilità di assegnarla ad altre mansioni e/o occupazioni e dall’impossibilità di ricorrere ad ammortizzatori sociali (Cigs in deroga), in assenza del verbale di adesione da parte delle organizzazioni sindacali firmatarie del patto regionale”. “Affermazione, questa, completamente falsa – replica Carlo Parisi – in quanto Esperia TV non ha mai inviato al Sindacato dei giornalisti – l’unico titolato a rappresentare i colleghi assunti con contratto di lavoro Fnsi-Aeranti Corallo ed iscritti al sindacato – alcun tipo di comunicazione relativa a dichiarati stati di crisi, tantomeno ha discusso, ipotizzato o concordato alcun verbale d’intesa sindacale”.“Del resto, che Esperia TV non abbia la minima cognizione delle più elementari norme di diritto del lavoro – aggiunge Parisi – l’ha confermato la mail inviata nei giorni scorsi alle due giornaliste: “In attesa e fino a formale provvedimento di licenziamento o risoluzione consensuale, la prestazione di lavoro – ha scritto Marrelli – è sospesa con correlata sospensione della retribuzione. Il provvedimento di sospensione è con effetto immediato”.Metodi e comportamenti “di inaudita gravità” che hanno spinto il segretario del Sindacato Giornalisti della Calabria, Carlo Parisi, a chiedere al Prefetto di Crotone “un autorevole intervento per l’urgente convocazione di un tavolo di confronto, presso l’Ufficio Territoriale del Governo”. Incontro che il prefetto Vincenzo De Vivo ha immediatamente convocato per venerdì prossimo, 24 luglio, alle ore 12, con una comunicazione inviata (ieri) all’amministratore delegato di Esperia TV, alla Fnsi-Sindacato Giornalisti della Calabria ed alle organizzazioni sindacali dei tecnici e degli amministrativi, Cgil-Slc, Cisl-Fistel e Uilcom.La convocazione giunge, dunque, all’indomani dell’incontro del prefetto De Vivo con una delegazione del Sindacato Giornalisti della Calabria formata dal segretario Carlo Parisi e dai consiglieri regionali Rossana Caccavo e Raffaella Salamina. Incontro nel corso del quale sono state ripercorse “tutte le tappe della delicata vertenza che, con il trascorrere delle ore, non cessa di far emergere ulteriori, gravissime, irregolarità”. Informato il prefetto della “diffida ad adempiere” inviata all’azienda dal Sindacato Giornalisti della Calabria, che ha rilevato “l’assoluta illegittimità del licenziamento delle giornaliste Bentivoglio e Marazziti”, Carlo Parisi ha colto l’occasione per ribadire al dott. Vincenzo De Vivo l’importanza, in un territorio come la Calabria, di garantire la presenza dello Stato nelle vertenze di lavoro. “Da qualche anno, infatti – ha sottolineato il segretario del Sindacato dei giornalisti – in Calabria soltanto le Prefetture riescono a colmare i vuoti della politica, aiutandoci a risolvere delicate vertenze che hanno restituito giustizia, fiducia e speranza ai cittadini che credono ancora nella legalità e nella democrazia”. Tratto da: www.giornalistitalia.it/ad-esperia-tv-cacciate-altre-due-giornaliste CROTONE – “Mazza e panelle fann ’e figlie belle”. Nel vecchio adagio napoletano, citato dal prefetto Vincenzo De Vivo al termine dell’incontro di ieri a Crotone, è l’antica saggezza del Vesuvio ad indicare la strada obbligata per ridare giustizia e dignità agli altri quattro lavoratori licenziati dall’emittente televisiva Esperia TV di Crotone, nata appena tre anni fa: magistratura ordinaria e tribunale del lavoro. Il civile confronto al tavolo della Prefettura, proposto dal Sindacato Giornalisti della Calabria, assieme a Cgil, Cisl, Uil, e fatto proprio dal prefetto De Vivo, assistito dal capo di gabinetto, Eugenio Pitaro, è stato, infatti, rifiutato dall’azienda del Gruppo Marrelli che non si è presentata a Palazzo del Governo “non ritenendo che il contenzioso vada discusso in questa sede”. Anzi, nella lettera inviata al Prefetto, l’amministratore Lorenzo Marrelli, è andato ben oltre disconoscendo addirittura l’esistenza della vertenza, quasi a voler sottolineare che la cacciata dei giornalisti Angela Bentivoglio e Antonietta Marazziti, del tecnico Gianluca Basile e dell’amministrativo Paolo Polimeni rappresenti un capitolo chiuso di un fatto privato. Nella foto il prefetto di Crotone, Vincenzo De Vivo, con le giornaliste licenziate e la delegazione Fnsi-Sindacato Giornalisti della Calabria. “È evidente – ha detto il prefetto di Crotone – che l’azienda si è sottratta al confronto, che non era altro che un tentativo di mediazione svolto nelle mie funzioni di garanzia per la composizione dei conflitti sociali. Informerò il Governo di questo comportamento. La posizione dell’azienda è legittima, ma non comprensibile”. Sull’ipotesi che Esperia TV non si presentasse al tavolo, già nella prima mattinata di ieri, nel corso di un incontro tra tutte le organizzazioni sindacali nella sede della Cgil, erano quasi tutti pronti a scommetterci, considerata la scellerata gestione dell’azienda, soprattutto in materia di rispetto di leggi e procedure, diritto del lavoro e rispetto della loro dignità umana e professionale. L’azienda affidata all’amministratore delegato Lorenzo Marrelli, rampollo di zio Massimo e zia Antonella Stasi, rispettivamente presidente del Gruppo e socio di maggioranza ed ex vicepresidente della Giunta Regionale, ha dunque perso l’occasione di evitare un nuovo contenzioso giudiziario, questa volta aggravato dal comportamento antisindacale. Il segretario del Sindacato Giornalisti della Calabria, Carlo Parisi, componente della Giunta Esecutiva Fnsi, rammentando, infatti, il secondo ko inflitto all’azienda sull’illegittimo licenziamento di Rossana Caccavo, con tanto di condanna al pagamento di stipendi, contributi e spese legali e reintegro della giornalista sul posto di lavoro, nel ringraziare il prefetto De Vivo per il suo “tempestivo, saggio, fermo e appassionato interessamento”, ha annunciato che “l’Ufficio Legale del Sindacato Giornalisti della Calabria è già al lavoro sia per impugnare i licenziamenti illegittimi, che per denunciare per comportamento antisindacale un’azienda che persiste in comportamenti di inaudita gravità. Comportamenti – ha aggiunto Parisi – che dovrebbero far riflettere seriamente quanti dovessero essere tentati di rimpiazzare, a vario titolo, i colleghi licenziati, prestandosi ad operazioni di sciacallaggio che saranno, naturalmente, denunciati agli organismi competenti”. Carlo Parisi, al tavolo prefettizio assieme alle giornaliste licenziate Angela Bentivoglio e Antonella Marazziti, ai consiglieri regionali Rossana Caccavo e Raffaella Salamina ed ai delegati Rolando Belvedere e Massimo Carlozzo, ha ripercorso le tappe della vicenda, ribadendo che il licenziamento si configura come un “provvedimento chiaramente ritorsivo nei confronti delle colleghe che si sono giustamente rifiutate di firmare un accordo di cassa integrazione con riduzione dell’orario del lavoro del 50% in violazione della legge perché preteso senza l’avvio della procedura e in assenza del sindacato. Rifiuto al quale Esperia TV ha risposto con la grottesca mail che con la quale l’amministratore delegato Marrelli intimava: “In attesa e fino a formale provvedimento di licenziamento o risoluzione consensuale, la prestazione di lavoro è sospesa con correlata sospensione della retribuzione. Il provvedimento di sospensione è con effetto immediato”. Mail seguita dalle lettere di licenziamento contenenti, tra l’altro, la motivazione dettata “dall’impossibilità di ricorrere ad ammortizzatori sociali (Cigs in deroga)”, falsamente attribuita all’“assenza del verbale di adesione da parte delle organizzazioni sindacali firmatarie del patto regionale”. “Esperia TV – ha, infatti, ricordato Parisi – non ha mai inviato al Sindacato dei giornalisti, l’unico titolato a rappresentare i colleghi assunti con contratto di lavoro Fnsi-Aeranti Corallo ed iscritti al sindacato, alcun tipo di comunicazione relativa a dichiarati stati di crisi, tantomeno ha discusso, ipotizzato o concordato alcun verbale d’intesa sindacale”. In piena sintonia con il Sindacato dei giornalisti, i sindacati confederali Cgil, Cisl, Uil, che all’unisono hanno sottolineato che “l’assenza dell’azienda denota la mancanza di rispetto dei confronti delle stesse organizzazioni sindacali, dei lavoratori e anche del Prefetto”. Nel ringraziare il rappresentante territoriale del Governo “per la celerità e la disponibilità”, Cgil-Cisl-Uil hanno annunciato che, assieme alla Fnsi, si rivolgeranno “alle autorità competenti (Magistratura, Tribunale del Lavoro, ecc.) per far valere le ragioni delle lavoratrici e dei lavoratori impattati dalla scellerata decisione aziendale di licenziare illegittimamente i quattro lavoratori”. Di “mancanza di rispetto” ha, infatti, parlato il segretario generale regionale della Slc Cgil, Daniele Carchidi, mentre il segretario regionale Tiziana Ventura si è detta “esterrefatta dalla posizione assunta da questa azienda che diserta persino il tavolo prefettizio, evitando, di conseguenza, qualsiasi confronto con le organizzazioni sindacali e calpestando, attraverso simili atteggiamenti, non solo la professionalità bensì la stessa dignità dei dipendenti. Provvederemo – ha tagliato corto il segretario Ventura, al tavolo con la coordinatrice territoriale Chiara Mongiardo – ad utilizzare tutti gli strumenti a nostra disposizione al fine di tutelare i lavoratori”. Dal canto suo, il segretario generale regionale della Fistel Cisl, Francesco Canino, presente con il segretario regionale Rita Lorenzano, ha aggiunto che “la decisione di rivolgerci al Prefetto è stata dettata dall’inaudita gravità dei fatti che, in violazione dei diritti collettivi, impone al sindacato di procedere immediatamente alla denuncia dell’azienda per violazione dell’art. 28 dello Statuto dei lavoratori. È, infatti, intollerabile il licenziamento dei lavoratori ai quali si voleva imporre una cassa integrazione al 50% senza l’assistenza del sindacato”. Sulla stessa linea il segretario regionale della Uil, Fabio Tomaino, che, sottolineando “l’occasione mancata dall’azienda per evitare di scontrarci in un’aula di tribunale per una procedura chiaramente illegittima, perché non esiste alcun verbale di diniego della Cigs”, ha denunciato che l’azienda è andata ben oltre “chiedendo ai lavoratori di fare i cecchini tra di loro”. Alla stregua di “nomination” stile Grande Fratello. Ma questo non è un reality show. Tratto da: www.giornalistitalia.it/esperia-tv-magistratura-e-tribunale-del-lavoro
Ore 10.00 - LAC (RI)ACCENDE LA POSTAZIONE DI S.ELIA (PALMI - RC). Grazie alla supervisione del direttore di rete Franco Cilurzo, LaC (UHF 33) torna ad essere visibile direttamente dal proprio mux grazie alla riaccensione della postazione di Palmi S.Elia (RC). Questa mossa è da considerarsi strategica in quanto la postazione copre buona parte delle mete turistiche estive presenti sulla costa tirrenica a nord della postazione e coperte dalla postazione di M.Scrisi (RC) che ha puntamento pressoché identico a quello di S.Elia . Il mux comprende la versione HD del canale LaC (LCN 519) , la versione SD (LCN 19-669 ) ed il canale LaC News HD (LCN 213). Risintonizzate quindi i vostri TV e/o decoder per poter finalmente seguire la programmazione de LaC in alta definizione. Tratto da: www.diariotv.it/2015/07/22/lac-riaccende-la-postazione-di-s-elia-palmi-rc ![]() ![]()
Ore 06.45 - TELEUROPA AVVIA IL LICENZIAMENTO COLLETTIVO. RENDE (Cosenza) – L’emittente televisiva cosentina Teleuropa ha attivato la procedura di riduzione del personale (ai sensi dell’art. 4 e 24 della legge 223/91) che prevede il licenziamento collettivo di 11 degli attuali 22 dipendenti in servizio nella sede di Contrada Cutura di Rende. L’azienda, operante nel settore dal 1992, imputa la decisione alla “situazione finanziaria estremamente grave, con gravissimo rischio occupazionale, in caso di fallimento e chiusura definitiva”. ![]() Nel piano predisposto dall’azienda, gli 11 esuberi vengono individuati in 2 impiegati receptionist su 2, 2 montatori su 3, 2 operatori di ripresa su 3, 1 operatore di emissione su 2, 2 tecnici mixer video su 4 e 2 giornalisti su 7. Escluso dal piano il direttore Attilio Sabato, consigliere nazionale dell’Ordine dei giornalisti, del quale è “coordinatore del Gruppo di lavoro piccola editoria”. ![]() “Un epilogo – afferma Carlo Parisi, segretario del Sindacato Giornalisti della Calabria e componente della Giunta Esecutiva Fnsi – purtroppo, previsto da tempo, nel quale non poche responsabilità hanno coloro i quali, invece di prendere in seria considerazione le proposte avanzate dal Sindacato dei giornalisti sin dal 2011, finalizzate all’attivazione degli ammortizzatori sociali, hanno trascinato i giornalisti in sciagurate scelte che hanno finito per calpestare la loro dignità umana e professionale. Scelte – ricorda Parisi – assolutamente non condivise dal Sindacato che hanno visto i giornalisti prima rinunciare dalla sera alla mattina al contratto nazionale Fnsi-Fieg, passando al depotenziato Fnsi-Aeranti-Corallo, poi addirittura alla trasformazione dello stesso da full-time a part-time. Contro il parere del Sindacato – sottolinea Carlo Parisi – che ha assistito l’unico giornalista che, all’epoca, ha avuto il coraggio di opporsi, prima di lasciare l’emittente recuperando comunque tutte le spettanze dovute”. “Se, invece, di ostentare solidità a scapito dei dipendenti (che hanno raggiunto le dieci mensilità arretrate non corrisposte), Teleuropa avesse scelto per tempo la strada degli ammortizzatori sociali, oggi forse lo scenario sarebbe diverso”. “Qualcosa, per fortuna, è comunque, cambiata: i lavoratori non hanno dato credito a chi ha tentato di convincerli a dimettersi volontariamente, entro il 30 giugno, in cambio della rateizzazione degli arretrati e del Tfr in dodici mesi. Non è mai troppo tardi, ma è importante per chi fa informazione ed ha il dovere di rispettare la propria dignità prima di occuparsi di quella degli altri”. Tratto da: www.giornalistitalia.it/teleuropa-avvia-il-licenziamento-collettivo
Ore 16.40 - MUX STUDIO 3: ARRIVA VIDEO REGIONE. UHF 34 Mux STUDIO 3 Novità nel mux calabro STUDIO 3, è stata inserita con la LCN 608 l'emittente siciliana VIDEO REGIONE. Inoltre, durante la nostra rilevazione, TELESPACE TV STUDIO 3 (LCN 87) era priva del flusso video-audio pertanto era a schermo nero. Infine RADIO JUKEBOX TV (LCN 689) risulta come canale nascosto e quindi, in alcuni modelli di tv e decoder, non viene sintonizzato. Abbiamo aggiornato la griglia dei canali e lo z@pping TV del mux STUDIO 3. ![]() ![]() ![]() ![]()
Ore 18.55 - MUX VIDEO CALABRIA: REALIZZATA LA GRIGLIA DEI CANALI E LO Z@PPING TV. UHF 28 Mux VIDEO CALABRIA Nella sezione CALABRIA IN DIGITALE, dopo aver inserito le griglie e gli z@pping TV dei mux CALABRIA TV, STUDIO 3 e TELESPAZIO TV, oggi vi dettagliamo la composizione dei 10 canali televisivi veicolati dal mux VIDEO CALABRIA. Video Calabria oltre ad essere presente sulla LCN 13 ha una sua copia priva di numerazione automatica nominata ESTIVAL. ![]() ![]() Sotto il logo di stazione di LA C (LCN 19) è presente la scritta HD Ch. 519, ma in questo mux il canale in alta definizione non è presente, pertanto è sintonizzabile la sola versione in standard definition. Infine il canale denominato Lumen (LCN 610) trasmette la programmazione di TELEPACE. ![]() Per visualizzare tutti i canali che fanno parte del mux VIDEO CALABRIA consulta la relativa griglia e z@pping TV. ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]()
Ore 18.20 - MUX TELESPAZIO TV: REALIZZATA LA GRIGLIA DEI CANALI E LO Z@PPING TV. UHF 51 Mux TELESPAZIO TV Grazie alla stretta collaborazione instaurata con il sito DIARIO TV CALABRIA implementiamo la sezione CALABRIA IN DIGITALE con la griglia e lo z@pping TV del mux TELESPAZIO TV. Sono veicolati 13 canali TV e 4 radio ed il segnale è irradiato da sette postazioni calabresi e due siciliane. ![]() UHF 51 (714,0 Mhz)
Analizzando nel dettaglio i canali rileviamo che TELESPAZIO TV HD TEST (LCN 511) e CALABRIA TV HD TEST (LCN 515) trasmettono la programmazione in standard definition di TELESPAZIO TV (LCN 11) e CALABRIA TV (LCN 15). La stessa CALABRIA TV è anche in onda nelle posizioni 997 e 1000, mentre al numero 624 TURISMO CHANNEL trasmette la programmazione della tv di carattere spirituale TBNE. ![]() Consulta la griglia dei canali e lo z@pping TV del mux TELESPAZIO TV. ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]()
Ore 20.40 - MUX CALABRIA TV / STUDIO 3: REALIZZATE LE GRIGLIE DEI CANALI E GLI Z@PPING TV. L'ITALIA IN DIGITALE è orgogliosa di avvalersi della collaborazione del più importante e completo blog televisivo della Calabria DIARIO TV. Grazie a questo contributo possiamo aggiornare la sezione CALABRIA IN DIGITALE con le composizioni dei multiplex locali utilizzando l'abituale format del nostro sito che comprende le griglie dei canali e gli z@pping TV. ![]() UHF 34 Mux STUDIO 3 Oggi cominciamo "la nuova era" della nostra sezione calabrese analizzando la composizione di due provider: il mux CALABRIA TV, che veicola il suo segnale da 12 postazioni sull' UHF 53 e il mux STUDIO 3 che trasporta i canali sull' UHF 34 irradiati dai suoi 7 ripetitori attivi. Questi due multiplex, pur presentando la stessa composizione con 15 canali TV e 3 radio, hanno di fatto due differenti ragioni sociali, trasmettono anche da diverse postazioni ed operano su due differenti frequenze. ![]()
Il mux CALABRIA TV (UHF 53) è irradiato da 11 ripetitori in CALABRIA e da uno in SICILIA in contrada Damusello a Forza D'Angrò nel messinese. ![]()
Il mux STUDIO 3 (UHF 34) può invece contare sulla diffusione attraverso 7 ripetitori calabresi. Analizzando i canali veicolati segnaliamo che MATRIX TV ITALIA (LCN 195) ha recentemente attivato un nuovo canale denominato MATRIX TV MOTORI (LCN 691). ![]() ![]() Inoltre sulla LCN 689 è presente RADIO JUKEBOX TV, emittente musicale trasmessa anche in PIEMONTE nel mux PRIMANTENNA ma con programmi ed emissioni differenti. In questo multiplex si ascolta anche la versione radiofonica RADIO JUKEBOX senza numerazione LCN. ![]() ![]() Rileviamo inoltre che CALABRIA TV oltre ad essere veicolata al numero 15 è presente anche sulle LCN 997 e sulla ambigua posizione numero 1000. TELESPAZIO TV HD TEST (LCN 511) e CALABRIA TV HD TEST (LCN 515) veicolano la programmazione in standard definition dei relativi canali dei numeri 11 e 15 di TELESPAZIO TV e CALABRIA TV. ![]() ![]() Nella sezione CALABRIA IN DIGITALE consulta la griglia dei canali e lo z@pping TV deI mux CALABRIA TV e STUDIO 3. ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]()
Ore 10.50 - VIDEO CALABRIA: UN NUOVO MARCHIO UNA GRANDE STORIA, "SPUNTA" UN NUOVO LOGO. Abbiamo ricevuto un comunicato dell'emittente VIDEO CALABRIA. "Una spunta verde in un quadrato blu. Da oggi Video Calabria ha un nuovo marchio. ![]() Un simbolo positivo, veloce, moderno. Le tre direttrici sulle quali Video Calabria intende continuare a crescere puntando a mantenere saldo il primato negli ascolti. Confermandosi da anni ormai tra le prime TV locali d’Italia. Contemporaneamente è pronto a partire un nuovo palinsesto, con più programmi di intrattenimento e soprattutto con un Tg, nuovo nella veste scenica, ma fedele alla puntualità e all’imparzialità che lo hanno sempre contraddistinto. Una spunta verde in un quadrato blu, il volo stilizzato di un angelo, scelto e voluto dal nostro presidente Gianfranco Riga, in onda da oggi, a un mese dalla sua scomparsa." www.videocalabria.tv A sinistra il nuovo logo, a destra quello precedentemente usato.
Ore 13.20 - IN CALABRIA SUL CANALE 655 NASCE VIDEO TOURING.
![]() Tratto da: www.cmnews.it/notizie/calabria/reggio-calabria/111792-nasce-video-touring-canale-655-del-digitale-terrestre
Ore 19.15 - LUTTO NEL MONDO DELL'EDITORIA, E' MORTO GIANFRANCO RIGA. L'editoria calabrese è in lutto. A soli 46 anni è morto, infatti, Gianfranco Riga, editore di Video Calabria. Riga si è spento questa notte, a causa di un malore improvviso, nella sua abitazione di Piazza Pitagora, a Crotone. Un lutto che segna il mondo dell'editoria calabrese, e che segna soprattutto chi l'ha conosciuto. E’ stato stroncato da un infarto. Quando è arrivata l’autoambulanza era già troppo tardi e Riga era già deceduto quando è arrivato al Pronto soccorso dell’ospedale civile di Crotone. Riga, 46 anni, padre di una ragazza ancora adolescente, è il figlio di Elio, fondatore di Video Calabria, e fratello di Ketty, giornalista di Sky TG 24. Da circa una decina di anni era alla guida dell’emittente come editore occupandosi in particolare della raccolta pubblicitaria, mentre della parte operativa si occupava insieme al cognato, Salvatore Gaetano. Il gruppo imprenditoriale era stato fondato dal padre Elio partendo dall’attività commerciale della propria famiglia di origine attraverso il primo grande magazzino di abbigliamento della città di Crotone, l’Euromoda, che ha poi dato il proprio nome al palazzo dei Riga. Quello stesso edificio in cui i Riga hanno sempre vissuto e dove hanno ospitato anche le loro attività imprenditoriali. Tratto da: www.telemia.it/news.php?news=6917#.VNNX0yc6c20.facebook
Ore 12.40 - FALLIMENTO TELESPAZIO: SIGILLI ALLA STORICA SEDE DELL'EMITTENTE. “Apposizione dei sigilli, fallimento 32/2014, Radiotelespazio SpA” E’ questo il cartello che da qualche ora campeggia sulla porta di ingresso della sede di Telespazio. Nel leggerlo, una profonda amarezza mi ha assalito, una reazione emotiva più che legittima, avendo percorso e condiviso con essa, buona parte della mia vita, umana prima ancora che professionale. Sottolineo buona parte, perché la mia felice esperienza si è conclusa il 3 settembre del 2004, il giorno della scomparsa di Tony Boemi. Da allora solo macerie ed una lunghissima, amara agonia, sino all’epilogo finale. Amarezza, per la distruzione di una azienda autorevole, leader tra le emittenti locali, in Italia, amarezza per i 50 dipendenti rimasti senza lavoro, amarezza per una Calabria priva di una voce amica, sempre attenta alle sue attese, amarezza per un epilogo che poteva essere diverso, se l’ottuso, irresponsabile dilettantismo post-Boemi non avesse preso il sopravvento. Dico queste cose pur essendo stato tra i primi a chiedere il fallimento della società, nella speranza di arrivare in tempo utile per invertire la disastrosa rotta. Sembrerebbe una contraddizione, ma solo attraverso il fallimento, ovvero l’affidamento ad un organo terzo, coadiuvato dalla consolidata esperienza del vecchio management, avrebbe consentito di salvare la gloriosa Telespazio. Ma i tempi biblici della giustizia, indegni di un paese civile, hanno vanificato ogni attesa, consentendo che si consumasse la pur prevista agonia. Contraltare del cartello di oggi, è il ricordo di una società dal grande passato, che, in tempi difficilissimi, ha saputo coniugare mirabilmente mille attese, operando sempre con totale onestà intellettuale, regalando emozioni, investendo nei giovani talenti, offrendo pari opportunità anche agli ultimi, soprattutto agli ultimi. Quella era la Telespazio di Tony Boemi, quello vero. Gabriele Bianco, già direttore editoriale di Radio Tele Spazio SpA Tratto da: www.catanzaroinforma.it/pgn/newslettura
Ore 12.30 - PAOLA (COSENZA), DIGITALE TERRESTRE: PROTESTE DI LIBERISEMPRE. PAOLA (CS) - Come accade in altre aree della provincia di Cosenza, anche a Paola, il sistema del Digitale terrestre fa acqua. I cittadini protestano per il continuo disservizio che i tecnici attribuiscono a interferenze con gli impianti delle regioni confinanti, ma che di fatto impediscono la visione continua dei segnali. A rincarare la dose l'associazione Liberisempre: “Sono ormai passati alcuni anni da quando è entrato in funzione il sistema del digitale terrestre – si legge in una nota -. Era stato annunciato come una vera rivoluzione per qualità e immagine. Il sistema era stato predisposto per garantire la massima copertura di rete fornendo nel contempo una visione ottimale dei programmi della Rai e delle tv private. Ma a Paola ridente (sic) cittadina del Tirreno, tutto questo non accade e sembra, anzi si ha la certezza, di essere tornati indietro nel tempo. Immagini a scacchi, voci spezzettate, schermi oscurati, questo è quello che quotidianamente capita agli ignari cittadini paolani. Da quando è entrato in funzione il sistema del digitale terrestre per la Tv, le cose non vanno assolutamente bene. Crediamo, che a questo punto, si renda indispensabile sollevare il problema. Vogliamo sollecitare il primo cittadino – aggiunge l'associazione Liberisempre - ad intervenire presso le autorità competenti perchè provvedano a rimuovere le cause; i paolani, si sentono anche in questo caso, trascurati, in quanto non c'è più la garanzia di vedere fino alla fine un qualsiasi programma pur pagando fino alla fine il canone Rai”. Tratto da: www.miocomune.it/cms/tirreno/tirreno-news/cronaca/11547-paola-digitale-terrestre-proteste-di-liberisempre 2 MAGGIO 2014 - Venerdì Ore 23.35 - REGGIO TV, ACCORDO CON IL SINDACATO GIORNALISTI CALABRIA PER UN ALTRO ANNO DI CASSA INTEGRAZIONE. Accordo con il Sindacato Giornalisti della Calabria per un altro anno di Cig. REGGIO CALABRIA – Nessuno dei 7 giornalisti dell’emittente televisiva “Reggio TV” perderà il posto di lavoro. La procedura di licenziamento collettivo per 6 dei 7 giornalisti, avviata il 15 novembre scorso dall’Alfa Gì Produzioni Editoriali ai sensi della legge 223/91, è stata ritirata grazie all’accordo sottoscritto con il Sindacato Giornalisti della Calabria che prevede la proroga per un anno della cassa integrazione in deroga nella misura del 40% in modalità verticale (intere giornate non lavorate). L’accordo è stato sottoscritto, a Reggio Calabria, nella sede del Sindacato Giornalisti della Calabria, dall’editore Edoardo Lamberti Castronuovo, dall’amministratore unico Giuseppe Lamberti Castronuovo e dall’avv. Angela Marcianò per l’Alfa-Gì Produzioni Editoriali Integrate; dal vicesegretario nazionale Fnsi, Carlo Parisi, e dall’avv. Mariagrazia Mammì per il Sindacato Giornalisti della Calabria; dal fiduciario di redazione Maria Melania Lingria e dal direttore Francesco Chindemi. “E’ prevalsa – sottolinea Carlo Parisi – la comune volontà di guardare alla tenuta dell’azienda e al rispetto del lavoro e della professionalità dei giornalisti, condizioni essenziali per garantire la qualità dell’informazione”. Il vicesegretario della Federazione della Stampa, nel ringraziare Lamberti Castronuovo per la disponibilità e la correttezza delle relazioni sindacali che hanno caratterizzato la trattativa, ricorda, del resto, che lo stesso editore, nell’esprimere la propria solidarietà ai giornalisti de “l’Ora della Calabria” in stato di occupazione, ha ricordato che “chiudere un giornale è un atto di morte e siamo stanchi di celebrare funerali”. “Che l’editoria sia in grave difficoltà – ha detto, infatti, Edoardo Lamberti Castronuovo – non c’è dubbio, ma è un dovere di chi fa l’editore andare avanti comunque, costi quel che costi. Portare avanti oggi un’emittente televisiva o un giornale è difficile, ma non ci si può nascondere dietro il dito e dire che l’economia è in disastro, per cui dobbiamo chiudere. Bisogna fare qualcosa perché chi fa editoria ha il diritto di essere libero, ma anche il dovere di andare avanti. Anche a costo di vendersi gli abiti”. L’ammortizzatore sociale per i 7 giornalisti di “Reggio TV”, assunti con contratto di lavoro giornalistico Fieg-Fnsi, era stato attivato, il 15 febbraio dello scorso anno, grazie all’accordo con il quale editore e Sindacato Giornalisti della Calabria avevano scongiurato la riduzione del personale al termine di una trattativa avviata circa otto mesi prima. Il procedimento era stato avviato dall’azienda a causa del “momento di estrema criticità dovuto ai costi di gestione legati agli onerosi investimenti nel nuovo stabilimento di Campo Calabro che, da alcuni anni, risultano nettamente superiori ai ricavi, per via della contrazione del mercato pubblicitario, aggiuntasi alle vicende connesse alle interferenze ed all’assegnazione delle frequenze del digitale terrestre che avevano avuto come epilogo la clamorosa decisione dell’editore Eduardo Lamberti Castronuovo di sospendere le trasmissioni”. Con l’accordo, Sindacato e azienda hanno convenuto sull’opportunità di un monitoraggio, con incontri periodici a scadenza trimestrale, al fine di verificare l’applicazione dello strumento che agevola il mantenimento dell’occupazione, salvaguardando le professionalità. L’azienda si è, inoltre, impegnata ad organizzare corsi di formazione e di riqualificazione sul giornalismo multimediale. Tratto da: www.giornalistitalia.it/reggio-tv-nessun-giornalista-licenziato Ore 12.25 - BRANCALEONE (REGGIO CALABRIA): IL COMUNE CHIEDE L'INSTALLAZIONE DI UN RIPETITORE TV. Brancaleone (Reggio Calabria) - Il Comune, con una lettera indirizzata al Ministero dello Sviluppo Economico-Dipartimento Comunicazioni e per conoscenza all’Ispettorato Territoriale “Calabria” di Reggio Calabria, ha chiesto il rilascio dell’autorizzazione all’installazione ed esercizio di un impianto al fine di poter ricever i programmi televisivi erogati da Mediaset e dalle TV locali private in quanto il proprio territorio di competenza presenta numerose zone d’ombra. Da contatti avuti con la Società Carpetel Srl di Lamezia Terme risulta che la stesa è disponibile ad effettuare il relativo impianto al fine di superare le criticità lamentate. Il Comune di Brancaleone concede la disponibilità di un casotto e di un traliccio in località Torre Sperlongara per ospitare, a titolo gratuito, le apparecchiature necessarie. E’ una buona iniziativa che sicuramente potrà servire a stemperare gli animi dei cittadini di Brancaleone i quali, da oltre un anno, data dell’avvento del digitale terrestre nella provincia di Reggio Calabria, protestano vibratamente per la mancata ricezione di alcuni programmi televisivi erogati dalla RAI, da Mediaset e dalle TV private locali. Infatti, il Comune di Brancaleone, si era interessato al problema, grazie all’impegno dell’Assessore allo Sport e Politiche Giovanili, Giovanni Loris Leggio e dal Capogruppo della maggioranza consiliare Giuseppe Suraci, formulando una richiesta al Ministero dello Sviluppo Economico-Dipartimento Comunicazione segnalando la criticità in quanto il territorio versava in una posizione d’ombra rispetto al segnale del digitale terrestre inerente i canali di Mediaset e le TV private locali nonché l’instabilità del segnale RAI in molte zone del territorio comunale. In presenza di tali difficoltà, l’Amministrazione Comunale aveva chiesto al Ministero, nel rispetto della normativa vigente e al fine di non recare danno alle frequenze già esistenti ed utilizzate, l’assegnazione di frequenze libere attraverso le quali ripetere il segnale dei canali con l’ausilio di un ponte-ripetitore volto a trasmettere il segnale all’interno del paese. La risposta del Ministero dello Sviluppo Economico non si è fatta attendere tanto che ha invitato l’Ispettorato Territoriale per la Calabria di Reggio Calabria di valutare la richiesta del Comune di Brancaleone per gli adempimenti conseguenziali. Purtroppo, nonostante l’interessamento dei due amministratori comunali i disservizi televisivi permangono e non è dato sapere quando tali criticità potranno essere eliminate. Da notizie assunte, l’Amministrazione Comunale, per accelerare i tempi, nel bilancio di previsione per l’anno 2013 ha iscritto in un apposito capitolo del documento contabile la somma di € 5.000 per far fronte alle spese necessarie per l’acquisto del ripetitore. L’augurio della popolazione brancaleonese è quello che in tempi rapidi si possono risolvere i problemi lamentai dall’Amministrazione Comunale offrendo, così, agli utenti la possibilità di vedere i programmi televisivi con molta tranquillità e serenità. In atto, la RAI è presente nel territorio comunale con quattro reti televisive(RAI 1, RAI 2, RAI 3 e RAI News) il cui segnale non è sempre visibile costantemente. E gli altri canali di cui dispone la RAI( Rai 4, Rai Educational, Rai Gulp, Rai Med., Rai Storia ecc.) perché non vengono trasmessi nonostante i cittadini pagano il relativo canone annuo per la loro visione? Sarebbe opportuno, quindi, che la RAI intervenisse con idonei ponti-ripetitori e dare così la possibilità a quanti non possono usufruire di tali servizi di avere la speranza che in un futuro non molto lontano si possono risolvere tali criticità. Tratto da: www.newz.it/2014/04/24/brancaleone-il-comune-richiede-linstallazione-di-un-ripetitore-tv 18 FEBBRAIO 2014 - Martedì Ore 15.35 - CALABRIA - LE GRADUATORIE CORECOM IN CALABRIA PER I CONTRIBUTI 2013. REGGIO CALABRIA – Pubblicata dal Corecom Calabria la graduatoria dei contributi, per l’anno 2013, alle emittenti televisive locali relativa ai benefici previsti dalla legge 448/98 e dal decreto ministeriale 5 novembre 2004. Il relativo bando, contenente il decreto del Ministero dello Sviluppo Economico 24 giugno 2013, era stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 199 del 26 agosto 2013. “Grazie al protocollo d’intesa firmato, il 7 maggio 2012, dal Corecom Calabria e dal Sindacato Giornalisti della Calabria – ricorda il vicesegretario nazionale Fnsi, Carlo Parisi – rigorosi controlli e verifiche del sindacato e dell’Inpgi sulla posizione contrattuale e contributiva del personale giornalistico consentono di premiare le aziende editoriali che rispettano la professione giornalistica garantendo l’applicazione del contratto di lavoro ed il pagamento degli stipendi e dei contributi”. “Un’opportunità, quella dei contributi alle emittenti televisive locali (nel 2012 sono stati distribuiti oltre 95 milioni di euro dei quali oltre 2milioni e 121 mila in Calabria) – sottolinea Carlo Parisi – direttamente proporzionale al numero dei giornalisti impiegati ed al loro utilizzo. La possibilità di accedere a queste preziose risorse finanziarie favorisce, infatti, sia l’occupazione di nuovi giornalisti, sia la regolarizzazione delle posizioni anomale presenti scongiurando, così, le pesanti sanzioni previste nei casi di omissione contributiva e sfruttamento di lavoro nero”. “Certo – ammonisce il vicesegretario della Federazione della Stampa – non sempre “regolarità contributiva” è sinonimo di “regolarità retributiva”, pertanto i giornalisti, ovvero coloro i quali consentono alle aziende di beneficiare di sostanziose fette di torta, non possono derogare al diritto di rivendicare a viva voce e senza reticenze la corresponsione delle spettanze dovute, senza ritardi o trattenute di sorta”. La graduatoria viene stilata dal Corecom (Alessandro Manganaro presidente, Carmelo Carabetta e Gregorio Corigliano componenti) tenendo conto del numero dei dipendenti a tempo indeterminato (con particolare riferimento al personale giornalistico dipendente) e – in piccola parte – del fatturato (massimo 200 punti). Vengono, infatti, assegnati 60 punti per ogni giornalista professionista, 45 per ogni pubblicista o praticante, 30 per ogni altro dipendente, 15 per gli assunti con contratto di formazione lavoro. Per i dipendenti a tempo determinato, invece, 12 punti per anno per ogni giornalista professionista, 9 per ogni praticante o pubblicista e 6 per ogni altro dipendente a tempo determinato o con contratto di apprendistato. Le unità di personale assunte con contratto a tempo parziale ovvero a tipologia di orario ridotto modulato flessibile sono valutate nella misura percentuale corrispondente alla quota di orario della prestazione effettivamente svolta, rapportata al contratto a tempo pieno. Si prendono in considerazione i contratti di lavoro stipulati anteriormente al 31 dicembre dell’anno precedente a quello di presentazione della domanda per ottenere il contributo. Il punteggio è rapportato al periodo di durata del contratto. Esclusi, dunque, i contratti di collaborazione coordinata e continuativa (co.co.co.) che, pur prevedendo la medesima aliquota contributiva dei contratti di lavori dipendente, non danno diritto a punteggio. Delle 32 domande presentate dalle aziende per l’anno 2013, 29 hanno superato il primo esame del 27 novembre ed altre quattro si sono viste azzerare il punteggio dei dipendenti per irregolarità contributiva. Nella graduatoria stilata il 24 gennaio scorso al primo posto (ma soltanto in virtù di oltre 1 milione di euro di fatturato) figura Teleuropa con 970,07 punti (26 dipendenti di cui 9 giornalisti che le hanno fruttato 362 punti), tallonata da Radio Tele International 813,50 punti (24 dipendenti di cui 9 giornalisti) che, però, con 385,88 punti svetta al primo posto per impiego di personale giornalistico. Al terzo posto Video Calabria con 693,91 punti (17 dipendenti di cui 4 giornalisti) seguita da: Reggio TV 643,88 punti (29 dipendenti di cui 7 giornalisti), Telereggio (che nell’anno di riferimento era ancora aperta) 462,59 punti (14 dipendenti di cui 3 giornalisti), Telemia 372,07 punti (12 dipendenti di cui 5 giornalisti), Telestars 223,99 (15 dipendenti d cui 3 giornalisti), Rete 3 181,65 (8 dipendenti di cui 3 giornalisti), Radio Tele Jonio 166,27 (5 dipendenti), Calabria Tv 163,98 (8 dipendenti di cui 1 giornalista), Tele A1 Corigliano 160,10 (4 dipendenti), Tele A 57 89,70 (7 dipendenti di cui 1 giornalista), Telelibera Cassano 85,43 (2 dipendenti di cui 1 giornalista), Radio Tele Diogene 69,04 (4 dipendenti di cui 2 giornalisti), Soverato Uno 55,27 (4 dipendenti), Telitalia 48,71 (9 dipendenti di cui 1 giornalista), Telemormanno 34,05 (1 dipendente), Viva Voce TV (2 dipendenti giornalisti), Rete Sud 5,86 (13 dipendenti), Promovideo Gerace Network 3,49 (nessun dipendente), Televideo Pm 2,39 (nessun dipendente), Esse TV 1,73 (nessun dipendente), Azzurra TV 1,32 (nessun dipendente), Tele Magna Graecia 1,15 (nessun dipendente), Rete Azzurra Tv 1,06 (nessun dipendente), Soverato Uno minoranze linguistiche 0,99 (nessun dipendente), Canale 10 Radio Tv 0,05 (nessun dipendente), Telediamante 0,46 (nessun dipendente), Teleradio Speranza S.G. 0,44 (1 dipendente giornalista). Azzerato in parte, per “irregolarità contributiva”, il punteggio relativo ai dipendenti di: Telitalia, Viva Voce Tv, Rete Sud e Teleradio Speranza. Escluse, infine: Tele Tebe, GS Channel e Tua Channel. Tratto da: www.giornalisticalabria.it/2014/02/16/tv-le-graduatorie-corecom-per-i-contributi-2013 7 FEBBRAIO 2014 - Venerdì Ore 09.45 - RTI CALABRIA ACQUISISCE TELEREGGIO E DIVENTA OPERATORE REGIONALE. Grazie ad una operazione che lascia di sorpresa non pochi addetti ai lavori ,Donato de Pietro editore di RTI Calabria , nell’ottica di una migliore offerta e maggiore copertura del territorio , acquisisce l’emittente TeleReggio (LCN16) ferma dal 21/12/2012 causa incendio all’impianto elettrico della sede, conquistando così l’agognato titolo di Operatore di rete a copertura regionale. ![]() Già l’emittente si era impegnata a coprire l’intera regione grazie all’accordo con un altro operatore di rete regionale (Calabria TV – Telespazio) , ma con questa mossa potrà garantire in tutta la regione una migliore copertura con maggiore qualità e con un offerta più completa. Inoltre l’emittente si appresterà a breve ad aprire una nuova redazione nella città dello stretto , grazie alla quale , anche con un LCN aggiuntivo , potrà garantire un informazione più completa sulle vicende in riva allo stretto. In merito ad alcune voci circolate il mese di Gennaio circa una rottura tra lo Studio Pro Macario ed RTI , si comunica invece il proseguo della reciproca collaborazione tra le parti . Inoltre si comunica che per la sede di Catanzaro , grazie ad un rinnovamento delle apparecchiature , la produzione dei programmi da parte dello Studio Pro Macario ,come “A tutto Campo” , avverrà in Full HD. Tratto da: www.diariotv.it/2014/02/06/rti-acquisisce-telereggio-e-diventa-operatore-regionale REGGIO CALABRIA – “Rti Calabria, da 37 anni tv storica del territorio crotonese, ha raggiunto uno degli obiettivi che si era prefissata: con l’acquisto delle concessioni ministeriali e la capacità trasmissiva di Telereggio, con LCN 16 e il canale 43”. Lo rende noto l’editore Donato de Pietro, l’imprenditore crotonese che diede vita all’emittente Rti nel 1977 e nel 1987 ottenne l’affiliazione con Video Lamezia 7, per poi riprendere autonomamente le trasmissioni affiliandosi ad Italia 9 Network. ![]() “Con questa operazione – afferma Carlo Parisi, vicesegretario nazionale Fnsi e segretario del Sindacato Giornalisti della Calabria – Radio Tele International, che nel 2012 si è aggiudicata il primo posto della graduatoria Corecom dei contributi alle emittenti televisive locali calabresi (con 23 dipendenti dei quali 8 giornalisti) compie, dunque, un nuovo salto di qualità rafforzando la sua presenza sul territorio calabrese, mentre Telereggio si appresta a tornare a nuova vita nel suo 40° anno dalla fondazione”. ![]() Come si ricorderà, “Telereggio” è stata costretta a sospendere le trasmissioni il 21 novembre 2012 a causa di un incendio che ha completamente distrutto l’impianto elettrico e di cablaggio e danneggiato locali e apparecchiature, rendendo inagibile l’edificio per gravi lesioni alle strutture portanti. Nel gennaio 2013, i tredici dipendenti (2 giornalisti assunti con contratto nazionale di lavoro giornalistico Fnsi-Aeranti Corallo e 11 tra impiegati, tecnici e operatori), erano stati posti in cassa integrazione a zero ore con l’impegno che gli stessi sarebbero stati richiamati in servizio nel caso in cui si fosse risolto positivamente il momento di crisi, o nel caso in cui l’emittente avesse ricevuto nuove e temporanee commesse. Ad agosto, invece, “Telereggio srl”, lamentando la “grave persistente crisi aziendale”, ha avviato la procedura di licenziamento “per giustificato motivo”, con decorrenza 31 agosto 2013, di 11 dei 12 dipendenti in organico, escludendo solo un’impiegata amministrativa. Tratto da: www.giornalisticalabria.it/2014/02/07/rti-e-telereggio-due-storiche-tv-pronte-al-rilancio 14 GENNAIO 2014 - Martedì Ore 16.50 - CARMELO IDA' NUOVO DIRETTORE DI RETE KALABRIA. Le congratulazioni di Carlo Parisi (Fnsi) che, nel contempo, sollecita la “Pubbliemme” a reintegrare i cinque giornalisti licenziati. VIBO VALENTIA – E’ Carmelo Idà il nuovo direttore responsabile di “Rete Kalabria”, l’emittente televisiva di Vibo Valentia del “Gruppo Pubbliemme”. A comunicarlo ufficialmente al Sindacato Giornalisti della Calabria è stato lo stesso editore, Domenico Maduli, che nel settembre scorso ha acquisito l’emittente dal Gruppo Restuccia. Carmelo Idà, 44 anni, è giornalista professionista iscritto all’Ordine e al Sindacato Giornalisti della Calabria dal 14 settembre 2005, ma la sua anzianità professionale ha dieci anni in più: Idà è stato iscritto nell’Elenco Pubblicisti il 18 maggio 1995. Nella sua carriera diverse esperienze nel settore televisivo e della carta stampata. “Vive congratulazioni per la nomina, che premia le capacità di un professionista serio ed altamente preparato” vengono espresse dal vicesegretario nazionale della Fnsi, Carlo Parisi, il quale augura a Carmelo Idà “prestigiosi traguardi personali e professionali in questa nuova avventura televisiva”. “Sono sicuro – afferma Carlo Parisi – che le qualità umane e professionali del collega Carmelo Idà contribuiranno, soprattutto, a ridare serenità ad una redazione che, nel novembre scorso, è stata protagonista di una infuocata vertenza, purtroppo ancora aperta nonostante l’accordo sottoscritto, il 9 dicembre scorso nel Palazzo del Governo di Vibo Valentia, dall’editore e dai giornalisti alla presenza del prefetto Giovanni Bruno e del suo vice, Sergio Raimondo”. I giornalisti, che da dieci mesi non percepiscono lo stipendio, non sono stati, infatti, ancora reintegrati dopo i licenziamenti comunicati il 26 novembre scorso in seguito allo sciopero effettuato per rivendicare le spettanze arretrate. Una vertenza che ha registrato la solidarietà bipartisan, soprattutto in occasione della manifestazione pubblica del 30 novembre organizzata dal sindacato dei giornalisti, di tutte le forze politiche e sindacali, di parlamentari, sindaci, consiglieri regionali, provinciali e comunali, delle associazioni culturali e professionali, di studenti e insegnanti, tutti convinti che la vicenda di “Rete Kalabria” costituisca una “vertenza simbolo” per l’intero mondo del lavoro. Ebbene, nonostante l’accordo in Prefettura, il 23 dicembre i cinque giornalisti si presentavano in redazione, ma venivano invitati ad allontanarsi. L’editore Domenico Maduli, con un telegramma inviato ai dipendenti, comunicava che gli stessi “potranno riprendere l’attività lavorativa solo dopo la sottoscrizione del nuovo contratto di lavoro per il quale si stanno adoperando i consulenti del lavoro”, aggiungendo che la loro posizione “verrà formalizzata con l’inizio del nuovo anno”. “La politica dei tagli, non supportata da adeguati piani
di rilancio – conclude Carlo Parisi – rappresenta, infatti, un mero
prolungamento dell’agonia che precede la chiusura di un’attività.
Maduli, invece, al tavolo prefettizio ha dichiarato di voler risanare e
rilanciare ‘Rete Kalabria’, credendo pienamente nelle potenzialità
dell’emittente. Lo attendiamo alla prova dei fatti”. Trascorsi
un mese e quattro giorni dalla sottoscrizione dell’accordo, alcuna
nuova notizia è stata comunicata ai giornalisti che, pertanto, in caso
di mancato reintegro, saranno costretti a depositare, entro i termini di
legge, i ricorsi di impugnazione dei licenziamenti, già predisposti
dall’Ufficio Legale del Sindacato Giornalisti della Calabria.“Mi auguro – sottolinea Carlo Parisi – che l’editore Domenico Maduli onori l’accordo sottoscritto in Prefettura con i cinque giornalisti, onde evitare che la vertenza unanimamente riconosciuta come «una vittoria di tutti» possa, invece, trasformarsi in una «sconfitta di tutti». Con l’arrivo di Carmelo Idà, la collaudata squadra composta da Alessio Bompasso, Loredana Colloca, Mimmo Famularo, Tonino Fortuna e Cristina Iannuzzi, può davvero crescere ulteriormente confermandosi sicuro punto di riferimento per i cittadini della provincia di Vibo Valentia e non solo, grazie all’informazione libera, obiettiva e professionale che i cinque giornalisti hanno sempre garantito”. Ricordando, inoltre, che Domenico Maduli non ha “mai messo in dubbio la qualità del lavoro dei cinque giornalisti”, il vicesegretario della Fnsi confida, quindi, nell’immediato reintegro dei dipendenti “per non essere costretto a smentire il pubblico riconoscimento espresso a un editore che ha dimostrato, con la chiusura dell’accordo, grande capacità imprenditoriale, a testimonianza che è soprattutto in periodi di crisi che bisogna investire nella qualità e nella professionalità del prodotto”. Tratto da: www.giornalisticalabria.it/2014/01/12/carmelo-ida-nuovo-direttore-di-%E2%80%9Crete-kalabria 11 DICEMBRE 2013 - Mercoledì Ore 23.30 - EMITTENTI TV CALABRESI. PIU' GIORNALISTI, PIU' CONTRIBUTI: ECCO LE GRADUATORIE. Nel 2012 distribuiti in Calabria oltre 2 milioni di euro. La “provvisoria” 2013. Carlo Parisi (Fnsi): “Contrattualizzare conviene” REGGIO CALABRIA – Pubblicata dal Corecom Calabria (presidente Alessandro Manganaro, componenti Carmelo Carabetta e Gregorio Corigliano) la graduatoria provvisoria dei contributi alle emittenti televisive locali relativa ai benefici previsti dalla legge 448/98 e dal decreto ministeriale 5 novembre 2004, n. 292, per l’anno 2013. Il relativo bando, contenente il decreto ministeriale 15 ottobre 2012, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, fissava la scadenza della presentazione delle domande al 25 settembre scorso. La graduatoria viene stilata dal Corecom tenendo conto del numero dei dipendenti (con particolare riferimento al personale giornalistico) e – in piccola parte – del fatturato. Sui rapporti di lavoro che possono determinare l’assegnazione di punteggio, il viceministro Antonio Catricalà, nel decreto sottoscritto il 24 giugno scorso, registrato alla Corte dei Conti il 23 luglio 2013 (registro n. 7 foglio n. 230), è stato chiarissimo: “personale con rapporto dipendente con carattere di subordinazione”. Esclusi, dunque, i contratti di collaborazione coordinata e continuativa (co.co.co.) che, pur prevedendo la medesima aliquota contributiva dei contratti di lavori dipendente, non danno diritto a punteggio. In base alle 32 domande presentate dalle aziende, nella graduatoria provvisoria per il 2013, al primo posto figura ‘Teleuropa” con 970,07 punti (con 26 dipendenti di cui 9 giornalisti) davanti a “Radio Tele International” con 887,48 punti (23 dipendenti di cui 8 giornalisti), seguita da “Video Calabria” con 687,97 punti (16 dipendenti di cui 4 giornalisti), “Reggio TV” con 643,88 punti (30 dipendenti di cui 8 giornalisti) e “Telereggio” con 432,59 punti (13 dipendenti di cui 3 giornalisti). Alle loro spalle: “Telemia” 394,61 (16 dipendenti di cui 6 giornalisti), “Telitalia” di Cosenza 270,99 (9 dipendenti di cui 1 giornalista), “Telestars” di Cosenza 181,65 (8 dipendenti di cui 3 giornalisti), “Tele A 1 Corigliano” 170,85 (6 dipendenti senza giornalisti), “Radio Tele Jonio” 166,27 (5 dipendenti senza giornalisti), “Calabria TV” 163,98 (8 dipendenti di cui 1 giornalista), “Rete Sud” 110,18 (13 dipendenti senza giornalisti), “Tele A 57” 89,70 (7 dipendenti di cui 1 giornalista), “Telelibera Cassano” 85,43 (2 dipendenti di cui 1 giornalista), “Radio Tele Diogene” 69,04 (4 dipendenti di cui 2 giornalisti), “Viva Voce TV 60,13 (2 dipendenti entrambi giornalisti), “Soverato Uno” 55,27 (4 dipendenti senza giornalisti), “Telemormanno” 34,05 (1 dipendente non giornalista), “Radio Speranza S.G.” 13,56 (1 dipendente giornalista). Seguono 12 emittenti senza alcun dipendente: “Tele Tebe” 7,96, “Promovideo Gerace Network” 3,49, “Televideo Pm” 2,39, “Esse TV” 1,73, “GS Channel News” 1,60, “Azzurra TV” 1,15, “Soverato Uno minoranze linguistiche” 0,99, “Canale 10 Radio TV” 0,95, “Telediamante” 0,91, “Rete Azzurra TV“ 0,61, “Tua Channel” 0,32. La graduatoria, comunque, è provvisoria e sarà resa definitiva dopo la verifica, da parte dell’Inpgi e del sindacato dei giornalisti, delle posizioni contrattuali e contributive del personale giornalistico, in virtù del protocollo sottoscritto, il 7 maggio 2012, dal Corecom Calabria e dal Sindacato Giornalisti della Calabria in materia di assegnazione dei contributi alle emittenti televisive locali previsti dal Bando di concorso pubblicato ogni anno dal Ministero dello Sviluppo Economico. “Un atto di trasparenza e di giustizia – sottolinea Carlo Parisi, vicesegretario nazionale Fnsi e segretario del Sindacato Giornalisti della Calabria - nei confronti dei giornalisti, dei cittadini e delle aziende editoriali, che hanno l’occasione di sfruttare l’opportunità offerta dai contributi alle emittenti televisive locali, contrattualizzando nuovi giornalisti o regolarizzando le posizioni anomale presenti”. “Garantire dignità professionale a chi svolge quotidianamente la professione giornalistica, infatti, conviene a tutti: ai giornalisti, che vedranno premiati i loro sacrifici e la loro professionalità e potranno, così, lavorare in tranquillità, garantendo una qualità dell’informazione non condizionata dallo stato di bisogno; e agli editori che, oltre a non rischiare di subire pesanti sanzioni e denunce, anche penali, per sfruttamento del lavoro nero e omissione contributiva, potranno ottenere contributi pubblici più sostanziosi grazie ai maggiori punteggi previsti per i dipendenti giornalisti”. Nel 2012 la Calabria, della fetta di torta degli oltre 95 milioni di euro di contributi previsti dalla legge 448/98, ha beneficiato di oltre 2 milioni 121mila 409,90 euro, così suddivisi: Radio tele International 337.378,20, Reggio TV 220.235,43, Teleuropa Network 293.456,71, Video Calabria 258.925,87, Telestars 160.991,56, Telereggio 157.633,49, Metrosat 129.946,72, Rete 3 101.499,58, Rete Kalabria 100.909,12, Tele A1 Corigliano 88.124,37, Calabria TV 14.686,68, Telitalia 16.318,53, Telemia 16.318,53, Soverato Uno 16.318,53, Telelibera Cassano 16.318,53, Telemormanno 16.318,53, Tele A 57 16.318,53, Promovideo Gerace Network 16.318,53, GS Channel 16.318,53, Televideo PM 16.318,53,, Canale 10 Radio TV 16.318,53, Tele Magna Grecia 16.318,53, Teleradio Speranza S.G. 16.318,53, Azzurra TV 16.318,53, Viva Voce TV 14.686,68, Telediamante Club 14.686,68. Nove emittenti, invece, non hanno ottenuto alcun contributo: Telecatanzaro, SM TV, Esse TV, Telecalabria-Rtc, Radio Tele Diogene, Radio Tele Jonio, Telespazio TV-Studio 3, Telespazio TV e Rete Sud. Tratto da: www.giornalisticalabria.it/2013/12/10/tv-piu-giornalisti-piu-contributi-ecco-le-graduatorie 2 DICEMBRE 2013 - Lunedì Ore 22.50 - VERTENZA RETE KALABRIA: UNA VITTORIA DI TUTTI. VIBO VALENTIA – Manca solo il burocratico suggello della firma, ma la vertenza “Rete Kalabria” può considerarsi già chiusa nel migliore dei modi: con il ritiro di tutti i licenziamenti, la regolarizzazione di tutte le posizioni contrattuali attraverso l’applicazione, a tempo indeterminato, del contratto nazionale di lavoro giornalistico Fnsi-Aeranti Corallo a tutti e cinque giornalisti (4 full-time e 1 part-time per propria scelta), la corresponsione del 60 percento delle spettanze arretrate relative alla passata gestione dell’emittente televisiva vibonese. L’ultimo atto della vertenza, aperta il 21 ottobre scorso dall’assemblea di redazione e dal Sindacato Giornalisti della Calabria, si è consumato ieri sera, poco dopo la conclusione della manifestazione pubblica organizzata dalla Fnsi nell’Auditorium dello Spirito Santo di Vibo Valentia. Un’iniziativa che, nonostante l’inclemenza del tempo, ha registrato la partecipazione di diverse centinaia di cittadini, ma soprattutto l’adesione bipartisan di tutte le forze politiche e sindacali, di parlamentari, sindaci, consiglieri regionali, provinciali e comunali, delle associazioni culturali e professionali, di studenti e insegnanti, tutti convinti che la vicenda di “Rete Kalabria” è assurta a “vertenza simbolo” per l’intero mondo del lavoro. In serata, infatti, il direttore amministrativo della Prefettura di Vibo Valentia, Sergio Raimondo, ha comunicato al vicesegretario nazionale della Fnsi, Carlo Parisi, ancora riunito con i giornalisti, l’accettazione da parte dell’editore della “Pubbliemme”, Domenico Maduli, della proposta di mediazione scaturita al termine della lunga trattativa che, venerdì scorso, su iniziativa del prefetto Giovanni Bruno, ha inchiodato le parti sociali a Palazzo del Governo dalle ore 11 alle ore 21. Il prefetto Bruno, giornalista pubblicista e grande esperto del settore radio-televisivo (ha ricoperto importanti incarichi al Ministero delle Comunicazioni) aveva, infatti, immediatamente accolto la richiesta di intervento per la convocazione di un tavolo di confronto avanzata dal vicesegretario Fnsi, Carlo Parisi, e dal fiduciario di redazione di “Rete Kalabria”, Cristina Iannuzzi. Sul fondamentale ruolo del tavolo prefettizio convergono, infatti, i positivi giudizi ed i ringraziamenti di entrambe le parti, espressi da Carlo Parisi e Domenico Maduli, che già, nella prima mattinata di ieri, poco prima dell’inizio della manifestazione pubblica, si erano sentiti telefonicamente, accorciando le distanze dalla conclusione di una vertenza che rappresenta una vittoria di tutti: dei giornalisti (il direttore Mimmo Famularo ed i redattori Alessio Bompasso, Loredana Colloca, Tonino Fortuna e Cristina Iannuzzi) che, finalmente, potranno tornare a lavorare con un regolare contratto di lavoro giornalistico a tempo indeterminato che li ripagherà ampiamente del taglio del 40% degli arretrati. Dei cittadini della provincia di Vibo Valentia, che potranno continuare ad avere l’informazione libera, obiettiva e professionale che unanimamente viene riconosciuta a “Rete Kalabria” grazie al lavoro dei cinque giornalisti. Del Sindacato Giornalisti della Calabria, della Fnsi e dell’Inpgi e, di conseguenza, dell’associazione degli editori dell’emittenza radiotelevisiva locale Aeranti-Corallo (cui “Rete Kalabria” à associata), che salutano, con soddisfazione, l’incremento di contratti Fnsi-Aeranti Corallo (passati da 1 a 5). Dell’editore Domenico Maduli (coadiuvato nel Cda dai soci Maria Grazia Falduto e Francesco Brogna, assistiti dall’avv. Rosa Sabrina Caglioti) che, come più volte sottolineato nel corso della riunione prefettizia, “non ha messo mai in dubbio la qualità del lavoro dei cinque giornalisti”, ma dal 20 settembre scorso, data di acquisizione dell’azienda dopo una trattativa durata diversi mesi, si è “ritrovato a fare i conti con il massiccio indebitamento contratto dalla precedente proprietà che, senza il suo intervento, avrebbe portato alla chiusura dell’azienda”. Con la definizione dell’accordo che salvaguarda il livello qualitativo del prodotto giornalistico, l’editore Domenico Maduli ha, inoltre, dimostrato grande capacità imprenditoriale, a testimonianza che è soprattutto in periodi di crisi che bisogna investire nella qualità e nella professionalità del prodotto. La politica dei tagli, non supportata da adeguati piani di rilancio, rappresenta, infatti, un mero prolungamento dell’agonia che precede la chiusura di un’attività. Maduli, invece, al tavolo prefettizio ha dichiarato di voler risanare e rilanciare “Rete Kalabria”, credendo pienamente nelle potenzialità dell’emittente. Un ruolo importante nella vertenza lo ha giocato, inoltre, l’unanime appoggio alla trattativa, condotta dal sindacato dei giornalisti, di Cgil, Cisl, Uil, Cisal e Ugl (al tavolo prefettizio con i rispettivi segretari provinciali, Luigi De Nardo, Sergio Pititto, Luciano Prestia, Filippo Curtosi e Francesco Ranieli, ai quali si è aggiunto all’assemblea il segretario nazionale della Cisal, Francesco Cavallaro), a dimostrazione che l’unità del fronte sindacale è fondamentale nella lotta per l’affermazione dei diritti dei lavoratori, e dell’Ordine dei giornalisti della Calabria, con il presidente regionale Giuseppe Soluri, che con entusiasmo ha accettato di affiancare il sindacato ed i giornalisti al tavolo prefettizio assieme al consigliere nazionale Andrea Musmeci ed all’avv. Mariagrazia Mammì dell’Ufficio Legale del Sindacato Giornalisti della Calabria. Lo “scatto di dignità in difesa dell’informazione” sollecitato dal Sindacato Giornalisti della Calabria e dalla Federazione Nazionale della Stampa ha, dunque, dato i suoi frutti.§ La battaglia per l’affermazione del diritto e della qualità del lavoro, della libertà di stampa e del rispetto dei principi costituzionali della nostra democrazia, non hanno colore o bandiera, come ha dimostrato la semplice scenografia volutamente allestita all’Auditorium dello Spirito Santo di Vibo Valentia, un cartello bianco con una scritta, a mano, rossa: “Uno scatto di dignità in difesa dell’informazione”. Su un palco con cinque sedie, occupate da Carlo Parisi e dai cinque giornalisti di “Rete Kalabria”. Pochi fronzoli, nessuna scaletta, ma microfono aperto a tutti, senza distinzione alcuna. Voce, dunque, a chi ne ha fatto richiesta. La manifestazione, condotta da Mimmo Famularo, dopo l’introduzione di Carlo Parisi, ha visto susseguirsi sul palco parlamentari, amministratori locali, giornalisti, sindacalisti, rappresentanti del mondo della scuola, dell’associazionismo, delle professioni e della chiesa che, in questa vertenza, ha visto subito impegnato anche il vescovo-giornalista di Mileto-Nicotera-Tropea, mons. Luigi Renzo. Una vittoria di tutti, una vittoria per tutti. Una vertenza che deve indurre tutti seriamente a riflettere. I datori di lavoro poco illuminati, che pensano di poter gestire le aziende da padroni delle ferriere ed i lavoratori che non devono mai cadere nella trappola di quanti, sfruttando ed agitando lo spettro del bisogno, tentano di ridurli in uno stato di schiavitù. Tratto da: www.giornalisticalabria.it/2013/12/01/vertenza-%E2%80%9Crete-kalabria%E2%80%9D-una-vittoria-di-tutti 30 NOVEMBRE 2013 - Sabato Ore 12.50 - PACCHETTI INTEGRATI DI AGEVOLAZIONI E SVILUPPO TECNOLOGICO PER LE EMITTENTI TELEVISIVE CALABRESI. L’Assessorato alle Attività Produttive ed il relativo Dipartimento comunicano che il Dirigente Generale Pasquale Monea ha firmato il decreto di approvazione della graduatoria definitiva riguardo il bando pubblico “PIA – Pacchetti Integrati di Agevolazioni” PMI calabresi titolari di emittenti televisive locali per il rafforzamento tecnologico e organizzativo e la transizione al sistema digitale terrestre. La graduatoria definitiva – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta – comprende 11 imprese ritenute ammesse a contributo, per una cifra totale di oltre 2 milioni di euro a fronte di un totale dei programmi di investimento elaborati dalle aziende di oltre 4,5 milioni di euro. Nel decreto, che sarà pubblicato sul BURC e sul portale tematico “Calabria Sviluppo” viene preso atto dell’attività svolta dalla Commissione di valutazione e dalla Commissione interna per la verifica di ammissibilità e, inoltre, vengono approvati gli elenchi delle imprese ammissibili e non ammissibili alla valutazione del PSA. “E’ una risposta importante per un settore fondamentale – ha affermato l’Assessore alle Attività Produttive Demetrio Arena – e si conclude un iter avviato da tempo che consentirà alle imprese calabresi di porre in essere gli interventi necessari per l’adeguamento alla tecnologia del digitale terrestre e potenziare la diffusione su tutto il territorio regionale. Sin dal suo insediamento il Presidente Scopelliti ha posto l’attenzione sulle problematiche di questo comparto e, sulla scorta di quanto già posto in essere dalle altre regioni italiane, il Governatore della Calabria ha chiesto ai tecnici di avviare un percorso in grado di supportare le realtà televisive. Oggi si concretizza un intervento molto atteso che permetterà alle emittenti calabresi di adeguarsi alla normativa vigente e migliorare i propri servizi in favore dei cittadini. Per me è un motivo di grande soddisfazione aver dato un’accelerazione a questo iter – ha concluso l’Assessore Arena – e ottenere, in un periodo di grande crisi, un risultato soddisfacente”. Tratto da: www.cmnews.it/notizie/calabria/88484-regione-attivita-produttive-rafforzamento-tecnologico-sistema-digitale-terrestre-delle-pmi-televisive-calabresi 26 NOVEMBRE 2013 - Martedì Ore 21.50 - RETE KALABRIA: GIORNALISTI LICENZIATI PER AVER "OSATO" SCIOPERARE. VIBO VALENTIA – I giornalisti di Rete Kalabria sono stati licenziati in tronco per aver “osato” rivendicare il pagamento delle otto mensilità non corrisposte ed aver rifiutato la “proposta” dell’editore, Pubbliemme srl, che pretendeva il quasi totale azzeramento del debito in cambio di una non precisata regolarizzazione delle posizioni ed il rispetto del contratto nazionale di lavoro giornalistico, da farsi, comunque, non contestualmente alla rinuncia delle spettanze arretrate. “Una proposta indecente – denuncia Carlo Parisi, vicesegretario nazionale della Fnsi e segretario del Sindacato Giornalisti della Calabria – aggravata dai metodi usati dal Gruppo Pubbliemme che, dopo aver acquisito, nel settembre scorso, l’emittente televisiva di Vibo Valentia, non solo non ha provveduto a pagare le mensilità correnti, aggravando le difficoltà economiche dei cinque redattori, ma pretendeva di ‘risolvere’ tutto a proprio modo, ma soprattutto ‘tenendo lontano il sindacato’ dalla propria azienda”. “Condizioni”, naturalmente, respinte al mittente dai cinque giornalisti (il direttore Mimmo Famularo e i redattori Alessio Bompasso, Loredana Colloca, Cristina Iannuzzi e Tonino Fortuna) che, anzi, il 18 novembre scorso, alla presenza del vicesegretario Fnsi, Carlo Parisi, si sono riuniti in assemblea eleggendo Cristina Iannuzzi fiduciario di redazione, proclamando lo stato di agitazione immediato ed affidando alla rappresentanza sindacale un pacchetto di dieci giornate di sciopero da utilizzare nel caso in cui la società editrice Pubbliemme srl, presieduta da Domenico Maduli, non avesse provveduto a corrispondere, entro 48 ore, le ultime due mensilità e non si fosse impegnata a saldare, entro dieci giorni, tutte le spettanze arretrate ed a regolarizzare le posizioni di tutti i giornalisti. Trascorso, inutilmente, il termine fissato dall’assemblea, sono state proclamate ed effettuale le prime tre giornate di sciopero annunciate dal fiduciario di redazione in apertura del telegiornale. “Nello scusarsi con i telespettatori, per questo disagio”, Cristina Iannuzzi, delegata dall’Assemblea di redazione di “Rete Kalabria”, ha infatti sottolineato che “la decisione di scioperare è finalizzata alla tutela della dignità umana e professionale dei giornalisti e, a garanzia degli utenti, al rispetto della libertà di stampa e della qualità dell’informazione, condizioni essenziali per non essere costretti a subire l’umiliazione di dover lavorare in condizioni di sfruttamento e ricatto”. Venerdì scorso, con una lettera sottoscritta da Carlo Parisi e Cristina Iannuzzi, l’Assemblea di redazione di Rete Kalabria e il Sindacato Giornalisti della Calabria si erano rivolti al Prefetto di Vibo Valentia per chiedere il suo “autorevole intervento per l’urgente convocazione, presso l’Ufficio Territoriale del Governo, di un tavolo di confronto, alla presenza di tutte le parti in causa, per discutere della vertenza in corso tra i 5 giornalisti dell’emittente televisiva e la società editrice Pubbliemme srl”. Richiesta prontamente accolta dal prefetto Giovanni Bruno, che ieri sera aveva convocato le parti per venerdì prossimo, alle ore 11, al Palazzo del Governo. Oggi, invece, in spregio ai più elementari diritti, ma soprattutto al buonsenso, ai giornalisti è stata recapitata dall’editore la seguente lettera: “Con la presente le comunico ufficialmente l’intenzione di risolvere il rapporto di lavoro, intercorrente con il sottoscritto, in termini immediati e per giusta causa ai sensi dell’art. 2119 del codice civile. Tale decisione in quanto a causa del suo comportamento lesivo e denigratorio della mia immagine professionale ed imprenditoriale, nonostante la mia disponibilità a definire bonariamente la questione per come anche dal sottoscritto dichiarato con il comunicato stampa del 22/11/2013 si è interrotto il rapporto fiduciario in essere in maniera tale da non consentire la prosecuzione del rapporto neanche in termini provvisori. Il licenziamento ha effetto immediato, la invito pertanto a ritirare i suoi effetti personali”. Nel richiamato comunicato l’editore informava i giornalisti che “ad alcuni lavoratori e precisamente più della metà sono stati già elargiti degli acconti sulla maggiore somma”. Inutile dire, però, che a nessuno dei cinque giornalisti è stato mai corrisposto un solo centesimo. Ai cinque giornalisti oggi, inoltre, è stato impedito di mandare in onda il telegiornale ed al rifiuto di lasciare la redazione, gli stessi giornalisti hanno chiesto l’intervento della Polizia di Stato, che ha verbalizzato la vicenda. In redazione sono arrivati anche i Carabinieri. Contestualmente il prefetto Domenico Bruno ha convocato immediatamente i giornalisti a Palazzo del Governo. A questo punto, dunque, la vertenza assume risvolti giudiziari che contengono aspetti che vanno ben oltre l’impugnazione dei licenziamenti, già all’attenzione dell’avv. Mariagrazia Mammì dell’Ufficio Legale del Sindacato Giornalisti della Calabria. La vergognosa vicenda, oltre a registrare l’intervento del segretario generale della Fnsi, Franco Siddi, che ha assicurato la copertura del sindacato nazionale, ha scatenato l’indignata reazione dell’intera regione, facendo registrare una valanga di solidarietà ai cinque giornalisti in lotta, da parte del mondo politico, sindacale, ecclesiastico, dal mondo dell’associazionismo, ma soprattutto dei singoli cittadini che hanno sempre creduto e vogliono continuare a credere in un’informazione libera da ricatti e condizionamenti di ogni tipo. “I cinque giornalisti di Rete Kalabria – sottolinea con forza Carlo Parisi – si sono resi protagonisti di quello scatto di dignità in difesa della professione che ogni giornalista, che intende definirsi tale, dovrebbe fare proprio, a garanzia della qualità dell’informazione, del rispetto dei lettori e della libertà di stampa. Uno scatto di dignità che assume una rilevanza ancora maggiore considerato il contesto sociale di una regione nella quale, ostentando ricchezza, c’è ancora chi pensa di poter gestire, con protervia e arroganza, la vita e il destino degli uomini liberi”. Clicca per consultare "La lettera di licenziamento". Tratto da: www.giornalisticalabria.it/2013/11/26/rete-kalabria-giornalisti-licenziati-per-aver-%E2%80%9Cosato%E2%80%9D-scioperare 24 NOVEMBRE 2013 - Domenica Ore 20.50 - RETE KALABRIA IN SCIOPERO. VIBO VALENTIA – I giornalisti di “Rete Kalabria” stanno attuando, dalle 14 di sabato scorso alle 14 di lunedì 25 novembre, le prime tre delle dieci giornate di sciopero proclamato per rivendicare il pagamento degli stipendi correnti e arretrati e l’adeguamento e la regolarizzazione delle posizioni contrattuali all’interno della redazione dell’emittente televisiva vibonese. L’edizione del telegiornale di oggi è andata, infatti, in onda in forma ridotta, senza servizi audio e video, in esecuzione della decisione dell’Assemblea dei giornalisti che, lunedì scorso, si è riunita all’Hotel 501 di Vibo Valentia, alla presenza del vicesegretario nazionale Fnsi e segretario del Sindacato Giornalisti della Calabria, Carlo Parisi, decidendo all’unanimità di proclamare lo stato di agitazione da subito ed un pacchetto di dieci giorni di sciopero, che non sarebbe stato messo in atto nel caso in cui la società editrice “Pubbliemme srl”, presieduta da Domenico Maduli, avesse provveduto a corrispondere, entro 48 ore, le ultime due mensilità e si fosse impegnata a saldare, entro dieci giorni, tutte le spettanze arretrate ed a regolarizzare le posizioni dei cinque giornalisti in servizio. In apertura del telegiornale, “nello scusarsi con i telespettatori, per questo disagio”, il fiduciario di redazione Cristina Iannuzzi, delegata dall’Assemblea di redazione di “Rete Kalabria”, ha sottolineato che “la decisione di scioperare è finalizzata alla tutela della dignità umana e professionale dei giornalisti e, a garanzia degli utenti, al rispetto della libertà di stampa e della qualità dell’informazione, condizioni essenziali per non essere costretti a subire l’umiliazione di dover lavorare in condizioni di sfruttamento e ricatto”. Nel pomeriggio di oggi, in una lettera sottoscritta da Carlo Parisi e Cristina Iannuzzi, l’Assemblea di redazione di Rete Kalabria e il Sindacato Giornalisti della Calabria si sono rivolti al Prefetto di Vibo Valentia, Giovanni Bruno, per chiedere il suo “autorevole intervento per l’urgente convocazione, presso l’Ufficio Territoriale del Governo, di un tavolo di confronto, alla presenza di tutte le parti in causa, per discutere della vertenza in corso tra i 5 giornalisti (il direttore Mimmo Famularo e i redattori Alessio Bompasso, Loredana Colloca, Cristina Iannuzzi e Tonino Fortuna) dell’emittente televisiva e la società editrice Pubbliemme srl”. La richiesta è dettata dalla drammatica situazione che si protrae da quasi un anno e che vede i giornalisti dell’emittente non percepire lo stipendio da otto mesi. Nonostante le reiterate promesse, infatti, il Gruppo Pubbliemme, che ha acquisito l’emittente televisiva di Vibo Valentia nel settembre scorso, non ha neppure provveduto a saldare le mensilità correnti. Situazione, questa, che ha ulteriormente aggravato le difficoltà economiche dei giornalisti di “Rete Kalabria” che non riescono più a fronteggiare le inderogabili necessità familiari. I giornalisti, seriamente provati da una situazione non più procrastinabile, sottolineano che, nonostante gli immani sacrifici e lo spirito di abnegazione, l’azienda non è riuscita finora a rasserenare gli animi, anzi ha finito per esasperarli. Trascorso inutilmente il termine fissato, l’Assemblea dei giornalisti ha proclamato le prime tre giornate di sciopero, comunicando all’editore che l’iniziativa di lotta sarà sospesa soltanto in presenza di risposte concrete alle rivendicazioni contenute nel verbale dell’assemblea di lunedì 18 novembre. Alla luce di questi e molti altri argomenti dei quali la redazione vorrebbe rendere partecipe direttamente il Prefetto, i giornalisti di “Rete Kalabria” gli hanno, quindi, chiesto udienza, con connotazione di massima urgenza, alla presenza dei rappresentanti della Fnsi-Sindacato Giornalisti della Calabria. Tratto da: www.giornalisticalabria.it/2013/11/22/rete-kalabria-da-oggi-i-primi-3-giorni-di-sciopero 21 NOVEMBRE 2013 - Giovedì Ore 10.00 - RETE KALABRIA : GLI STIPENDI SONO IN ARRETRATO DI 8 MESI, ELETTA LA RAPPRESENTANZA SINDACALE. Da 8 mesi senza stipendio, i redattori dell’emittente entrano in stato di agitazione e minacciano il blocco dell’informazione VIBO VALENTIA – “Non è tutto oro quello che luccica. A Rete Kalabria i giornalisti non ricevono lo stipendio da otto mesi e, nonostante le reiterate promesse, il Gruppo Pubbliemme, che ha acquisito l’emittente televisiva di Vibo Valentia nel settembre scorso, non ha neppure provveduto a saldare le mensilità correnti”. Carlo Parisi, vicesegretario nazionale della Fnsi e segretario del Sindacato Giornalisti della Calabria, denuncia la drammatica situazione in cui versano i cinque giornalisti dell’emittente vibonese che, nonostante il passaggio di proprietà, non hanno visto modificare la loro situazione creditoria nei confronti dell’azienda che, anzi, risulta aggravata dalla mancata corresponsione delle due ultime mensilità. Dopo l’elezione di Cristina Iannuzzi a fiduciario di redazione, avvenuta lunedì scorso all’Hotel “501” di Vibo Valentia, l’Assemblea di redazione ha esaminato la situazione in oltre due ore di serrato dibattito, alla presenza di Carlo Parisi e dell’avv. Mariagrazia Mammì dell’Ufficio Legale del Sindacato Giornalisti della Calabria, per fare il punto della situazione a quasi un mese di distanza dall’assemblea del 21 ottobre scorso e dall’incontro con i consiglieri d’amministrazione della Pubbliemme srl, Francesco Brogna e Maria Grazia Falduto, delegati dal presidente Domenico Maduli. Nel corso dell’assemblea, presenti il fiduciario Cristina Iannuzzi, il direttore Mimmo Famularo ed i redattori Alessio Bompasso, Nunzia Loredana Colloca e Antonino Fortuna, è stata ribadita la pesante situazione debitoria pregressa che il nuovo editore si era impegnato ad azzerare procedendo, contestualmente, all’adeguamento e alla regolarizzazione delle posizioni contrattuali e, soprattutto, al pagamento della mensilità corrente. Situazione, questa, che ha ulteriormente aggravato le difficoltà economiche dei giornalisti di “Rete Kalabria” che non riescono più a fronteggiare le inderogabili necessità familiari. I giornalisti, seriamente provati da una situazione non più procrastinabile, sottolineano che, nonostante gli immani sacrifici e lo spirito di abnegazione, l’azienda non è riuscita finora a rasserenare gli animi, anzi ha finito per esasperarli. L’Assemblea dei giornalisti, pertanto, ha deciso all’unanimità di proclamare da subito lo stato di agitazione affidando al fiduciario di redazione un pacchetto di dieci giorni di sciopero da utilizzare nel caso in cui, entro 48 ore dalla notifica del verbale, non verranno corrisposte le ultime due mensilità (settembre e ottobre 2013) ed entro dieci giorni non si procederà all’azzeramento della situazione debitoria, all’adeguamento e alla regolarizzazione delle posizioni contrattuali. Il vicesegretario della Fnsi, Carlo Parisi, ribadendo il “pieno sostegno sindacale e legale del sindacato dei giornalisti al fiduciario di redazione ed ai colleghi impegnati in questa drammatica vertenza, invita l’editore Domenico Maduli a provvedere immediatamente al pagamento delle spettanze correnti ed a definire in tempi brevissimi tutti gli aspetti relativi al saldo delle spettanze arretrate ed alla regolarizzazione di tutte le posizioni contrattuali”. “In assenza di concrete risposte della Pubbliemme, – sottolineano, infatti, Carlo Parisi ed il fiduciario di redazione, Cristina Iannuzzi – causa il precipitare della situazione economica che attanaglia i giornalisti, saremo costretti a mettere in atto la deliberata protesta che prevede, appunto, la proclamazione delle prime dieci giornate di sciopero, le cui date e modalità di attuazione saranno rese note in tempi brevi”. Cristina Iannuzzi fiduciario di redazione dell’emittente televisiva regionale della Pubbliemme di Vibo Valentia VIBO VALENTIA – E’ la giornalista Cristina Iannuzzi, 36 anni, la prima rappresentante sindacale dell’emittente televisiva “Rete Kalabria” di Vibo Valentia. L’Assemblea dei giornalisti, riunitasi ieri sera all’Hotel 501 del capoluogo vibonese, l’ha eletta Fiduciario di Redazione con il voto di tutti i cinque redattori in servizio nell’emittente diretta da Mimmo Famularo, acquisita nei mesi scorsi dal Gruppo Pubbliemme, azienda leader nella raccolta pubblicitaria nel settore delle affissioni. Imperia Cristina Iannuzzi, 36 anni, lavora nell’emittente televisiva vibonese da quindici anni ed è consigliere regionale del Sindacato Giornalisti della Calabria. All’Assemblea, convocata dal segretario regionale del Sindacato Giornalisti della Calabria, Carlo Parisi, vicesegretario nazionale Fnsi, hanno partecipato tutti i cinque giornalisti in servizio a “Rete Kalabria”: dal direttore Domenico Famularo ai redattori Alessio Bompasso, Nunzia Loredana Colloca, Antonino Fortuna e Imperia Cristina Iannuzzi. Nell’aprire i lavori, Carlo Parisi ha sottolineato l’importanza dell’elezione della rappresentanza sindacale all’interno di “Rete Kalabria” per mantenere il collegamento con l’Associazione Regionale di Stampa e vigilare sull’applicazione e il rispetto del contratto nazionale di lavoro giornalistico e sull’osservanza delle norme di legislazione sociale. Un messaggio di vive congratulazioni all’Assemblea dei giornalisti di “Rete Kalabria” è stato inviato dal presidente dell’Ordine della Calabria, Giuseppe Soluri, che ha assicurato la piena collaborazione e la massima vigilanza sugli aspetti etici e deontologici della professione. Conclusa la parte elettiva dell’Assemblea, i lavori sono proseguiti, alla presenza dell’avv. Mariagrazia Mammì dell’Ufficio Legale del Sindacato Giornalisti della Calabria, con l’esame della situazione sindacale, che ha impegnato i giornalisti in un lungo e serrato dibattito i cui esiti saranno resi noti nelle prossime ore. Tratto da: www.giornalisticalabria.it/2013/11/20/rete-kalabria-i-giornalisti-proclamano-10-giorni-di-sciopero www.giornalisticalabria.it/2013/11/19/eletta-la-rappresentanza-sindacale-di-rete-kalabria 9 OTTOBRE 2013 - Mercoledì Ore 06.30 - PUBLIEMME ACQUISISCE RETE CALABRIA PER RILANCIARLA. VIBO VALENTIA – Novità significativa nel mondo editoriale calabrese. Gruppo Pubbliemme, società leader nella raccolta pubblicitaria in Calabria e tra le prime nel centro-sud Italia, ha acquisito l’emittente televisiva “Rete Kalabria”, importante realtà dell’informazione regionale che trasmette al canale 19 del Digitale Terrestre. “L’operazione – è spiegato in una nota – è stata portata a compimento grazie alla perseveranza e al coraggio del presidente del Gruppo, il quale ha voluto in ogni modo preservare l’esistenza di una realtà importantissima come quella di RK, nell’ultimo anno, vittima di una profonda crisi dal punto di vista manageriale che l’ha portata a perdere appeal e visibilità”. Pubbliemme sottolinea che “l’acquisizione dell’emittente vibonese costituisce una garanzia per il rilancio di Rete Kalabria”. Il Gruppo, infatti, “oltre ad essere dotato di tutte le Certificazioni di Qualità sulla produzione e sull’ambiente (ISO 9001 e ISO 14001), vanta una presenza capillare su tutto il territorio regionale, collaborazioni con le maggiori agenzie pubblicitarie del panorama italiano ed europeo, premessa fondamentale per raggiungere traguardi prestigiosi”. L’azienda è rappresentata da Domenico Maduli, presidente del Consiglio d’amministrazione e fondatore di una delle realtà maggiormente produttive tra le più significative nel panorama nazionale, partito dalla Calabria, ed orgoglioso di restare in Calabria, seppur costretto a dividersi ormai tra le diverse sedi del Gruppo sparse in Italia. In soli 13 anni, Gruppo Pubbliemme, impresa di prima generazione, dunque, senza eredità, è riuscita infatti a garantirsi rilevanti fette di mercato nel proprio ambito, ed oggi sbarca nel settore editoriale. “Ritengo Rete Kalabria – afferma Domenico Maduli – una realtà strategica del panorama televisivo calabrese. Non avrei potuto, dunque, permettere che la crisi travolgesse questa emittente, spegnesse per sempre il suo segnale e con esso la speranza dei dipendenti e dei collaboratori che per anni vi hanno operato e vi continuano ad operare. Una televisione che deve continuare a dare risposte importanti su tutto il territorio regionale. Pertanto, posso assicurare che RK godrà del contributo di altissime personalità dal punto di vista manageriale, artistico ed editoriale che le consentiranno di diventare attore principale nel panorama dell’informazione in Calabria. Una informazione – prosegue il presiedente di RK – che sarà dettata dalla trasparenza, dalla puntualità e soprattutto dalla qualità, il tutto accompagnerà una politica diversa per il mezzo, dove daremo voce a tutte le parti sociali della nostra regione”. Soddisfatto anche Francesco Brogna, responsabile Relazioni Esterne di Gruppo Pubbliemme, che ha seguito in prima persona l’operazione e che si occuperà direttamente del rilancio dell’emittente. “Punteremo a nuove tecnologie, a un rilancio della televisione in genere. Per noi acquisire Rete Kalabria significa aggiungere un altro mezzo ai già tanti mezzi detenuti dal nostro Gruppo. La ristrutturazione – ha proseguito Brogna – riguarderà sia i contenuti sia il contenitore. Attuando una serie di strategie, sono certo che conseguiremo importanti risultati già nei prossimi mesi”. Un progetto ambizioso, insomma, quello di Pubbliemme, pienamente condiviso dalla redazione guidata dal direttore della testata giornalistica di Rete Kalabria, Mimmo Famularo. “Il presidente – afferma Famularo – ha dimostrato grande coraggio e attenzione nel portare a compimento un’operazione a dir poco complicata sfidando le enormi difficoltà di mercato di questa difficilissima fase congiunturale, allo scopo di rilanciare un’emittente da tempo in debito d’ossigeno. Pertanto a lui ed al Gruppo Pubbliemme va il nostro plauso per la determinazione con la quale hanno deciso di dare ancora voce a Rete Kalabria e, nel contempo, a un territorio che non deve soccombere nell’indifferenza”. Tratto: www.giornalisticalabria.it/2013/10/05/pubbliemme-acquisisce-rete-kalabria-per-rilanciarla 8 OTTOBRE 2013 - Martedì Ore 14.35 - ULTIM'ORA - MUX NAZIONALI - RAI MUX 5: ATTIVATO IL VHF 11 DALLA POSTAZIONE CALABRESE DI MONTE TIRIOLO (CZ). VHF 11 RAI Mux 5 Da questa mattina è stato attivato un altro impianto di RAI Mux 5 sulla frequenza VHF 11, questa volta è toccato alla regione Calabria con la postazione di MONTE TIRIOLO, sita nel comune di Tiriolo in provincia di Catanzaro che trasmette in polarizzazione verticale. Sono presenti i due nuovi canali in alta definizione Rai 2 HD, con la numerazione LCN 502, e Rai 3 HD, con la LCN 503. Al momento trasmettono le versioni in standard definition upscalati in HD. Questo è il quinto impianto acceso dopo quelli di Monte Pellegrino a Palermo, di Via Dalmazia a Bari, di monte Luco a l'Aquila e di Santa Maria del Monte a Cercemaggiore (CB). Consulta la griglia dei canali e lo z@pping TV del RAI Mux 5. 26 SETTEMBRE 2013 - Giovedì Ore 10.00 - RADIO TELESPAZIO SPA VERSO IL BARATRO DEL FALLIMENTO. CATANZARO – Dopo oltre sei anni di bagarre giudiziaria – a seguito di decine di licenziamenti illegittimi e reintegre mai effettuate, nonostante ben due gradi di giudizio – è forse giunta al capolinea la triste storia di RadioTeleSpazio Spa. Il Collegio della Sezione Fallimentare del Tribunale di Catanzaro (giudici Rizzo, Damiani e Gioia) ha mandato in decisione la richiesta di concordato fallimentare avanzata dall’azienda a cui tutti i principali creditori – difesi dagli avvocati Giuseppe Corea e Crescenzio Santuori – hanno proposto legittima opposizione, sulla base di oggettiva insufficienza di tempi e garanzie del supposto concordato. Nella più recente udienza in cui il Collegio ha convocato per un libero interrogatorio l’amministratore delegato di Telespazio, Tony Boemi (jr), l’azienda – difesa dagli avvocati Raffaele e Francesco Mirigliani, quest’ultimo anche consigliere e vicepresidente della stessa società – ha invece delegato un consigliere (Muraca) a chiarire i dubbi e le incongruenze emersi dalla relazione del commissario giudiziale, in cui si evidenziano ammanchi e debiti reali tre volte maggiori della somma pur alta indicata dall’azienda. Dal canto suo, il pubblico ministero, senza mezzi termini, ha confermato al Collegio che quanto emerso nel corso dell’interrogatorio non ha superato le discrasie riscontrate nella relazione. Il fascicolo passa, quindi, contestualmente anche alla Procura della Repubblica per ogni più opportuna determinazione in merito. Per RadioTeleSpazio Spa si avvicina il baratro del fallimento e si annunciano azioni di responsabilità da parte di chi non riesce a darsi pace nel vedere un’azienda che, in poco tempo, oltre a cancellare decine di posti di lavoro, ha distrutto in poco tempo un trentennale patrimonio culturale ed editoriale di primo piano per l’intera regione. Tratto da: www.giornalisticalabria.it/2013/09/25/radio-telespazio-spa-verso-il-baratro-del-fallimento 10 SETTEMBRE 2013 - Martedì Ore 07.00 - "NESSUN DORMA": IN CALABRIA NASCE UNA WEB RADIO CONTRO LE MAFIE. «Nessun dorma» ed è la prima web radio che si occupa del fenomeno della ‘ndrangheta. Il progetto di un gruppo di ragazzi Reggio Calabria – Si accende la radio europea antimafie. Una stazione multimediale che da Reggio Calabria amplificherà storie, dibattiti sulle mafie sino a farle arrivare in Europa. Si chiama «Nessun dorma» ed è la prima web radio che si occupa del fenomeno della ‘ndrangheta. L’hanno concepita i ragazzi dell’Osservatorio sulla ‘ndrangheta, guidati da Claudio La Camera. IL PROGETTO - Il progetto è stato finanziato dall’Agenzia Nazionale Giovani nel quadro del programma «Gioventù in azione». Sarà una radio che informerà e chiamerà a raccolta tutti coloro i quali vorranno esprimersi su questo fenomeno, diventato ormai internazionale. «La Calabria ha bisogno di essere raccontata per come sono le cose. C’è tanta necessità che l’Italia sappia che la Calabria ne fa parte e viceversa», ha spiegato Federico Cafiero de Rao, procuratore della Repubblica di Reggio Calabria. La globalizzazione della ‘ndrangheta sarà uno dei temi portanti della discussione che sarà avviata da un gruppo di giovani che saranno formati per questo tipo di analisi. «In questi primi mesi di lavoro in questa città ho sentito tanta gente che vorrebbe una Reggio diversa. Bisogna però dire che se la ‘ndrangheta è la peggiore componente, c’è anche una borghesia che continua a fare in questa città affari con la ‘ndrangheta. E sono i professionisti “a disposizione” delle cosche», ha detto ancora De Rao. IN ONDA - Le trasmissioni di radio «Nessun dorma» si concentreranno sul giornalismo d’inchiesta e su quello partecipato: trenta i giovani che verranno formati per la gestione della radio e si occuperanno essenzialmente d’attualità e di storie che hanno come tema la ‘ndrangheta. Radio «Nessun dorma» non sarà però solo un circuito monotematico. Ci sarà la musica ad animare le tante ore di trasmissione. A questo ci penseranno i ragazzi con alle spalle esperienze in bande musicali che saranno selezionati in dieci comuni della provincia. Il progetto che si concluderà il prossimo maggio, con lo svolgimento della settimana europea della gioventù, è frutto di uno studio che vede insieme anche la fondazione «Casa Memoria» di Peppino e Felicia Impastato di Cinisi e Radio 100 passi di Palermo. Tratto da: www.corriere.it/cronache/13_settembre_09/nasce-radio-europea-antimafie 4 SETTEMBRE 2013 - Mercoledì Ore 10.20 - MUX NAZIONALI - TIMB MUX 2: RETTIFICA ALLA NOSTRA NEWS SUL CAMBIO DI FREQUENZA IN CALABRIA. UHF 55-60 TIMB Mux 2 A causa di un'errata comunicazione che ci è pervenuta nella giornata di ieri, rettifichiamo quanto avevamo scritto in merito al cambio di frequenza in Calabria. Non c'è stato nessun dietrofront di TIMB per le due postazioni calabresi che avevamo citato. Infatti il comunicato ufficiale TIMB (sul proprio sito istituzionale e sui canali trasmessi nel TIMB Mux 2) parlava solo della Sicilia. La Calabria sarà predisposta, e i due siti indicati (Tiriolo e Contessa nel catanzarese) sono già stati configurati, ma attualmente il cambio frequenza su tale regione e sul resto d'Italia non è stato ancora autorizzato dal MISE. Pertanto ci scusiamo con i nostri lettori e con TIMB per questa errata segnalazione. 3 SETTEMBRE 2013 - Martedì Ore 11.00 - MUX VIDEO CALABRIA: ARRIVA ESPERIA TV. UHF 28 Mux VIDEO CALABRIA Dopo un esilio da molti teleschermi calabresi, durato molti mesi, è tornata da qualche tempo, l’emittente di Crotone Esperia TV (LCN 18). Dopo le vicissitudini del mux INFOSPAZIO / 7 GOLD (CALABRIA) che ne hanno ristretto la copertura a poche aree delle Calabria dove il mux è attivo seppur ad intermittenza, l’emittente risolve in un colpo solo i suoi problemi grazie anche all’altra crotonese VIDEO CALABRIA (UHF 28), che da alcuni giorni la ospita nel proprio mux, con una copertura pressochè totale della regione. Esperia TV è stata rimossa insieme a Ten (LCN10) dal mux 7 GOLD (CALABRIA) (UHF 31) gestito da Infospazio. Per poter seguire i programmi di Esperia TV bisogna effettuare una sintonizzazione manuale della frequenza UHF 28 oppure reinstallare completamente la lista canali del TV – Decoder. Da notare come grazie ai tecnici di VIDEO CALABRIA l’emittente venga finalmente trasmessa nel formato corretto 16:9 e con eccellente qualità audio-video. I parametri di trasmissione sono i seguenti : 720x576i 16:9 bitrate 2,44Mbit , Audio Stereo 48Khz 192Kbit). Abbiamo aggiornato la griglia dei canali del mux VIDEO CALABRIA. Ore 09.30 - TV LOCALI: A LUGLIO CALABRIA TV FA IL PIENO DI ASCOLTI. Come di consueto anche se un po in ritardo visto il periodo di “ferie”, passiamo a commentare i dati auditel divisi per fasce orarie sulla media mensile dei giorni. Come possiamo vedere per il mese di luglio , prende la testa della classifica sui contatti medi l’emittente CalabriaTv , scalzando dal primo posto VideoCalabria. 1 – Calabria TV 64.900 (+5162) / a.m. 594 (-251) 2 – Video Calabria 59.614 (-15694) / 395 ( -377) 3 – Telespazio Tv 39.470 (-8061) / 386 (+82) 4 – TeleEuropa 33.853 (+6010) / 345 (+41) 5 – RTI 27.061 (-8233) / 145 (-23) 6 – Calabria News 24 10.087 (+244) / 153 (+57) 7 – Telemia 8.037 (-2596) / 142 (-111)
Vorrei fare una piccola considerazione; tranne nel caso di TelespazioTv , Ten e CalabriaNews24 con contenuti aumenti in termini di ascolto medio , tutte le altre emittenti hanno subito invece una diminuzione di questo valore , segno che in estate si segue la Tv per meno tempo , magari preferendo uscire . Curioso anche il fatto di come le emittenti che risiedono in località turistiche (VideoCalabria ed RTI a Crotone , Telemia a Roccella Ionica) siano quelle più danneggiate . Non ci resta che attendere adesso i dati di questo mese per vedere se il trend estivo di luglio verrà confermato e per vedere magari qualche altra emittente sotto il controllo auditel. Ecco in dettaglio i dati delle fasce orarie per il mese di luglio.
Tratto da: www.diariotv.it/2013/08/24/auditel-luglio-boom-di-calabria-tv 2 SETTEMBRE 2013 - Lunedì Ore 23.10 - MUX NAZIONALI - TIMB MUX 2: DA DOMATTINA IL CAMBIO DI FREQUENZA IN SICILIA, UHF 60>55 TIMB Mux 2 Tra qualche ora inizieranno le operazioni di modifica alle frequenze degli impianti di trasmissione del TIMB Mux 2 in Sicilia, che in questa regione trasmetterà sulla nuova frequenza UHF 55, abbandonando l' UHF 60 a causa di incompatibilità con un provider dello stato di Malta. Domattina i lavori interesseranno Anteprima Radio TV Sicilia © Lanus & Toni 22 LUGLIO 2013 - Lunedì Ore 23.45 - GS CHANNEL: "ECCO PERCHE' LA NOSTRA TV NON SI VEDE A REGGIO CALABRIA". L’amministratore spiega che “l’intero bouquet di canali tv non è visibile su Reggio Calabria” perché le frequenze sono in “triplex”. REGGIO CALABRIA – Gs Channel radiotelevisione di Reggio Calabria ringrazia tutti i telespettatori che in questi mesi continuano ad inviare centinaia e centinaia di email e a chiamare presso i centralini lamentando di non ricevere il canale televisivo. L’Amministratore unico, Francesco Recupero, spiega che l’intero bouquet di canali televisivi non è visibile su Reggio Calabria, mentre nelle altre città della Calabria non si riscontra alcun problema. Dopo aver preso atto, che il passaggio dall’analogico al digitale a Gs Channel è stata assegnata la frequenza 538 MHz canale 29 UHF diventando operatore di rete per la regione Calabria, questa frequenza purtroppo risulta non compatibile nell’area dello stretto con la normale ricezione da parte di tutti gli utenti del territorio, ma assolutamente idonea per il resto della Calabria. Tutto ciò è causato dal fatto che la frequenza 29 UHF è stata assegnata dal Ministero dello Sviluppo Economico e Comunicazione anche ad altre due emittenti siciliane che si ricevono a Reggio Calabria dai siti di Calanna (RC) da Fontanelle (ME) e Valverde (CT), quindi è impossibile che più emittenti possano coesistere, questo dimostra che l’area dello Stretto è influenzata dalla vicinissima Sicilia con la sovrapposizione dei canali e viceversa, il telespettatore rileva sul proprio televisore: “Assenza di segnale, nessun servizio”. In questi dieci mesi dopo aver contattato telefonicamente tantissime volte le altre due emittenti siciliane non si è riusciti a trovare alcuna soluzione tecnica, invitandoli però a segnalare la problematica al Ministero, organo che può stabilire a quale delle tre emittenti va sostituito il canale di trasmissione. Dopo le numerose denunce inviate da Gs Channel Ministero dello Sviluppo Economico e Comunicazione, e ai relativi Ispettorati Territoriali di Calabria e Sicilia, in data 11 dicembre 2012, 30 gennaio 2013, si è arrivati al dunque. La Direzione Generale del Ministero di Roma in data 10 giugno 2013, ha richiesto all’Ispettorato Calabria che ha sede a Reggio e all’Ispettorato Sicilia con sede a Palermo di verificare la presenza di interferenze segnalate, e di individuarne la provenienza. Nel caso in cui la situazione interferenziale sia confermata di apportare le modifiche al fine di risolvere la problematica, eventualmente imponendo il rispetto del valore di campo interferenziale massimo, previsto dall’A.G.C.O.M. nei PDV della regione Calabria per il canale 29 UHF. Per l’Amministratore unico del gruppo radiotelevisivo Gs Channel nonché esperto in telecomunicazioni, sarà impossibile potere gestire le stesse frequenze nell’area dello stretto in quanto per un fatto orografico con le due coste vicinissime calabresi e siciliane, inevitabilmente, come si è sempre verificato al tempo dell’analogico, i segnali si sovrapporranno comunque, quindi l’alternativa per la risoluzione del problema sarà la sostituzione del canale di trasmissione oppure anche la sostituzione del sito di Pellaro (RC) con Forza D’Agrò (ME) come già richiesto da GS Channel, il tutto rigorosamente autorizzato dal Ministero, ovviamente dietro l’autorevole parere dell’Ispettorato Territoriale della Calabria. La non visione dell’intero bouquet ha inciso sulla raccolta pubblicitaria, con una ricaduta occupazionale importante. Ha penalizzando le tv del bouquet, oltre a Gs Channel News sul 95, nel bouquet sono visibili Telitalia sul 71, Gs Sport sul 287, Made in Calabria sul 629, rappresentando anche un disagio a livello sociale, considerata l’importanza dell’emittente su scala regionale, essendo queste un imprescindibile strumento di partecipazione alla vita pubblica dei cittadini. La situazione ormai perdura da novembre 2012, e malgrado tutto, Gs Channel non ha mai minacciato o pensato di chiudere le emittenti, specie adesso che la città di Reggio Calabria sta attraversando una fase critica ed, ha bisogno di un messaggio forte e positivo di unione verso l’intera comunità, nè intende strumentalizzare i telespettatori per arrivare a soluzioni brevi e facili, ha veramente rispetto per ognuno di loro. Gs Channel sta affrontando le problematiche tecniche sia con la Direzione generale del Ministero di Roma, sia con l’Ispettorato Territoriale Calabria, improntando il rapporto sulla reciproca stima e fiducia e con il rispetto verso chi rappresenta le istituzioni, che sono arbitro e garanzia verso l’emittenza, indistintamente, nel rispetto delle leggi vigenti. Non si può non avere fiducia in loro che rappresentano la colonna portante della nostra Italia, confidando che a giorni si giunga ad una soluzione del problema e che consentirà nel giro di pochissimo, la visione delle trasmissioni, il diritto alla libera informazione ed al pluralismo. Per Gs Channel le immagini a volte senza nessun commento, basti pensare al Caso Fallara che in esclusiva segue con le proprie telecamere nelle aule del Tribunale di Reggio Calabria, un argomento questo che ha un interesse sociale altissimo in particolar modo per la città di Reggio Calabria, le cui riprese si possono seguire anche sul canale youtube di GS Channel News. Gs Channel News è la prima rete calabrese all news 24 ore su 24, dove è in primo piano la politica, la cronaca, la cultura e lo sport rappresentando il punto di riferimento radiotelevisivo sulle news. Tratto da: http://www.giornalisticalabria.it/2013/07/22/gs-channel 14 GIUGNO 2013 - Venerdì Ore 23.55 - CANALE ITALIA TORNA ON AIR DAL MONTE PORO (VIBO VALENTIA). UHF 46 CANALE ITALIA Mux 1 Dopo aver già parlato dei recenti lavori su M.Scrisi (RC) per il cambio di polarizzazione del segnale emesso dal proprio sito , Canale Italia (UHF46) ritorna anche su M.Poro (VV) lato sud dopo un assenza durata 10 mesi. La riattivazione del lato sud è avvenuta molto probabilmente a seguito dei lavori di correzione all’orientamento dei pannelli che irradiano il segnale per non far arrivare il proprio segnale sulla Sicilia. A conferma di ciò si segnala che l’intensità del segnale è notevolmente scesa rispetto allo scorso Agosto 2012 , data in cui è stato spento e si attesta sui seguenti valori : 53DbuV , 27,9 Db S/N , Ber 1.0 E-8. Si ringrazia Canale Italia per aver accolto i suggerimenti scritti in Aprile in quest’articolo. Tratto da: http://www.diariotv.it/2013/06/11/canale-italia-il-ritorno Ore 23.45 - DATI AUDITEL LOCALI DI MAGGIO: VIDEOCALABRIA MOSTRA I MUSCOLI. Come ogni mese ecco l’atteso spazio dedicato ai dati auditel relativi al mese passato. Nel mese di maggio possiamo notare un’ inversione del trend al ribasso dei dati di ascolto visto nei mesi precedenti , con aumenti considerevoli di cui ne hanno giovato più o meno tutti. Video Calabria 60.418 (547 am) / +11579 (+133)
Al momento questa classifica è limitata alle sole emittenti elencate che sono sotto rilevamento auditel ; per una migliore elaborazione dei dati ed avere un panorama più completo degli ascolti in Calabria forse sarebbe il caso che emittenti come Esperia Tv , TeleMia, ReggioTv , Rtc ecc. iniziassero a farsi rilevare , potendo usare inoltre i dati raccolti come un utile strumento per migliorare la propria programmazione. In dettaglio riportiamo i dati completi , emittente per emittente.
Tratto da: http://www.diariotv.it/2013/06/13/dati-auditel-di-maggio-videocalabria-mostra-i-muscoli Ore 23.15 - DALLA CALABRIA PARTE IL GRANDE PROGETTO NAZIONALE DI ITALIA NEWS 24. Parte dalla Calabria il grande progetto Nazionale con sede principale a Lamezia Terme e sedi a Palermo – Catania – Napoli – Roma – Milano – Torino – Padova – Lecco. ![]() i riparte adesso con la Tv all news , Italia News 24, informazioni 24 ore al giorno di cronaca ,attualità, sport , spettacolo ed altro ancora; molti redazionali sugli eventi più importanti che si svolgeranno in Italia e che porteranno su tutti gli schermi immagini esclusive e particolari. Complimenti al Gruppo Adn Italia che, viaggiando in controtendenza rispetto alle altre realtà regionali raggiunge con il proprio segnale territori oltre il confine regionale Calabrese , con l’augurio di poter replicare con Italia News 24 il successo ottenuto con Radio Juke Box . Tratto da: http://www.diariotv.it/2013/06/14/dalla-calabria-parte-il-grande-progetto-nazionale-di-italia-news-24 28 MAGGIO 2013 - Martedi' Ore 23.55 - NUOVE ATTIVAZIONI DI RETE A A ZAMBRONE (VV). Come vi avevamo anticipato in questo articolo, dopo i dovuti lavori alla postazione di Zambrone (VV) con l’installazione di un nuovo impianto radiante e sistemazione degli apparecchi, risultano attivi i due mux ReteA (UHF 42 - 44) . Dunque da oggi a Pizzo (VV) e zone limitrofe, che puntano il sito di Zambrone, è possibile seguire i programmi dei canali ospitati nei 2 mux del gruppo l'Espresso (Deejay Tv,M2oTv, Radio Italia TV, ecc.), tra i quali segnaliamo LaEffe - RTV (LCN50) edito da Feltrinelli. Nella foto seguente possiamo notare i dettagli della copertura dei 2 mux eserciti da Zambrone (VV) (in rosso le aree a maggiore copertura). 27 MAGGIO 2013 - Lunedì Ore 21.55 - TORTORA (COSENZA), ANCHE QUESTA E' CALABRIA. Come ben sapete su DiarioTv pubblichiamo di volta in volta le varie rilevazioni fatte dai vari lettori che ,per collaborazione o per rendere gli altri partecipi della proprio situazione “digitale” , vengono inviate alla mail del sito. Ad una di queste voglio però dedicare un articolo , nello specifico quella di franzdvb fatta a Tortora (CS) in contrada Poiarelli vicino al ripetitore Rai, appena sotto il confine con la Basilicata e saltata all’occhio per la sua singolarità. Infatti, ad oggi gli unici segnali ricevibili nella zona sono i 3 mux Rai 1 (Campania – Basilicata – Calabria) , il mux 4 Rai proveniente dalla Campania e l’emittente locale Rete3DGS. Da ciò che si nota risultano irricevibili tutti gli altri principali operatori Nazionali (Mediaset , Timb , ReteA) ed operatori locali (tranne Rete3DGS a cui va fatto un plauso per essere presente sul proprio territorio). E’ vero che la conformazione del territorio non aiuta molto a risolvere la situazione in questa zona di confine tra Calabria e Basilicata,ma forse, con qualche sforzo qualcosa in più si poteva fare per rendere meno problematica la ricezione , in quanto al momento l’unico modo per avere un’offerta più ampia di canali è l’installare un’antenna parabolica sul polo satellitare EUTELSAT HotBird a 13° Est ed usare un decoder TivùSat , collegabile però ad un solo televisore, a meno di non possedere più di un decoder ai quali bisogna collegare una propria discesa distinta (altra parabola o convertitore ad uscite multiple). Ch 06 -Rai 1 Mux Campania (S. Giovanni a Piro -SA) Ch 29 -Rai 1 Mux Basilicata (Poiarelli) Ch 31 -Rete3DGS (Poiarelli) Ch 35 -Rai 1 Mux Calabria (Poiarelli) Ch 40 -Rai 4 (S.Giovanni a Piro - Tratto da: http://www.diariotv.it/2013/05/23/anche-questa-e-calabria 26 MAGGIO 2013 - Domenica Ore 18.05 - VIDEO CALABRIA E CAPO SPARTIVENTO, MISSIONE COMPIUTA. Continua inarrestabile la marcia di Videocalabria nell’etere calabrese. In anticipo di una settimana sulla tabella di marcia, Videocalabria, in collaborazione con la Dedalus di Gioia Tauro (gli stessi che curano le istallazioni e la manutenzione per Mediaset) sotto la supervisione di Piero Spinazzola responsabile tecnico dell’emittente crotonese, dopo i lavori di istallazione di tutti i sistemi ha attivato il nuovo trasmettitore per la diffusione del proprio multiplex anche da Capo Spartivento. L’accensione, sulla propria frequenza (UHF28 – 530 Mhz), è avvenuta oggi alle 17.08 e permetterà al carrier crotonese di migliorare ed espandere la propria copertura nell’area della Locride. Infatti, prima di questa attivazione, per poter ricevere Videocalabria era necessario aggiungere all’antenna puntata verso Capo Spartivento un altra verso il sito di Roccella – Bosco Catalano con ovvi problemi di miscelazione, che se non effettuata in modo corretto andava a danneggiare la corretta ricezione degli altri segnali digitali rendendone instabile la ricezione. Da oggi è possibile ricevere l’offerta quasi completa delle emittenti locali e nazionali puntando con la propria antenna il solo sito di Capo Spartivento. Un complimento va a tutti tecnici impegnati che in meno di 2 giorni sono riusciti ad attivare la nuova postazione. Tratto da: http://www.diariotv.it/2013/05/24/videocalabria-e-capo-spartivento-missione-compiuta 8 MAGGIO 2013 - Mercoledì Ore 20.55 - MUX VIDEO CALABRIA: E' ARRIVATA ITALIAMIA. UHF 28 Mux VIDEO CALABRIA Come già vi avevamo anticipato, nel mux VIDEO CALABRIA è tornato il canale campano Italiamia (LCN 173). Analizzando i parametri del flusso Mpeg2 (risoluzione 352x576i , bitrate Video 1800 Kbit, audio stereo 96Kbit 48Khz), possiamo affermare che il canale viene ripreso dal mux satellitare presente su HotBird 13° est in cui è contenuto e poi trasferito così com’è senza ulteriori ricompressioni , così come avviene per i due canali Telemarket (LCN 124-125) presenti sul mux dell’operatore crotonese, lasciando liberi ancora 1,74 Mbit disponibili per un ulteriore canale. Con l’inserimento di Italiamia viene al momento sospesa la trasmissione del canale RadioTouring104 (LCN 655), che tuttavia rimane presente come canale dati con il solo identificativo. Abbiamo aggiornato la griglia dei canali del mux VIDEO CALABRIA. 7 MAGGIO 2013 - Martedì Ore 21.50 - CALABRIA IN DIGITALE: PUBBLICATA LA LISTA DELLE TV A RENDE (CS). Grazie alla collaborarazione con DIARIO TV nella sezione CALABRIA IN DIGITALE pubblichiamo la lista delle emittenti tv che si ricevono nella località di RENDE, in provincia di Cosenza. Potete consultare tutti i mux nazionali e locali ricevibili e le loro composizioni con tutti i canali sintonizzabili, le loro numerazioni LCN, e i dettagli tecnici. Consulta la lista de LE TV A RENDE (CS). Realizzata in collaborazione con: DIARIO TV CALABRIA LE TV A RENDE (CS) Ore 19.50 - LO SFOGO DI ROSSANA CECCAVO, LICENZIATA IN TRONCO DA ESPERIA TV. MARINA DI SIBARI (Cosenza) – Buongiorno a tutti. Il mio nome è Rossana Caccavo e da quando me ne ricordo, il mio più grande sogno è sempre stato quello di diventare un giornalista. Sono nata e cresciuta in Calabria, a Crotone, in una famiglia di imprenditori. Avevo circa tredici anni, quando mio padre mi regalò un suo libro. Il titolo era “Il deserto dei tartari” di Dino Buzzati. Leggendolo, quel libro, in ogni sua parola scoprivo la mia passione e non è mai più cambiata. Da lì in poi, difatti, non ho avuto alcun dubbio. La mia professione sarebbe stata quella che ancora oggi, con immensa fatica, sto tentando di costruire. Un altro elemento, inoltre, ha condizionato la mia crescita: la violenza delle azioni criminali. Come dicevo prima, mio padre è un imprenditore e questo in Calabria significa due cose: scendere a compromessi o rischiare tutto. Le bombe della fine degli anni ‘80 che ci hanno costretto, insieme alla crisi economica causata dalla chiusura delle fabbriche crotonesi, a chiudere i nostri supermercati, le ho avvertite come un sopruso intollerabile. Volevo poterlo urlare al mondo che non era giusto, che bisognava schierarsi. Tutti insieme. Di quel periodo orrendo, però, un ricordo bello ce l’ho. Ricordo lo sguardo di mio padre, non l’ho mai dimenticato. Ed in quegli occhi c’era un solo insegnamento: resistere. Non cedere, non piegarsi, davanti a nulla ed a nessuno. Ebbene anche per questo sono diventata un giornalista. Per raccontare le storie di chi non ha mai voce, di chi dice di no e sono in tanti a farlo, quotidianamente. Se oggi dovessi dire che cos’è per me il giornalismo, direi che per me il giornalismo è diffondere ciò che qualcuno non vuole si sappia; sono certa che davvero il resto è solo propaganda. Il compito di un giornalista è svelare ciò che è nascosto, darne testimonianza. La mia carriera io l’ho iniziata a Roma, nel 2005, da stager, facendo la gavetta, per strada, senza mai essere retribuita, perché come tanti altri, non avevo l’opportunità economica di frequentare le scuole di giornalismo e sono sempre stata cosciente del fatto che la mia strada, non battuta se non da me, l’avrei attraversata con fatica. Lo sapevo anche quando i colleghi, quelli orami arrivati, mi sconsigliavano di proseguire, quando mi dicevano “in Italia per fare il giornalista devi avere un politico in famiglia o un cardinale”. Io non avevo né l’uno, né l’altro, ma questo non mi ha mai scoraggiata. Non ho avuto paura. Mai. E’ la mia regola, anche perché l’ho visto con i miei occhi cosa vuol dire aver paura. La paura immobilizza e se questo Paese è ancora immobile, è proprio perché ha timore di cambiare. Quando sono tornata in Calabria, nel 2007, ho visto che qui per assurdo era anche peggio. Devi rispettare il sistema, mi consigliavano i più prudenti. Un sistema fatto di silenzi, di collusioni, di vicinanze, di amicizie, di rispetto per “i poteri forti”. Me lo hanno sempre detto, e poi del resto, lo avevo vissuto sulla mia pelle cosa vuol dire ‘Ndrangheta e crescendo ho conosciuto anche la massoneria, sono sistemi strettamente correlati, che si celano ovunque, in mille forme diverse. E’ un muro di gomma. E’ un blob che attanaglia la vita di tutti. Un sistema che fa sentire soffocati. Voglia di gridarlo al mondo, di nuovo mi sono detta, come quando ero bambina. Ora però è diverso, mi son ripetuta più volte. Ora sei grande e se non ti ribelli, tutto perderà di senso. Anche quell’urlo che avresti voluto lanciare nell’aria, per amore di tuo padre, della tua famiglia, resterà muto. Ed ecco perché il mio impegno, è stato finora e sarà in futuro, proprio quello di raccontare che invece questa terra non merita di essere stretta in questa morsa. Di dimostrarlo che non è tutto marcio, imputridito e che si deve fare qualcosa. Subito e non domani. Perché deve esserci chi la pensa come me, devo trovare anche il più piccolo degli spiragli, e nel momento di maggiore difficoltà in questo mestiere, ho deciso di cercarlo. Ebbene l’ho trovato. Io voglio, se mi permettete, ringraziare pubblicamente il Sindacato dei giornalisti della Calabria ed il suo Segretario. Voglio dire grazie a Carlo Parisi, perché mi ha ridato la speranza. E’ stato Carlo il mio spiraglio, la luce che cercavo, e guardate, l’ho trovata quella luce, proprio laddove ogni giornalista dovrebbe cercarla. Tra le regole che governano questo mestiere, sempre più complesso, sempre più condizionato. Ho trovato nel sindacato la casa sicura, la dimora dei lavoratori. E proprio perché io questo mestiere lo rispetto prima ancora che amarlo, e perché credo che l’unico nostro padrone, come sosteneva il giornalista Indro Montanelli, deve essere il lettore, bisogna dire di no a chi, invece, purtroppo, crede di poter fare il padrone. E se lo crede, ed è in questa sede che voglio sottolinearlo, è perché ancora c’è chi glielo permette. Mi chiamo Rossana Caccavo, è vero, ma in questa sede, questo non è più importante. Quello che conta davvero è che sono una giornalista, licenziata dall’emittente per la quale, alacremente, ho lavorato per un anno e mezzo. Licenziata in tronco, senza preavviso, verbalmente. Quando ho chiesto che il mio licenziamento venisse messo per iscritto, mi è stato sottoposto un foglio di dieci righe. Motivazioni economiche, mi si diceva nello stesso. A malincuore, si sottolineava. In fondo a quel foglio, dove ho dovuto apporre la mia firma, la beffa. Per accettazione, c’era scritto. Al momento di quella firma, i sentimenti che mi hanno assalito, posso riassumerli in sgomento, paura, smarrimento umano e professionale. Cosa sono ora, mi sono chiesta? Oggi qui, davanti a tutti voi, posso dirlo. Sono un giornalista libero, che crede che il senso profondo di questa professione si cela nell’etica e nella professionalità che mostra al mondo. Serietà e sobrietà In cui i lettori o telespettatori devono poter credere e contare. Ed io sono certa che chi fa questo mestiere oggi, più ancora di ieri, deve essere incorruttibile e non deve avere paura alcuna. Ebbene, io non temo di dire che l’emittente calabrese Esperia Tv al momento del mio licenziamento, avvenuto il 15 di aprile, due mesi prima ha acquistato il canale 18 del Digitale terrestre, investendo nel progetto. Non temo di dire che la stessa azienda che dice di avermi licenziato per crisi economica, ha inserito nel suo organico, nei mesi scorsi, un altro giornalista. So anche che sono un praticante giornalista, la più anziana in servizio nella sede centrale insieme al direttore, licenziata a 9 mesi dalla fine del suo praticantato. Perché sono stata licenziata e se lo stesso licenziamento è legittimo, non lo dirò io. Lo dirà la sentenza della causa in corso tra me e l’azienda. Vi basti sapere, però, che l’8 di aprile, durante l’assemblea dei giornalisti, convocata dal Sindacato dei giornalisti, i miei colleghi, in 5 su 7, hanno scelto me come loro fiduciario di redazione e che al momento della mia elezione il presidente del gruppo di cui fa parte Esperia Tv si è detto contrariato per questo mio incarico. Questa è una vicenda tanto assurda quanto dolorosa. Non solo per me, ma per tutti coloro i quali questo mestiere lo fanno o vorranno farlo in futuro. Oggi qui ci interroghiamo su cos’è la libertà di informazione. Allora, dovremmo chiederci contemporaneamente se chi la fa l’informazione, può dirsi davvero libero. E quali altri poteri, poi, se non la stessa libertà deve ancora governarci. Oggi qui, inoltre, mi chiedo cosa sia la giustizia. E mi rispondo ancora, di nuovo, che la giustizia è la virtù più efficace, e che vi è giustizia soltanto liddove c’è libertà. Insieme sono virtù perfette, verso gli altri…. e non soltanto verso noi stessi. Oggi, infine, ho una sola certezza. Continuerò a raccontare, e a dire a voce alta che se non si cambia qui, se non cambia il Sud, non vi è alcuna speranza. In nessun luogo. Ed io voglio poter sperare e sognare. Libertà e giustizia sono gli unici veri poteri forti. Sono per me, il segreto della vita. Tratto da: http://www.giornalisticalabria.it/2013/05/02/rossana-caccavo-%E2%80%9Cho-trovato-nel-sindacato-la-casa-sicura 5 MAGGIO 2013 - Domenica Ore 11.50 - MUX VIDEO CALABRIA: ANTICIPAZIONE, RITORNERA' LA CAMPANA ITALIAMIA. UHF 28 Mux VIDEO CALABRIA In esclusiva per i lettori di DiarioTV, rendiamo nota un’anticipazione su un nuovo canale che tornerà presto ad essere visibile in Calabria. Dopo un assenza durata 4 mesi circa ritorna l’emittente campana Italia Mia (LCN 173). Infatti , dopo una lunga assenza sembra che l’emittente campana voglia continuare l’avventura nel digitale terrestre Calabrese , nel mux dove fino a qualche mese prima aveva trovato accoglienza. Il canale dovrebbe quindi far ritorno nella giornata di lunedi 6 o Martedi 7 maggio nel mux VideoCalabria (UHF28), nuovamente scelto probabilmente sia per la copertura su quasi tutto il territorio della regione, sia per la stabilità e gli interventi tecnici effettuati sulla propria rete atti al miglioramento di copertura della regione. Tratto da: http://www.diariotv.it/2013/05/04/novita-nel-mux-videocalabria-tornera-italia-mia 29 APRILE 2013 - Lunedì Ore 19.00 - MUX VIDEO CALABRIA: NON SI FERMA LA SUA ESPANSIONE. UHF 28 Mux VIDEO CALABRIA L’operatore VIDEO CALABRIA, che trasmette sulla frequenza UHF 28, confermandosi tra le più attive delle emittenti Calabresi non si ferma e realizza un nuovo miglioramento di copertura. Infatti nei giorni scorsi , dopo aver attivato una nuova postazione in località Serra Cappuccini per i cittadini di S.Giovanni in Fiore (CS), attivato da M. Scrisi (RC) , migliorata la postazione di M.Poro (VV) ed aver esteso la copertura del sito di San Nicola dell’Alto (KR) irradiando a 360°, è stata installata sul sito di Roseto C. Spulico un’antenna rivolta verso le zone di: Rocca Imperiale, Monte Giordano, Nova Siri. Di certo si sa che Video Calabria non si fermerà qui; infatti entro qualche giorno è molto probabile l’attivazione del proprio mux anche da Capo Spartivento (RC) per una migliore copertura della Locride. Tratto da: http://www.diariotv.it/2013/04/29/videocalabria-non-si-ferma ![]() 22 APRILE 2013 - Lunedì Ore 10.25 - L'ITALIA IN DIGITALE E DIARIO TV CALABRIA: PUBBLICATA LA LISTA DELLE TV A TAURIANOVA (RC). L'ITALIA IN DIGITALE inizia da oggi a collaborare con DIARIO TV, sito leader del digitale terrestre in CALABRIA. Nei prossimi giorni popoleremo la sezione CALABRIA IN DIGITALE con la composizione dei multiplex locali e le liste delle emittenti tv che si ricevono nelle principali località di questa regione. Iniziamo pertanto questa collaborazione pubblicando l'elenco delle emittenti tv che si ricevono a TAURIANOVA (Reggio Calabria). Realizzata in collaborazione con: DIARIO TV CALABRIA LE TV A TAURIANOVA (RC) 16 APRILE 2013 - Martedì Ore 23.55 - ESPERIA TV LICENZIA IN TRONCO IL FIDUCIARIO APPENA ELETTO. Carlo Parisi (Fnsi): “Il caso di Rossana Caccavo suscita pesanti interrogativi e tocca delicati aspetti etici e deontologici”. CROTONE – Non è tutto oro quello che luccica. Non c’è proverbio più azzeccato per definire “Esperia TV” di Crotone. Appena una settimana dopo l’elezione della rappresentanza sindacale, la giornalista Rossana Caccavo, fiduciario di redazione dell’emittente televisiva crotonese nata il 6 febbraio 2012, è stata licenziata in tronco “con effetto immediato” dall’amministratore unico, Fabiola Marrelli, nipote del presidente del Gruppo, Massimo Marrelli, e del vicepresidente della Giunta regionale della Calabria, Antonella Stasi. Dieci righe, consegnate a mano alla giornalista, con cui la Marrelli ha comunicato ieri il “licenziamento per giustificato motivo” asserendo che “le difficili condizioni economiche che attraversa anche il nostro gruppo imprenditoriale non ci consentono di mantenere gli attuali livelli occupazionali. Dovendo, comunque, garantire una presenza estesa territorialmente – scrive ancora la Marrelli – al momento la redazione sovradimensionata è quella di Crotone”, dove operano due giornalisti, di cui uno con funzioni di direttore responsabile. Quindi, la comunicazione che “il rapporto cesserà con effetto immediato in data 15/04/2013” ed il perentorio invito a “prendere accordi con il nostro ufficio per il ritiro delle sue spettanze e dei documenti di lavoro”. Immediata la reazione del Sindacato Giornalisti della Calabria. Il segretario Carlo Parisi, vicesegretario nazionale Fnsi, nell’annunciare l’impugnazione del provvedimento, sottolinea che “l’Ufficio Legale è già a lavoro, con gli avvocati Mariagrazia Mammì e Cristina Pepe, su un’interessante mole di materiale che va ben oltre le discutibili argomentazioni poste alla base di un licenziamento che suscita pesanti interrogativi e tocca delicati aspetti etici e deontologici della professione giornalistica”. “Appena una settimana fa, – ricorda Carlo Parisi – incontrando l’amministratore Fabiola Marrelli, le avevo confermato il positivo giudizio espresso dal Sindacato Giornalisti della Calabria in materia di applicazione del contratto di lavoro giornalistico Fnsi-Aeranti-Corallo, auspicando il mantenimento delle relazioni sindacali in un clima si serena e reciproca collaborazione”. “Nella circostanza – ricorda Carlo Parisi – nessun cenno ad eventuali licenziamenti era stato fatto dalla stessa, né dal direttore Salvatore Audia, il quale anzi aveva dichiarato che l’assemblea giungeva “a coronamento di un percorso operativo che vede editore e redazione tutta impegnati a fare di Esperia TV una azienda in cui riconoscimento dei diritti e qualità professionale siano pre-condizione di ogni azione lavorativa”. Invece, sette giorni dopo, senza alcuna consultazione sindacale, il licenziamento in tronco – guarda caso – del fiduciario di Redazione eletto a stragrande maggioranza con il consenso di 5 redattori su 7. “Alla luce dei fatti, – sottolinea Carlo Parisi – ma soprattutto dei documenti di cui sono venuto a conoscenza dopo l’assemblea – non ultime le dimissioni della giornalista Raffaella Salamina – sono costretto a rivedere la mia posizione, esprimendo la più assoluta solidarietà a tutti i colleghi con la schiena dritta dell’emittente, confermando che il Sindacato Giornalisti della Calabria attiverà immediatamente tutti gli strumenti finalizzati alla tutela dei diritti e dell’autonomia dei giornalisti”. “L’8 aprile scorso ad Esperia TV – aggiunge Carlo Parisi – ho approfittato dell’assemblea per fare il punto sullo stato dell’arte della professione giornalistica che, se da un lato si ritrova inevitabilmente a fare i conti con la crisi economica che continua a riflettersi negativamente sul mondo dell’editoria, dall’altro impone tolleranza zero in materia di deroghe ai principi etici e deontologici”. “Oggi – conclude Parisi – non solo confermo quanto detto, ma assicuro che il Sindacato Giornalisti della Calabria vigilerà scrupolosamente sull’emittente che, naturalmente, al di là degli aspetti legali del licenziamento, che saranno trattati nelle opportune sedi, nella redazione centrale di Crotone dovrà limitarsi ad utilizzare i soli due giornalisti (compreso il direttore) rimasti in organico, considerato che gli altri tre sono corrispondenti da Lamezia Terme, Reggio Calabria e Vibo Valentia”. Tratto da: http://www.giornalisticalabria.it/2013/04/16/esperia-tv-licenzia-in-tronco-il-fiduciario-appena-eletto 10 APRILE 2013 - Mercoledì Ore 13.30 - ELETTA LA RAPPRESENTANZA SINDACALE DI ESPERIA TV. CROTONE – Eletta la rappresentanza sindacale dei giornalisti di “Esperia TV”, l’emittente televisiva nata il 6 febbraio dello scorso anno su iniziativa del Gruppo Marrelli. L’Assemblea dei giornalisti, riunitasi ieri nella sede di via Enrico Fermi, a Crotone, ha eletto Rossana Caccavo fiduciario di redazione al termine di oltre due ore e mezza di interessante dibattito sui temi della professione, dei diritti e della qualità dell’informazione. All’Assemblea, convocata dal segretario regionale del Sindacato Giornalisti della Calabria, Carlo Parisi, vicesegretario nazionale Fnsi, hanno partecipato tutti (sette) i giornalisti dipendenti con contratto di lavoro giornalistico Fnsi-Aeranti-Corallo: dal direttore Salvatore Audia ai redattori Angela Bentivoglio, Rossana Caccavo, Antonietta Marazziti, Fortunato Antonio Morelli, Pasquale Motta e Raffaella Salamina. Nell’aprire i lavori, Carlo Parisi ha espresso apprezzamenti nei confronti dell’emittente crotonese “che applica regolarmente i contratti di lavoro, paga puntualmente stipendi e contributi e consente ai giornalisti di lavorare in un ambiente sano e confortevole, oltre che al passo con le più moderne tecnologie”. Il vicesegretario della Fnsi ha approfittato dell’occasione per fare il punto sullo stato dell’arte della professione giornalistica che, se da un lato si ritrova inevitabilmente a fare i conti con la crisi economica che continua a riflettersi negativamente sul mondo dell’editoria, dall’altro impone tolleranza zero in materia di deroghe ai principi etici e deontologici. Argomenti, questi, sui quali sono intervenuti Raffaella Salamina e Pasquale Motta, evidenziando la necessità di “un momento di riflessione importante” per la categoria che, per essere credibile nei confronti dei cittadini, deve, appunto,“tenere la schiena dritta” puntando sull’informazione di qualità. Il direttore Salvatore Audia, dal canto suo, ha sottolineato che “questa assemblea giunge a coronamento di un percorso operativo che vede editore e redazione tutta impegnati a fare di Esperia TV una azienda in cui riconoscimento dei diritti e qualità professionale siano pre-condizione di ogni azione lavorativa”. Conclusa l’assemblea, il segretario Carlo Parisi ha incontrato l’amministratore delegato di “Esperia TV”, Fabiola Marrelli, alla quale ha confermato il positivo giudizio espresso dal Sindacato Giornalisti della Calabria in materia di applicazione del contratto di lavoro giornalistico, auspicando il mantenimento delle relazioni sindacali in un clima si serena e reciproca collaborazione. Tratto da: http://www.giornalisticalabria.it/2013/04/09/eletta-la-rappresentanza-sindacale-di-esperia-tv 27 MARZO 2013 - Mercoledì Ore 12.15 - CALCIO: LIGA SPAGNOLA IN DIRETTA SU ‘VIDEO CALABRIA’. Le ultime dieci giornate della Liga spagnola in diretta ogni fine settimana, in chiaro e in esclusiva, su Video Calabria, canale 13 del digitale terrestre: è lo straordinario regalo che l’emittente regionale si accinge a fare, già da questo week-end di Pasqua, ai suoi telespettatori, e in particolare agli appassionati di calcio. I diritti per la trasmissione della fase conclusiva del massimo campionato di calcio spagnolo 2012-2013 sono stati acquistati in esclusiva a livello nazionale, e Video Calabria trasmetterà le gare sul territorio calabrese. Per ogni turno, sono in programma quattro partite, per un totale di 40 incontri fino all’ 1 giugno, quand’è in programma l’ultima giornata. Si comincia sabato 30 marzo: alle 18 è in programma Celta-Barcellona, alle 21 Real Saragozza-Real Madrid. Domenica 31 marzo, alle 19 il match fra Espanyol e Real Sociedad; alle 21, la sfida tra Atletico Madrid e Valencia. Già designati anche gli incontri per la prossima settimana: sabato 6 aprile si apre alle 18 con Real Madrid-Levante, alle 21 c’è Barcellona-Maiorca. Domenica 7 aprile l’antipasto delle 19 è Getafe-Atletico Madrid, mentre alle 21 andrà in onda Valencia-Valladolid. Ovvia la soddisfazione dell’editore, Gianfranco Riga: “Siamo lieti di poter offrire un prodotto di così alta qualità e spettacolarità. Il nostro prestigio si è accresciuto anche grazie alla presenza costante ai grandi eventi sportivi, soprattutto calcistici”. Per il direttore di rete, Salvatore Gaetano, si tratta di “un’operazione nel solco della tradizione, che arricchisce l’offerta di spettacolo del palinsesto e punta a consolidare il primato di ascolti degli ultimi anni”. Insieme alla Premier League inglese, la Liga è certamente il torneo più ricco di fascino e di talenti. Sono ben tre (su otto: Real, Barca e Malaga), le squadre approdate nei quarti di Champions. Ma soprattutto, in Spagna giocano i fuoriclasse più forti e popolari del calcio mondiale: da ben tre anni il podio del Pallone d’oro è occupato esclusivamente da calciatori del campionato spagnolo, ed è ormai diventato una specie di questione a due fra Leo Messi, che ha vinto le ultime quattro edizioni, e Cristiano Ronaldo, che se l’è aggiudicato nel 2008. Senza contare che nella Liga si esprimono talenti purissimi del calcio mondiale, da Xavi ad Iniesta, da Radamel Falcao a Casillas, da Benzema a Negredo. E il calcio spagnolo detta legge ormai da cinque anni a livello internazionale. Insomma, uno spettacolo tutto da godere. Tratto da: http://www.videocalabria.tv/schede Ecco il servizio tratto dal loro telegiornale: http://www.videocalabria.tv/video 23 MARZO 2013 - Sabato Ore 00.20 - BRANCALEONE (REGGIO CALABRIA): PROTESTA DEI CITTADINI PER LA SCARSA RICEZIONE DEL SEGNALE RAI. Continuano le proteste dei cittadini del Comune di Brancaleone per la scarsa ricezione del segnale RAI del digitale terrestre. Tratto da: http://corrierelocride.it/societa/item/3724-brancaleone-protesta-dei-cittadini-per-la-scarsa-ricezione-del-segnale-rai-del-digitale-terrestreInfatti, numerose sono le lamentele dei cittadini che a causa del segnale debole si vedono privati di accedere ai servizi televisivi erogati dalla RAI e dai canali di Mediaset e TV private locali. Nel Comune insistono coni d’ombra che non permettono la perfetta ricezione dei programmi televisivi per cui la rabbia dei cittadini monta alle stelle. Per questi motivi, il Comune di Brancaleone, grazie all’interessamento dell’Assessore allo Sport e Politiche Giovanili, Giovanni Loris Leggio e dell’Assessore all’Ambiente Domenico Marino, aveva formulato una richiesta al Ministero dello Sviluppo Economico-Dipartimento Comunicazione- segnalando la criticità in quanto il territorio” versa in una posizione d’ombra rispetto al segnale del digitale terrestre inerente i canali Mediaset e le TV private locali”. In presenza di tali difficoltà, l’Amministrazione Comunale aveva chiesto al Ministero “nel rispetto della normativa vigente e al fine di non recare danno alle frequenze già esistenti ed utilizzate, l’assegnazione di frequenze libere attraverso le quali ripetere il segnale dei canali sopra menzionati con l’ausilio di un ponte-ripetitore volto a trasmettere il segnale all’interno del territorio comunale”. La risposta del Ministero dello Sviluppo Economico non si è fatta attendere invitando l’Ispettorato Territoriale per la Calabria di Reggio Calabria di valutare la richiesta del Comune di Brancaleone per gli adempimenti consequenziali. Purtroppo, ancora oggi, permangono i disservizi legati alla visione in chiaro dei programmi erogati dalla nuova piattaforma RAI e non è dato sapere quando potranno essere rimossi. La RAI è presente nel territorio comunale con quattro reti televisive (RAI 1, RAI 2, RAI 3 e RAI News 24) il cui segnale non è sempre visibile costantemente. E gli altri canali di cui dispone la RAI perché non sono visibili? Infatti i cittadini del Comune di Brancaleone sono rimasti esclusi dalla ricezione degli altri canali RAI (Rai 4, RAI Educational, Rai Gulp, RAI Med, RAI Storia, ecc.)per i quali pagano puntualmente il relativo canone annuo per la loro visione. 17 FEBBRAIO 2013 - Domenica Ore 05.50 - CASSA INTEGRAZIONE PER I 7 GIORNALISTI DI REGGIO TV. REGGIO CALABRIA – Firmato l’accordo per la richiesta di cassa integrazione in deroga ai sette giornalisti dell’emittente televisiva Reggio TV, che aveva minacciato la riduzione del personale del 50 percento. Ieri sera, nella sede del Sindacato Giornalisti della Calabria, in via Biagio Camagna 28, a Reggio Calabria, è stato, infatti, firmato l’accordo approvato il 1° febbraio scorso dall’assemblea dei redattori dell’emittente televisiva reggina, al termine di una trattativa avviata circa otto mesi fa. A sottoscrivere l’accordo, per il Sindacato Giornalisti della Calabria: il segretario regionale Carlo Parisi, vicesegretario nazionale Fnsi, il presidente della Consulta Sindacale, Andrea Musmeci, e l’avv. Mariagrazia Mammì dell’Ufficio Legale; per Rtv: l’editore Giuseppe Lamberti Castronuovo, amministratore unico di “Alfa-Gi Produzioni Editoriali Integrate srl”, il direttore responsabile di Reggio TV, Francesco Antonio Chindemi, e il fiduciario di redazione, Maria Melania Lingria. L’azienda sta attraversando un momento di estrema criticità dovuto ai costi di gestione legati agli onerosi investimenti nel nuovo stabilimento di Campo Calabro che, da alcuni anni, risultano nettamente superiori ai ricavi, per via della contrazione del mercato pubblicitario, aggiuntasi alle vicende connesse alle interferenze ed all’assegnazione delle frequenze del digitale terrestre che, nell’estate scorsa, avevano avuto come epilogo la clamorosa decisione dell’editore Eduardo Lamberti Castronuovo di sospendere le trasmissioni. Reggio TV, che occupa attualmente sette giornalisti con contratto nazionale Fieg-Fnsi, dopo aver dichiarato un’eccedenza di personale pari al 50 percento, ha accolto la richiesta del sindacato dei giornalisti che prevede il mantenimento di tutti i posti di lavoro, attraverso l’applicazione della cassa integrazione guadagni in deroga nella misura del 40% dell’orario con riduzione verticale (intere giornate non lavorate), ad esclusione del direttore, per il quale è stata concessa la deroga orizzontale al fine di garantire un adeguato controllo rispetto alla messa in onda dei contenuti prodotti per i notiziari. La durata dell’ammortizzatore sociale è fissata in dodici mesi, prorogabili di ulteriori 12 dopo opportuna verifica delle parti sociali, e prevede che eventuali deroghe all’orario concordato, per essere valide, debbano essere sottoscritte dalle parti firmatarie dell’accordo. Sindacato e azienda hanno, inoltre, convenuto sull’opportunità di un monitoraggio, con incontri periodici a scadenza trimestrale, al fine di verificare l’applicazione dello strumento che agevola il mantenimento dell’occupazione, salvaguardando le professionalità. L’azienda si è anche impegnata, nel caso di superamento della crisi, a richiamare il personale già impiegato alle precedenti condizioni contrattuali. In occasione dell’assemblea di Redazione, l’editore si è, infine, impegnato a soddisfare le spettanze arretrate nel più breve tempo possibile. Tratto da: http://www.giornalisticalabria.it/2013/02/16/cassa-integrazione-per-i-7-giornalisti-di-reggio-tv 25 GENNAIO 2013 - Venerdì Ore 09.40 - CASSA INTEGRAZIONE PER I 13 DIPENDENTI DI TELEREGGIO. REGGIO CALABRIA – Cassa integrazione a zero ore per i tredici dipendenti dell’emittente televisiva “Telereggio” che, il 21 novembre scorso, è stata costretta a sospendere le trasmissioni a causa di un violento incendio che ha seriamente danneggiato, oltre agli impianti e alle attrezzature, le strutture portanti dell’edificio di via Demetrio Tripepi 72, rendendolo inagibile. Nonostante gli sforzi compiuti dagli editori Caterina Bova Cassone e Vanni Perazzo, per un’immediata ripresa delle trasmissioni, i danni subiti, anche a causa del conseguente azzeramento degli introiti pubblicitari, hanno messo in seria difficoltà l’azienda che è, comunque, impegnata nella ricerca di una nuova sede. Fermamente intenzionata, infatti, a proseguire l’attività ed evitare il licenziamento dei tredici dipendenti (2 giornalisti e 11 tra impiegati, tecnici e operatori), Telereggio ha fatto ricorso alla cassa integrazione, impegnandosi a richiamare in servizio tutto il personale nel caso in cui dovesse risolvere positivamente l’attuale momento di crisi e/o nel caso in cui dovesse ricevere nuove e temporanee commesse. A conclusione dell’esame congiunto per la componente giornalistica assunta con contratto Fnsi-Aeranti Corallo, l’azienda rappresentata dall’amministratore unico Caterina Bova e il Sindacato Giornalisti della Calabria rappresentato dal segretario Carlo Parisi, vicesegretario nazionale Fnsi, dal vicesegretario regionale Pino Toscano e dall’avv. Mariagrazia Mammì dell’Ufficio Legale, hanno sottoscritto l’accordo per la concessione della cassa integrazione guadagni in deroga per un anno, dal 1 gennaio al 31 dicembre 2013. Tratto da: http://www.giornalisticalabria.it/2013/01/24/cassa-integrazione-per-i-13-dipendenti-di-telereggio |