Giovedì 18 Giugno 2020 ANALISI EUROPEE PER LO SPETTRO RADIOTELEVISIVO ITALIANO: CONFERMATI I PROGRESSI CON L' ALBANIA, NUOVA IPOTESI IN FASE DI STUDIO PER ELIMINARE LE INTERFERENZE UHF CON LA CROAZIA Il RSPG (Radio Spectrum Policy Group) ha effettuato una riunione via web il 19 Maggio a causa dell'emergenza coronavirus e si è riunito il 9 Giugno a Bruxelles per ridiscutere la situazione dello spettro radiotelevisivo dei Paesi dell'Unione Europea. Qui di seguito analizziamo esclusivamente ciò che riguarda l'ITALIA. A LIVELLO TELEVISIVO La CROAZIA non ha rilevato nessun miglioramento sulle proprie frequenze TV disturbate dall'ITALIA rispetto all'ultimo incontro di Gennaio. A LIVELLO RADIOFONICO INTERFERENZE DAB un piano per la radio digitale, pienamente in linea con i diritti internazionali italiani (GE-06 + accordi di coordinamento), ma solo dopo aver completato il coordinamento transfrontaliero. Una volta sviluppato il piano, l'ITALIA potrà spostare, sulle proprie frequenze concordate, le trasmissioni DAB-T esistenti che non rispettano i diritti internazionali. In questo modo verrebbe risolta l'interferenza con SLOVENIA e CROAZIA. Rispetto all'ultimo incontro, i negoziati per l'area adriatica sono a buon punto, ma probabilmente sono necessarie 2
riunioni aggiuntive. Tra il 18 e il 19 febbraio 2020 si è svolta un incontro multilaterale tra ITALIA, SLOVENIA, CROAZIA, MONTENEGRO, BOSNIA-ERZEGOVINA, ALBANIA e GRECIA. Sono
stati ottenuti buoni progressi per quanto riguarda la definizione delle
aree di coordinamento e la distribuzione dei blocchi. Il
prossimo incontro è stato programmato per il 23-24 Giugno in Montenegro, anche se deve essere trasformata in una riunione telematica, per garantire
progressi in materia. Il RSPG (Radio Spectrum Policy Group) ha discusso sul rischio di ulteriori ritardi in caso di annullamento di questo incontro. La SLOVENIA non ha registrato cambiamenti ed è stato evidenziato che il problema principale sono le postazioni DAB italiane che trasmettono su frequenze non assegnate secondo gli accordi di Ginevra 2006; alcune stazioni come quella di MONTE PORZUS si trovano inoltre, vicino al confine con la SLOVENIA. La SLOVENIA ha sottolineato che per simulare i livelli di segnale è necessario utilizzare il modello di antenna reale, ha confermato che i segnali misurati in varie località sono trasmessi correttamente ed inoltre quelli provenienti dal MONTE PORZUS possono essere sintonizzati su una radio DAB commerciale a bordo di un'auto. Pertanto, l'unica soluzione sarebbe quella di un cambio frequenza da parte dell'ITALIA. È stato spiegato che in relazione all'antenna reale utilizzata, probabilmente l'attenuazione di 35 dB del progetto in direzione della SLOVENIA non sia realistica. Si chiede quindi all'ITALIA di misurare lo schema dell'antenna del ripetitore di MONTE PORZUS sul canale 12C non appena la pandemia lo consente. Neanche la CROAZIA ha notato cambiamenti per quanto riguarda le interferenze italiane DAB sui blocchi 12A, 12B, 12C, 12D e 10A. Sia il Paese balcanico che le emittenti radiofoniche croate stanno insistendo per la risoluzione di questo problema e l'ITALIA ha risposto
che probabilmente i disturbi finiranno dopo la firma dell'accordo con gli Stati
adriatici insieme all'adozione del piano DAB da parte dell'AGCOM. INTERFERENZE FM L'incontro ha discusso delle discrepanze
tra il modello di propagazione e le misurazioni. Nè la SLOVENIA, nè la CROAZIA
hanno registrato miglioramenti per le interferenze FM italiane. In particolare è stato chiesto all'ITALIA di eliminare o ridurre il livello di disturbo specialmente sugli 89,7 MHz trasmessi dal MONTE BIOKOVO. L'unica
soluzione sarebbe quella di sostituire la frequenza all'abruzzese Play Capital attiva proprio sulla FM 89,7 da Monte Majella Fonte Tettone comune di Roccamorice (CH) eRadio Kiss Kiss che opera sempre sui MHz 89,7 dal sito marchigiano di Forte Montagnolo ad Ancona, anche a discapito di altri programmi FM italiani. Pertanto l'Italia dovrà
analizzare la situazione ed informare il RSPG (Radio Spectrum Policy Group) 15 giorni prima della prossima riunione. MALTA ha dichiarato che, dopo l'applicazione del progetto da parte del canale radiofonico italiano posizionato sui 91,6 MHz che interferiva con l'emittente maltese sui 91,7 MHz, c'è stato un miglioramento della situazione dal momento che non è stato ricevuto nessun segnale sui 91,6 MHz. Tuttavia, bisogna determinare se questo miglioramento dipende da condizioni di propagazione eccezionali. Per gli altri casi di interferenza, non si sono verificati cambiamenti. La FRANCIA ha affermato che la proposta dell'ITALIA di cambiare la posizione e l'antenna del sito FM di Bonifacio (Corsica) alla stazione radiofonica francese Nostalgie sugli 88,3 MHz non migliorerebbe la situazione, a causa dell'interferenza italiana di Radio DEEJAY sugli 88.2 MHz dalla postazione di Monte Bonifato a Tempo Pausania (SS). È stato inoltre specificato che l'antenna attualmente in uso a Bonifacio è pienamente in linea con il diritto GE-84 (1 kW con attenuazione di 10 dB in direzione della Sardegna). L'ITALIA ha ritenuto che la soluzione alternativa francese, ovvero quella di spostare Nostalgie sugli 88,4 MHz dalla postazione di MONTE CORBU avrebbe gravemente disturbato Radio RAI (88,4 MHz da MONTE ORO a Sassari). La FRANCIA non è d'accordo perchè, secondo la propria opinione, alcuni programmi FM italiani attivi dai ripetitori di BADDE URBARA (88.350 MHz) e MONTE LIMBARA (88.6 MHz) potrebbero interferire la legata al trasferimento a Bonifacio sugli 88,4 MHz sembra ininfluente. I 2 Paesi sono invitati a scambiarsi informazioni tecniche come il diagramma dell'antenna per poter verificare la proposta alternativa francese. di MONTE CORBU, perché quella precedente era omnidirezionale. COORDINAMENTO IN VISTA DEL 5G L'ITALIA ha aggiornato la propria situazione generale per il rilascio dei 700 MHz. Per quanto riguarda la CROAZIA, l'ITALIA ha dichiarato che il processo della rottamazione anticipata e volontaria delle frequenze locali su tutto il proprio territorio dovrebbe essere finalizzato il 30 Maggio. Ogni emittente deve comunicare l'effettivo spegnimento dei trasmettitori al Mise, che controllerà ogni caso e avvierà il processo di rimborso come previsto dalla Legge. L'ITALIA, dunque, conoscerà precisamente la situazione esatta solo dopo il 30 maggio e perciò è stata chiesta la spedizione della lista dei ripetitori disattivati prima dell'1 Luglio. Siccome lo stesso canale può essere utilizzato da più trasmettitori, questa informazione non sarà sufficiente per comprendere la possibilità di proteggere il primo Mux croato che opera sui canali UHF 21, 22, 23, 43, di attivare il secondo Mux e spostare gli altri multiplex in funzione (ad es. Pay TV) sui canali 27, 34, 41, 29 e 35. La CROAZIA ha indicato che lo spostamento della pay TV avverrà a Novembre 2020. In considerazione di ciò è stato domandato all'ITALIA se possono essere spostate su altre frequenze le trasmissioni rimanenti che potrebbero interferire la CROAZIA su questi canali. Si attende una risposta entro la fine di giugno. Questo spostamento dovrebbe avvenire in anticipo rispetto alla migrazione croata, quindi prima della fine di settembre. |