______________________________________________________________________________________________________ FEBBRAIO 2021 Giovedì 18 Febbraio 2021 GENNAIO 2021 Mercoledì 27 Gennaio 2021 Venerdì 22 Gennaio 2021 ![]() DICEMBRE 2020 Martedì 12 Gennaio 2021 Giovedì 17 Dicembre 2020 ![]() Sabato 12 Dicembre 2020 NOVEMBRE 2020 Giovedì 19 Novembre 2020 OTTOBRE 2020 Venerdì 30 Ottobre 2020 DI ULTERIORI FREQUENZE TERRESTRI IN AMBITO NAZIONALE. _______________________________________________________________________________________ SETTEMBRE 2020 Mercoledì 23 Settembre 2020 _______________________________________________________________________________________ LUGLIO 2020 _______________________________________________________________________________________ GIUGNO 2020 Giovedì 18 Giugno 2020 Lunedì 1 Giugno 2020 _______________________________________________________________________________________ MAGGIO 2020 Lunedì 25 Maggio 2020 Venerdì 15 Maggio 2020 ![]() Giovedì 7 Maggio 2020 ![]() Sabato 2 Maggio 2020 ![]() _______________________________________________________ APRILE 2020 Martedì 14 Aprile 2020 ![]() DI CANALE 61 (LIFE 120 CHANNEL) E CANALE 880 SAT (LIFE TV NETWORK). _______________________________________________________ FEBBRAIO 2020 Mercoledì 5 Febbraio 2020 ![]() _______________________________________________________ GENNAIO 2020 _______________________________________________________ OTTOBRE 2019 Martedì 22 Ottobre 2019 Giovedì 3 Ottobre 2019 _______________________________________________________ LUGLIO 2019 Martedì 2 Luglio 2019 ANALISI EUROPEE PER LO SPETTRO RADIOTELEVISIVO ITALIANO, NUOVI SCOSSONI IN VISTA NELL' AREA ADRIATICA. Il RSPG (Radio Spectrum Policy Group) si è riunito il 10 Maggio a Dublino ed il 12 Giugno a Bruxelles per ridiscutere la situazione dello spettro radiotelevisivo dei Paesi dell'Unione Europea. Qui di seguito analizziamo esclusivamente ciò che riguarda l'ITALIA. A LIVELLO TELEVISIVO Per quanto riguarda le interferenze televisive causate dall'ITALIA, la situazione è stata ritenuta all'ITALIA il coordinamento per la frequenza UHF 35. Non sono stati registrati miglioramenti nei confronti della CROAZIA, infatti continuano le interferenze sulle frequenze UHF 21, 39, 41, 45 e 51. Ad esclusione del canale UHF 51,
sono in corso delle indagini per identificare i trasmettitori
interferenti, ma ci sono contraddizioni nei livelli di disturbo tra le
simulazioni italiane e le misurazioni croate. I risultati delle
simulazioni italiane contraddicono quelli delle misurazioni per
diversi anni, numerosi rapporti di interferenza dannosa per queste
frequenze dettagliati da misurazioni dei livelli di forza di campo
interferente con l'identificazione dei trasmettitori interferenti.
L'AGCOM fornirà i dettagli tecnici dei punti di prova alla CROAZIA. Se i risultati della simulazione saranno confermati le cause potrebbero essere la propagazione troposferica dei segnali oppure il mancato rispetto delle caratteristiche autorizzate da parte dei ripetitori interferenti. È stato evidenziato inoltre che l'ITALIA spegnerà le frequenze TV dal 50 al 53 nella regione adriatica tra il 1° Settembre e il 31 Dicembre 2021. l'ITALIA aveva concordato con SAN MARINO ulteriori
trasmettitori sul proprio territorio a condizione che l'interferenza
con altri paesi fosse all'interno del confine del Piano GE-06 di SAN MARINO. L'ITALIA ha
spiegato che, per le stazioni situate nel proprio territorio (non
facenti parte degli accordi di Ginevra 2006), la potenza consentita debba essere entro il confine di Montalbo Rocca, in potenza effettiva di tutti i ripetitori, sia di sua proprietà, sia di quelli italiani (incluso Montalbo Rocca) e di controllare qual è il livello di interferenza simulato ricevuto in CROAZIA. L'ITALIA invierà l'elenco delle coordinate geografiche e i dettagli tecnici di tutti i trasmettitori che utilizzano le frequenze 21, 39, 41, 45 e 51 nelle regioni adriatiche al confine con il Paese balcanico. A LIVELLO RADIOFONICO INTERFERENZE DAB Per quanto riguarda il DAB, l'AGCOM
ha informato che svilupperà il piano che sarà pienamente in linea con i
diritti internazionali italiani (GE-06 + accordi di coordinamento) e
ciò dipenderà dai negoziati transfrontalieri con qualsiasi amministrazione che abbia richieste
specifiche riguardanti questo piano definitivo per il coordinamento con l'ITALIA (cioè diritti aggiuntivi, conversione da DVB-T a DAB, ecc.). A tal proposito l'ITALIA è
stata invitata a intraprendere il coordinamento delle frequenze con gli altri Paesi vicini per confermare l'intenzione di utilizzare, in
futuro, qualsiasi assegnazione VHF GE-06 aggiuntiva o accordi
transfrontalieri. Questo piano DAB deve essere implementato il prima possibile per risolvere le interferenze. L'ITALIA ha dichiarato che alcuni anni fa le autorizzazioni "sperimentali" DAB per alcuni canali non GE-06 sono state concesse per garantire lo sviluppo della radio digitale a livello nazionale, ma senza coordinamento con i paesi limitrofi. ITALIA e SLOVENIA stanno attualmente discutendo sulla protezione nei confronti del Paese balcanico da 2 siti interferenti, MONTE PORZUS e MONTE GRAPPA, con l'obiettivo di definire nuovi progetti per questi 2 trasmettitori. La CROAZIA ha inviato una lettera che riguarda i progetti italiani sui canali 12A, 12B e 12C e l'utilizzo di questi canali in tutta ITALIA.
Secondo questa lettera, l'Autorità croata di regolamentazione per le industrie di rete ha riportato i risultati delle trasmissioni DAB italiane non coordinate misurati da luglio a settembre 2018. Questi
segnali italiani non coordinati causavano interferenze ed impedivano
all’amministrazione croata di introdurre reti DAB in conformità con i
diritti internazionali derivanti dal piano GE-06 Inoltre sono state segnalate interferenze dannose sul blocco DAB 10A (TRENTINO DAB1).L'ITALIA ha riferito di aver presentato 3 progetti riguardanti i blocchi di frequenze 12A, 12B e 12C in CROAZIA, da considerare utili per proteggere il Paese balcanico (meno di 40 dBμV/m). nella zona meridionale, ma il canale 9 è attualmente acceso in ITALIA alla frontiera. A LIVELLO RADIOFONICO INTERFERENZE FM L'ITALIA ha
sottolineato che la soluzione per il piano FM dipende molto dai
progressi riguardanti la copertura e la penetrazione della radio
digitale. L'ITALIA ha inviato alla SLOVENIA un caso riguardante un nuovo progetto di antenna per i siti di MUGGIA e CROCE BIANCA. Lo studio italiano mostra che, applicando i 2 nuovi modelli di antenna, i 2 trasmettitori possono operare contemporaneamente senza ridurre le
rispettive aree di servizio. La SLOVENIA ha presentato un documento, secondo cui l'ITALIA ha dichiarato che per l'area di SLOVENIA di 114 dB. Questo valore non è stato ritenuto realistico. Il
Paese balcanico ha quindi sottolineato che l'unica soluzione al
problema è quella di cambiare la frequenza di trasmissione del segnale
italiano ed inoltre intende aumentare la potenza di alcuni trasmettitori per compensare le interferenze. L'ITALIA è particolarmente preoccupata dal fatto che l' AKOS abbia autorizzato il potenziamento delle trasmissioni FM da 5 a 40 dBW dalle postazioni di MONTE KUK, CROCE BIANCA, MONTE NANOS e PRILOGA, come mostrato nei documenti resi disponibili dal giudice italiano di Trieste a causa della controversia legale tra emittenti italiane e slovene. La SLOVENIA ha
risposto che questo attualmente è l’unico modo per contrastare le interferenze. Si è giunti alla conclusione che c'è la necessità
di un incontro bilaterale tra i 2 Paesi per indagare sulla questione
di MUGGIA e CROCE BIANCA e definire soluzioni diverse dall'aumento di potenza deciso dalla SLOVENIA. Vista l’attuale mancanza di potere esecutivo dell'ITALIA nella banda FM, è stato concordato che le emittenti hanno bisogno di essere
coinvolte al fine di ottenere soluzioni vantaggiose per tutti. La CROAZIA ha presentato delle proposte per ridurre l'interferenza su 4 canali prioritari che riguardano il MONTE BIOKOVO, concentrandosi sui disturbi co-canale. L'ITALIA ha presentato i risultati di forza di campo simulato per solo 8 casi di
interferenza nei confronti di questo ripetitore croato, ma, secondo
l'elenco delle frequenze croate FM prioritarie allegate alverbale dell'ultima riunione del «good offices» del gruppo di lavoro tenutasi a
Roma, ci sono stati in totale 33 casi di interferenza con questo
trasmettitore. Fuori da questa cifra, sono inclusi in totale 13 casi di
disturbo co-canale. L'ITALIA ha
sottolineato che non capisce alcuni risultati delle misurazioni croate con il campo di forza superiore a 70 dBμV/m, mentre i parametri dei
valori di simulazione, dopo la verifica del trasmettitore, sono
inferiori a 40 dBμV/m. ITALIA e CROAZIA si scambieranno i parametri della simulazione per indagare le ragioni di queste differenze. L'ITALIA fornirà
i parametri tecnici delle stazioni radio sonore con ID programma su cui
è stata segnalata l'interferenza croata e per risolvere questi casi di
disturbo dovrebbe concentrarsi sulle situazioni di
interferenza co-canale. rafforzare il segnale locale nelle aree interferite e
contemporaneamente ridurre al minimo gli effetti di ricaduta sui paesi
limitrofi. È in corso di studio la fattibilità tecnica e finanziaria dell'attuazione di tale misura con annesse implicazioni politiche e sociali. Naturalmente, prima, come richiesto dai regolamenti internazionali. La proposta è stata accolta ed il Paese è stato invitato ad avere incontri bilaterali con l'ITALIA. A LIVELLO RADIOFONICO ONDE MEDIE L'ITALIA ha
richiamato l'attenzione su un problema riguardante le trasmissioni in
onde medie, in cui una modifica minore del proprio diritto GE-75
(spostamento di meno di 5 km) è stata respinta dalla SLOVENIA. È stato chiesto ai 2 Paesi di discutere su questo tema. COORDINAMENTO IN VISTA DEL 5G ed ALGERIA è rimasta in stallo. ritardi nel completamento di questo accordo a
causa della delicata situazione attuale nel Paese nord-africano. La CROAZIA ha
comunicato di non aver ancora approvato la tabella di marcia nazionale
dei 700 MHz. La proposta del testo della tabella di marcia nazionale è
stata preparata e sta seguendo la procedura governativa per l'adozione. L'HAKOM non è coinvolta attivamente nella procedura di adozione e quindi non sapeva i tempi della sua pubblicazione. Anche se non ci dovrebbero essere ritardi, la CROAZIA ha sottolineato che l'attuazione della tabella di marcia dipende dalla situazione con l'ITALIA. Tuttavia,
il rappresentante della CE ha dichiarato che la pubblicazione della
tabella di marcia non dovrebbe essere condizionata da ciò. disponibili i canali aggiuntivi per consentire la transizione al piano finale sotto i 694 MHz. La CROAZIA concederà nuove licenze all'emittente pubblica (2 Mux nazionali e 1 regionale) nel 2019 e di conseguenza è stato chiesto all'ITALIA di incontrarsi il prima possibile per cercare di proteggere su tutta la parte adriatica del Paese balcanico i seguenti 9 canali: • Frequenze 21, 22, 23, 43 - L'operazione della fase 1 avrà inizio il 15 maggio 2019. • Frequenze 27, 29, 34, 35, 41 - L'operazione della fase 2 inizierà il 1° ottobre 2019.Questi canali, ad eccezione del 43, erano soggetti al Decreto Legge, ma l'ITALIA ha evidenziato che in quel
periodo, questi canali erano attivi solo in alcuni parti della costa
adriatica della CROAZIA. Ora però queste frequenze dovranno essere liberati in tutte le regioni adriatiche italiane l'intenzione di mantenere attive le frequenze che l'ITALIA ha rilasciato con il Decreto Legge e pertanto dovrà continuare a tenerle spente. La CROAZIA ha spiegato di aver richiesto la protezione su tutta la zona adriatica perché ha cambiato il piano di trasmissione che consiste nel maggiore riutilizzo delle frequenze. Per le emittenti private croate (2 MUX) le autorizzazioni scadono nel 2021. L'ITALIA ha
indicato che, a seguito di una consultazione pubblica, alcune emittenti
hanno annunciato la possibilità di rilasciare alcune frequenze in
anticipo, il che potrebbe essere d'aiuto per il Paese balcanico. L'Italia invierà alla CROAZIA l'elenco delle coordinate geografiche e dei dettagli tecnici di tutti i trasmettitori che operano sui canali 21, 22, 23, 27, 29, 34, 35, 41, 43 nelle proprie regioni adriatiche. L'ITALIA ha aggiornato il questionario del RSPG, che riguarda la transizione della TV sotto i 694 MHz, specificando nuovi elementi. La risposta sarà pubblicata sul sito web del RSPG. L'ITALIA ha
anche spiegato che dovrà effettuare un'asta per 4 mezzi Mux per tener
conto del rapporto di 1:2 che è stato utilizzato nella conversione dei
diritti DVB-T in diritti DVB-T2. In alcuni casi, i nuovi diritti non
corrisponderanno a un numero intero. L'AGCOM ha pubblicato il 7 febbraio 2019 il nuovo piano nazionale per la trasmissione DTT (PNAF 2019,
decisione 39/19/CONS) che risulta essere in conformità con le leggi di
bilancio 2018 e 2019, GE-06 e gli accordi di coordinamento ed è
pienamente in linea con i diritti internazionali italiani. Il prossimo incontro è previsto il 19 settembre 2019 a Zagabria. _______________________________________________________ GIUGNO 2019 Martedì 25 Giugno 2019 MISE: PUBBLICAZIONE ESITI CONSULTAZIONI PUBBLICHE SUI BANDI PER I DIRITTI D'USO T2 E PER LE GRADUATORIE DEGLI FSMA LOCALI. ![]() Online le osservazioni formulate dai soggetti interessati sui documenti di linee guida messi in consultazione in data 29 marzo 2019 per la Formazione delle graduatorie dei fornitori di servizi di media audiovisivi in ambito locale (art. 1, comma 1034 della legge n. 205/2017) e sulle procedure di selezione ed assegnazione dei diritti d’uso di frequenze in ambito locale ad operatori di rete (art. 1, comma 1033 della legge n. 205/2017). FSMA LOCALI Il documento “Formazione delle graduatorie dei fornitori di servizi di media audiovisivi in ambito locale è stato posto in consultazione per acquisire le osservazioni e i commenti dei soggetti interessati. Le linee guida illustrano i criteri e le modalità che verranno adottati per la formazione delle graduatorie dei fornitori di servizi di media audiovisivi (FSMA) operanti in ambito locale, in applicazione di quanto previsto all’articolo 1, comma 1034 della legge 27 dicembre 2017, n. 205 e s.m.. Le graduatorie dei FSMA saranno formate tramite procedura di selezione effettuata dal Ministero in base ai criteri previsti dal D.P.R. 23 agosto 2017, n. 146, integralmente richiamato nella legge 21 settembre 2018, n. 108. I FSMA sono tenuti a presentare domanda di partecipazione per i marchi che intendono diffondere nelle diciotto aree tecniche del territorio nazionale, così come da ultimo definite dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni nella Delibera n. 39/19/CONS che stabilisce il Piano nazionale di assegnazione delle frequenze da destinare al servizio televisivo digitale terrestre (PNAF). Il documento è stato messo in consultazione contestualmente alla pubblicazione delle linee guida relative alle procedure di selezione per l’assegnazione dei diritti d’uso di frequenze in ambito locale previste dall’articolo 1, comma 1033, della legge 27 dicembre 2017, n. 205 e s.m. allo scopo di acquisire le osservazioni da parte dei soggetti interessati in relazione ad entrambe le procedure - tra loro strettamente correlate - consentendo al Ministero di tenerne conto nel processo di riorganizzazione complessiva del settore. Fino al 7 maggio 2019 è stato possibile inviare osservazioni e commenti utilizzando la casella di posta consultazione.LineeGuidaFSMA@mise.gov.it Di seguito i documenti ricevuti durante la consultazione pubblica.
OPERATORI DI RETE FREQUENZE LOCALI È posto in consultazione il documento per acquisire le osservazioni e i commenti dei soggetti interessati. Le linee guida illustrano i criteri e le modalità che verranno adottati per le procedure di selezione per l’assegnazione ad operatori di rete di diritti d’uso di frequenze in ambito locale per il servizio televisivo digitale terrestre, in attuazione dell’articolo 1, comma 1033 della legge n. 205 del 27 dicembre 2017 e s.m.. La procedura di selezione di operatori di rete cui assegnare diritti d’uso di frequenze sarà effettuata in base ai criteri individuati all’articolo 1, comma 1033 della L. n. 205/17 e s.m. e seguendo la pianificazione delle reti in ambito locale, di cui alla delibera n. 39/19/CONS dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni che stabilisce il Piano nazionale di assegnazione delle frequenze da destinare al servizio televisivo digitale terrestre (PNAF). Il documento è messo in consultazione contestualmente alla pubblicazione delle linee guida relative alle procedure per la formazione delle graduatorie dei fornitori di servizi di media audiovisivi in ambito locale previste dall’articolo 1, comma 1034, della citata L. n. 205/17 e s.m., allo scopo di acquisire le osservazioni da parte dei soggetti interessati su entrambe le procedure - tra loro strettamente correlate - consentendo al Ministero di tenerne conto nel processo di riorganizzazione complessiva del settore. Fino al 7 maggio 2019 è stato possibile inviare osservazioni e commenti utilizzando la casella di posta Di seguito i documenti ricevuti durante la consultazione pubblica. OPERATORI DI RETE FREQUENZE NAZIONALI Procedura di assegnazione agli operatori di rete nazionali dei diritti d'uso delle frequenze pianificate dal PNAF. Il Ministero dello Sviluppo Economico, in attuazione della Delibera n. 129/19/Cons, adottata dall'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, in data 18 aprile 2019, pubblica l' “Avviso per l'Assegnazione dei diritti d'uso delle frequenze per il servizio televisivo digitale terrestre ex articolo 1, comma 1031 della legge 27 dicembre 2017, n. 205, come modificata dall'articolo 1, comma 1104 della legge 30 dicembre 2018, n. 145”. Nell'Avviso pubblico si invitano gli operatori di rete nazionali a presentare, entro 15 giorni dalla data della sua pubblicazione, istanza di partecipazione, fornendo i dati indicati nel medesimo avviso, ai fini dell'assegnazione dei diritti d'uso delle frequenze in ambito nazionale, secondo i criteri di cui alla citata Delibera n. 129/19/Cons. Le domande di partecipazione devono essere presentate, tramite posta elettronica certificata al Ministero dello Sviluppo Economico, Direzione Generale per i servizi di comunicazione elettronica di radiodiffusione e postali, Divisione IV. Documenti: Venerdì 7 Giugno 2019 RADIO: TORNA MC2 AL POSTO DI RMC SPORT. Da qualche giorno sono cessate le trasmissioni in modulazione di frequenza di RMC SPORT che continua la sua attività sul web cambiando nome in TMW RADIO acronimo di TUTTO MERCATO WEB. Parte degli impianti FM terrestri sono passati di mano a RMC 2 ribattezzata MC 2 - MONTE CARLO 2 (il marchio RMC è passato a RADIO MEDIASET). ![]() Queste le frequenze che utilizza la nuova MC 2. Lunedì 3 Giugno 2019 RSI - TV SVIZZERA ITALIANA: CESSATE LE TRASMISSIONI SUL DIGITALE TERRESTRE. Il giorno è arrivato. Oggi, lunedì 3 giugno, la SSR ha cessato la diffusione dei suoi programmi sul digitale terrestre (DVB-T). I canali televisivi di tutte le emittenti SSR saranno quindi fruibili unicamente via cavo, via internet o con il satellite. Come già ricordato dal direttore Gilles Marchand la tecnologia, introdotta circa 10 anni fa, era sempre meno utilizzata e “si spendeva il 45% dei costi di distribuzione per meno del 2% della popolazione". Lo spegnimento, che permetterà un risparmio di 10 milioni di franchi all'anno, interesserà infatti circa 30'000 economie domestiche in tutta la Confederazione Elvetica tra cui 2.000 utenti nella Svizzera italiana. Utenti che da qualche tempo sono stati informati e per i quali è a disposizione un sito internet e un numero di telefono per l’assistenza tecnica e il supporto nella ricerca di un’alternativa (0848 88 55 33 - numero telefonico accessibile dalla Svizzera). Niente da fare invece per gli spettatori delle zone oltreconfine che ancora usufruivano del naturale sconfinamento del segnale, i quali non potranno più guardare i programmi in tempo reale. In Europa la Svizzera è il primo paese ad abbandonare la tecnologia digitale terrestre. ![]() Nella Svizzera Italiana il multiplex disattivato nei contenuti, veicolava i seguenti 4 servizi televisivi. Su questi 4 canali è ora presente il seguente cartello.
Ringraziamo Andrea AGBrasc per averci fornito l'immagine. Chi sono gli utenti interessati allo spegnimento del segnale TV digitale terrestre? Sono interessati da questo cambiamento coloro che: guardano i programmi televisivi SSR (TV svizzera) tramite un'antenna da interni o un'antenna sul tetto; da oggi sullo schermo vedono solo un'immagine fissa con alcune informazioni. I cittadini svizzeri cosa devono fare? Le alternative disponibili sono: la ricezione satellitare (DVB-S); la ricezione via cavo (DVB-C); la ricezione via Internet (IPTV con decoder o streaming). Perché la SSR abbandona il DVB-T? Secondo la nuova Concessione nella quale ha sancito che il diritto e il dovere della SSR di diffondere programmi televisivi via DVB-T si estinguono entro il 31 dicembre 2019. In Svizzera, infatti, solo appena il 2% delle economie domestiche sfrutta ancora questa modalità di ricezione.
L'abbandono del DVB-T, oltre che alla nuova Concessione, è dovuto anche
alle misure di risparmio e allo scarso utilizzo della rete. _______________________________________________________ MAGGIO 2019 Martedì 28 Maggio 2019 EUROPA 7: DAL 1° SETTEMBRE ARRIVA L'OFFERTA FLY HD. E' inoltre presente il seguente comunicato in cui si descrivono i dettagli del progetto. Grazie alla decisione dell’Antitrust che permette l’utilizzo delle Smart Card Nagravision anche a terzi, Fly HD potrà finalmente far partire la sua Piattaforma, il cui lancio è previsto per i primi di settembre. La Piattaforma FlyHD apre scenari totalmente nuovi nel panorama televisivo italiano sia in termini di offerta commerciale sia in termini di definizione dell’immagine, infatti grazie alle tecnologie HD/4K HDR e al Dolby Digital sarà garantita una qualità audio e video mai vista prima. Otto canali saranno dedicati ai film in prima visione tv delle più importanti Major internazionali, mentre un canale musicale verrà riservato ai grandi Eventi nazionali ed internazionali. I film Current e gli Eventi saranno fruibili in Pay per View, ad un costo estremamente competitivoe senza alcun obbligo di abbonamento. La Piattaforma sarà ricevibile da tutti i possessori di un apparecchio televisivo in DVB-T2. Le novità della piattaforma non si fermano al televisore infatti, collegandosi al sito www.flyhd.it si potrà richiedere anche un Dongle, un innovativo apparato che permette la visione dei canali digitali su Smartphone e Tablet, senza alcun costo di banda internet e con un consumo di batteria molto limitato. Per la visione dei canali della Piattaforma Fly HD saranno utilizzati gli LCN da 417 a 436. Per conoscere ulteriori dettagli della nuova offerta televisiva di EUROPA 7 il cui lancio è previsto per i primi di settembre, vi rimandiamo inoltre alla lettura di questo articolo a firma di Andrea Biondi pubblicato ieri sul sito de Il Sole 24 Ore. E' riconosciuto per essere stato lo storico editore anti-Mediaset, protagonista di una vicenda sulle frequenze che lo hanno portato a richiedere spazi per la trasmissione che gli erano stato assegnati, ma che per lungo tempo sono stati occupati da Rete 4, e che hanno portato l’Italia a essere condannata per questa vicenda. Ora Francescantonio Di Stefano – editore di Europa 7 e fra gli “accusatori” nella vicenda che ha portato Antitrust a chiedere rimedi a Sky per il ripristino della concorrenzialità che secondo l’Authority sarebbe venuta meno nell’ultimo anno – si avvia a lanciare una sua piattaforma pay per view. E per farlo si servirà di R2: proprio la piattaforma tecnologica di Mediaset utilizzata per Premium nella sua nuova versione “aperta a terzi”. Si chiamerà Fly HD, si legge in un comunicato, e sarà alla Chili per intendersi: si paga solo per quello che si vede. Questo il progetto che in qualche modo è figlio della vicenda che ha portato Antitrust a esprimersi ieri prevedendo per Sky 3 anni senza la possibilità di esclusive internet.
Al punto 286 del provvedimento Antitrust che ha chiuso l’istruttoria (e
contro il quale Sky ha già protestato e annunciato ricorso) è segnalata una richiesta della società Italia Way di Di Stefano di accesso alla piattaforma, negata nel periodo in cui la vendita a Sky sembrava poter diventare realtà. Ora, scrive Di Stefano in un comunicato, «grazie alla decisione dell'Antitrust che permette l’utilizzo delle Smart Card Nagravision anche a terzi, Fly HD potrà finalmente far partire la sua piattaforma, il cui lancio è previsto per i primi di settembre». Insomma, già nel momento in cui Sky e Mediaset fanno retromarcia sul passaggio di R2 alla pay tv di Comcast, le due società hanno comunicato che quella utilizzata per Premium sarebbe stata una piattaforma aperta a terzi. Di Stefano aggiunge a questo punto la decisione dell’Antitrust di ieri. Risultato: la preparazione del servizio pay per view. Cosa ci sarà in questa pay per view? «Otto canali – si legge nel comunicato – saranno dedicati ai film in prima visione tv delle più importanti major internazionali, mentre un canale musicale verrà riservato ai grandi Eventi nazionali ed internazionali». Poi film “Current” e altri eventi. E poi, in chiave di innovazione tech, «collegandosi al sito www.flyhd.it si potrà richiedere anche un Dongle,
un innovativo apparato che permette la visione dei canali digitali su
smartphone e tablet, senza alcun costo di banda internet». L’imprenditore abruzzese negli ultimi tempi, a quanto Il Sole 24 Ore ha potuto appurare, per arrivare a poter fare questa operazione ha avuto contatti con R2 e quindi con la proprietaria Mediaset. Proprio gli storici nemici. Ricordiamo infine che ad oggi, l'unico impianto ripetitore sul digitale terrestre attivo in Italia è il sito di Monte Compatri sul VHF 08 per la zona di Roma.
SATELLITE: ATTIVATO UN CANALE IN 8K SU EUTELSAT 13° EST. nel cui flusso è presente un servizio televisivo che trasmette un canale nello standard 8K. La denominazione è Roland Garros 8K e nonostante la sua diffusione avvenga nella modalità FTA free to air (in chiaro), esso è visibile solo attraverso TV / decoder 8K. Come potete vedere dalle immagini in basso, il formato video è 7680x4320 e il bitrate è di circa 65255 Kbit. A
livello di contenuti, durante i nostri ripetuti monitoraggi, veniva
trasmesso a ripetizione un documentario con il logo THE EXPLORERS. Ad oggi infatti non sono ancora trasmessi i match tennistici. Giovedì 23 Maggio 2019 ITALIA OGGI: MEDIASET ITALIA DUE AL 55 E BOING PLUS AL 45 DI SONY. Il quotidiano economico ITALIA OGGI annuncia che le due numerazioni automatiche del digitale terrestre LCN 45 e 55, attualmente in capo al gruppo SONY ITALIA, passeranno di mano al gruppo MEDIASET. ![]() In virtù di questo accordo, cesseranno i programmi di POP e sarà varata la nuova BOING PLUS (joint venture tra MEDIASET e TURNER) che occuperà la numerazione 45. Sul 55 invece chiuderà Cine Sony e al suo posto sarà inserita MEDIASET ITALIA DUE, attualmente in onda sulle LCN 66, 120 e 566.
_______________________________________________________ APRILE 2019 Martedì 30 Aprile 2019 SATELLITE: ARRIVA LA VISUAL RADIO DI RTL 102.5 RADIO DOC. Novità per il gruppo radio - televisivo di RTL 102.5 di Cologno Monzese (MI). Da oggi via satellite in chiaro è stata attivata la nuova visual radio RTL 102.5 Radio Doc. Il logo di rete, posizionato in alto a destra, è composto dal noto marchio bianco-rosso-nero di RTL con l'aggiunta della scritta DIGITAL SPACE DOC. Il canale, trasmesso in alta definizione in MPEG 4, è la versione televisiva Nella griglia abbiamo inserito i dettagli tecnici per sintonizzare manualmente RTL 102.5 Radio Doc. Al momento gli utenti TIVUSAT possono trovarla nella numerazione degli ALTRI CANALI. SPECIALE CROAZIA IN DIGITALE: LANCIATA L' ASTA PER IL SISTEMA DI TRASMISSIONE DVB-T2. Con la riduzione delle frequenze riservate alle trasmissioni TV a favore della connessione 5G che occuperà i 700 MHz, ![]() l'asta per i nuovi multiplex chiamati M1, M2 e L1 che verranno trasmessi inmodalità DVB-T2 e codifica H.265 / HEVC. I soggetti interessati dovranno presentare le loro offerte entro e non oltre il 14 Giugno 2019. Il mux locale L1 non sarà assegnato in località croate che si affacciano sull'ITALIA, a differenza dei provider nazionali M1 e M2. L'ITALIA osserva con particolare attenzione quali frequenze verranno utilizzate per questi due mux. nella regione (D05), corrispondente all'ISTRIA, il mux M1 potrà essere acceso dal 1° Luglio 2020 sulla frequenza UHF 28, attualmente in uso dal provider croato principale, ovvero HRT A, mentre il multiplex M2 sarà sintonizzabile sull' UHF 23. Nell'area tecnica (D07), che corrisponde alla DALMAZIA SETTENTRIONALE, il mux M1 potrà utilizzare dal 1° Luglio 2020 la frequenza UHF 51 e dal 27 Ottobre 2021 l' UHF 21, mentre il M2 attiverà solo l' UHF 22. Nella regione (D08), corrispondente alla DALMAZIA CENTRALE, il provider M1 potrà acccendere dal 1° Luglio 2020 la frequenza UHF 33, mentre per il mux M2 è previsto un triplo riposizionamento, infatti fino al 30 Giugno 2020 sarà attivo l' UHF 43, poi dal 1° Luglio 2020 fino al 26 Ottobre 2021 verrà usato l' UHF 53 e in conclusione dal 27 Ottobre 2021 sarà accesa definitivamente la frequenza UHF 23. Nell'area tecnica (D09), che corrisponde alla DALMAZIA MERIDIONALE, il mux M1 potrà attivare a pieno regime a partire dal 1° Luglio 2020 l' UHF 21, previsto fino al 30 Giugno per il multiplex M2 che poi passerà fino al 26 Ottobre 2021 sull' UHF 59 e che, per finire, dal 27 Ottobre 2021 potrà utilizzare la frequenza UHF 22. A seguito di queste decisioni prese dalla CROAZIA, c'è il serio rischio per l'ITALIA di dover spegnere in anticipo alcuni canali rispetto ai propri tempi prestabiliti. I casi più delicati potrebbero riguardare l' UHF 23 previsto in ISTRIA, l' UHF 22 in DALMAZIA SETTENTRIONALE e l' UHF 43 in quella CENTRALE. Domenica 21 Aprile 2019 LE RADIO A ROMA: ESCE DI SCENA DI RADIO CITTA' FUTURA, AL SUO POSTO ARRIVA RADIO M 100. Importante novità nell'etere radiofonico laziale e in piccola parte anche abruzzese. La storica Radio Città Futura è uscita di scena dall'etere dopo aver ceduto gli impianti in FM a Radio M 100 del gruppo Radio Globo. In questa griglia abbiamo elencato le frequenze che sono state cedute. A Roma pertanto Radio M 100 è ora sintonizzabile su due frequenze: FM 97.700 da Rocca di Papa (RM) e 99.800 da Monte Cavo - Rocca di Papa (RM). Consulta la lista delle RADIO A ROMA. Ecco come Wikipedia racconta la storia degli esordi di Radio Città Futura. ![]() Nacque in fase sperimentale nel 1975 durante la prima ondata delle radio libere, ma iniziò le trasmissioni regolari il 15 marzo 1976 dalla sede di via Buonarroti n.47 vicino a Piazza Vittorio Emanuele con una programmazione giornaliera di 16 ore. L'idea di Radio Città futura nacque da quattro persone: Adriano Mordenti, Mimmo Frassineti, Carlo di Renzo e Paolo Melara, che in diversi incontri arrivarono a delinearne le caratteristiche essenziali, come il nome, che fu mutuato dal maggio francese, la sigla ''Take Five'' per i notiziari e ne abbozzarono il primo palinsesto. La creazione di questa radio della sinistra fu proposta in un primo tempo al Pci, dove trovò alcuni consensi ma poi qualcuno decise che non era politicamente praticabile. Quindi, Paolo Melara propose di sentire Giulio Savelli, allora editore della sinistra. Questi fece sua l'idea e, insieme a Renzo Rossellini, mise i primi soldi necessari. Parteciparono in seguito al lancio della nuova radio il Partito di Unità Proletaria (PdUP) e Avanguardia Operaia, mentre Sandro Provvisionato si occupava della direzione; ben presto (gennaio 1977), Savelli uscì dal progetto editoriale, seguito pochi mesi dopo dai redattori del PdUP, per dissensi di natura ideologica mentre i quattro ideatori e fondatori della radio erano stati quasi subito estromessi dal progetto. Radio Città Futura, alla stregua di Radio Alice a Bologna, si contraddistinse per le dirette radio di tutti i cortei e le manifestazioni del Movimento del '77 a Roma, raggiungendo picchi di ascolto impressionanti. Il 12 novembre 1977 l'emittente venne chiusa per "motivi di ordine pubblico" assieme a Radio Onda Rossa. Il provvedimento, però, fu presto ritirato. Radio Città Futura fu coinvolta nelle indagini sul Caso Moro per una presunta rivelazione anticipata dell'Agguato di via Fani: infatti, mentre secondo le ricostruzioni investigative, il rapimento dell'allora Presidente della Democrazia Cristiana fu effettuato dalle Brigate Rosse alle ore 9:00, alcune testimonianze asseriscono che circa mezz'ora prima, dai microfoni dell'emittente, sarebbe stata data notizia dell'accaduto; annunciatore dell'evento lo stesso fondatore Renzo Rossellini. Alla fine degli anni ottanta, in un'intervista per il programma di Raiuno La notte della Repubblica, quest'ultimo dichiarò che il suo coinvolgimento nelle indagini sulle note vicende era stato determinato da un fraintendimento di fondo, sorto dalla testimonianza di una domestica dell'allora senatore Vittorio Cervone (DC). Secondo tale ricostruzione, la donna infatti aveva inizialmente dichiarato al suo datore di lavoro, di aver appreso del rapimento dello statista democristiano, ancor prima che avvenisse realmente, ascoltando la radio; secondo Rossellini in realtà si trattava molto probabilmente solo della divulgazione da parte sua di un'analisi politica, che ipotizzasse un'assai prevedibile azione brigatista, come reazione all'imminente insediamento del nuovo governo. Nelle ore successive, sull'onda emotiva suscitata dal tragico evento, la domestica avrebbe potuto erroneamente associare tale ipotetica previsione al rapimento del fautore del Compromesso storico. Inoltre in tale occasione, l'ex fondatore di Radio Città Futura aggiunse che, come risultò successivamente in sede processuale, nel periodo del Sequestro Moro, il Ministero dell'Interno non aveva cessato di registrare quotidianamente le trasmissioni di numerose emittenti del Movimento, tra le quali ovviamente la sua; però al momento della presentazione in tribunale delle bobine incise il 16 marzo 1978, inspiegabilmente queste ultime risultavano monche, a partire da circa i dieci minuti precedenti la strage di via Fani. Il 9 gennaio 1979 un commando dei NAR guidato da Giusva Fioravanti irruppe negli studi della radio durante la registrazione della trasmissione femminista Radio Donna, dando fuoco ai locali e sparando alle conduttrici. Cinque di esse furono gravemente ferite. Sabato 20 Aprile 2019 AGCOM: CRITERI DI CONVERSIONE E ASSEGNAZIONE DEI DIRITTI D'USO DELLE FREQUENZE IN DVB-T2. la delibera definisce i criteri di conversione dei diritti d’uso delle frequenze per il servizio digitale terrestre di cui sono titolari gli operatori nazionali in diritti d’uso di capacità trasmissiva in multiplex nazionali di nuova realizzazione in tecnologia DVB-T2. A tal fine è stabilito un fattore di conversione convenzionale tra le reti DVB-T e quelle DVB-T2, di applicazione generale, pari a 0,5. Contestualmente, il provvedimento definisce anche i criteri di assegnazione dei diritti d’uso delle frequenze in ambito nazionale pianificate dal PNAF. ![]() Tratto da: www.agcom.it/visualizza-documento _______________________________________________________ MARZO 2019 Venerdì 29 Marzo 2019 LA PROGRAMMAZIONE DI SVIZZERA ITALIANA DAL 1° APRILE PASSA SU TELECAMPIONE. Sulla pagine Facebook del gruppo editoriale PUBLIROSE è apparso il seguente comunicato. Sulla LCN 82 tornerà probabilmente la programmazione di RETE 82 orfana delle trasmissioni elvetiche che saranno diffuse esclusivamente da TELECAMPIONE (LCN 75). Nei commenti degli utenti del social si legge inoltre che la programmazione svizzera subirà anche delle variazioni orarie, mentre oggi il palinsesto d'archivio della RSI va in onda dalle ore 7 alle 24. Al momento non si conoscono i nuovi orari che ci saranno da Aprile. In questa griglia elenchiamo i principali provider locali / interregionali che veicolano TELECAMPIONE. Lunedì 25 Marzo 2019 COMUNICATO DELLA RAINBOW MEDIA COMMUNICATION: NASCE WATER SPORT CHANNEL. Dal 1° Aprile novità nella costellazione dell'editore Emanuele Latagliata CEO del gruppo Rainbow Media Communication. E' nata dalla volonta' di due imprenditori di Roma la nuova emittente WSC Water Sport Channel; in Italia il mondo degli sport acquatici vanta oltre 3 milioni di seguaci ecco perchè lo spirito sempre attento alle televisioni di nicchia hanno convinto Latagliata ad aprire un canale tematico. Alcune Federazioni hanno gia dato il loro benestare a collaborare con questa entità che non vuole fare business ma vuole esaltare il mondo dell'acqua. Proprio in questi giorni è ripartito a regime il multiplex della Toscana di Rete 37 la quale ospiterà anche lei WSC. Il canale sarà quindi per ora visibile nel Lazio e in Toscana. Nello stesso momento Romit TV ha aperto uno studio a Bucarest dove verranno realizzate oltre 4 ore al giorno di dirette dedicate alla Comunità Romena in Italia che verranno irradiate nel nostro Paese sui canali di Romit TV. Nel Lazio WSC Water Sport Channel è trasmessa attraverso il mux IES TV sulla LCN 674 nel servizio denominato InForma674._______________________________________________________ FEBBRAIO 2019 Giovedì 21 Febbraio 2019 ANALISI EUROPEE PER LO SPETTRO RADIOTELEVISIVO ITALIANO, DOMANDE E RISPOSTE DEGLI STATI TRANSFRONTALIERI. Il RSPG (Radio Spectrum Policy Group) si è nuovamente riunito per discutere le diverse situazioni dello spettro radiotelevisivo dei Paesi dell'Unione Europea. Il primo incontro ha avuto luogo il 22 Gennaio a Roma, mentre il secondo si è svolto a Bruxelles il 29 Gennaio. Qui di seguito analizziamo esclusivamente ciò che riguarda l'ITALIA. A LIVELLO TELEVISIVO Grazie all'intervento del Decreto-legge italiano N. 145/13 che ha comportato lo spegnimento di diversi segnali locali su frequenze non assegnate all'ITALIA, Paesi come AUSTRIA, MALTA, FRANCIA e SLOVENIA hanno confermato di non essere più interferiti sulle proprie frequenze. di interferenze italiane su diverse frequenze, come l'UHF 21, 39, 41, 45, 51 e 57. anche se esiste un accordo per aumentare la propria copertura nel territorio italiano. L'interferenza probabilmente proviene da questi ripetitori considerati una responsabilità italiana secondo il RSPG. L'ITALIA ha già cercato di individuare il trasmettitore interferente e ne parlerà con SAN MARINO per risolvere il problema. Per le frequenze UHF 45 e 57, l'ITALIA ha affermato che i disturbi provengono da zone esterne all'accordo di coordinamento con la CROAZIA. le cause perciò potrebbero essere o la propagazione troposferica dei segnali oppure il mancato rispetto dei vincoli radioelettrici autorizzati. Le frequenze UHF 21, 39 e 41 sono utilizzate da mux locali italiani e sotto esame del Decreto legge. La CROAZIA ha dichiarato che i disturbi potrebbero provenire da regioni incluse nell'area di coordinamento, anche se sia il Paese balcanico che l'ITALIA avevano ritenuto necessario non intervenire Di conseguenza la CROAZIA ha inviato diverse segnalazioni, compreso l'identificativo di ciascun disturbatore, in modo da permettere all'ITALIA di ridurre le interferenze. Intanto prosegue l'occupazione italiana sulle frequenze croate sotto i 694 MHz, attualmente spente, ma necessarie per lo spostamento dei propri servizi televisivi trasmessi sui canali sopra i 700 MHz. Nel 2019 in CROAZIA scadranno le licenze dei mux posizionati su questa porzione di banda e contemporaneamente ne saranno emesse 2 nuove sotto i 694 MHz. L'intento è quello di compiere questo spostamento nel periodo estivo, A LIVELLO RADIOFONICO INTERFERENZE FM L'ITALIA ha reincontrato FRANCIA, MALTA, SLOVENIA e CROAZIA. Non sono stati notati progressi da parte italiana. Con la SLOVENIA, l'ITALIA ha proposto una soluzione per un caso di interferenza che consisterebbe nel cambio dell'antenna da parte di entrambe le emittenti in modo tale da ridurre il disturbo al confine. La SLOVENIA ha risposto che il suo canale radiofonico sta trasmettendo in base agli accordi di Ginevra e che l'ITALIA non deve usare un trasmettitore ad alta potenza (12 kW ERP) con frequenza di sovrapposizione, posizionato a 200 metri dal confine e perciò ha suggerito di spostare la frequenza di almeno 100 kHz. Dal canto suo l'ITALIA ha affermato che non è possibile per la presenza di numerosi canali radiofonici nella provincia di TRIESTE e che ha una buona esperienza nel pianificare l'utilizzo dell'offset a 100 kHz. I 2 Paesi si riaggiorneranno. Per quanto riguarda la CROAZIA, è stata ricordata la consegna all'ITALIA di una lista di 40 frequenze radiofoniche da liberare con maggior priorità. Attualmente non è stato presentato un piano per risolvere questo problema e sulle caratteristiche reali e i dati di geolocalizzazione delle proprie stazioni. INTERFERENZE DAB L'ITALIA ha dichiarato che l'AGCOM svilupperà il piano riservato al DAB una volta concluso quello del DVB-T. Il seguente piano prevede l'uso esclusivo delle proprie frequenze in 3° banda più altri diritti derivanti dagli accordi di coordinamento bilaterale e l'assegnazione di 5 Mux DAB nazionali. In tutto il Paese, infatti, sono presenti 5 blocchi riservati al DAB (in alcune regioni di più). La conclusione di questa pianificazione richiederà inoltre lo spostamento del Mux della frequenza VHF 05 alla banda UHF. Il VHF, pertanto, sarà riservato ai canali TV solo in alcune situazioni. Le attuali interferenze procurate ai Paesivicini sono causate dalle trasmissioni sperimentali s ulle frequenze 12A, 12B e 12C che servono a sviluppare il DAB. La SLOVENIA continua a subìre disturbi sul canale 12C riservato all'accensione del proprio 2' Mux DAB. L'ITALIA sta per preparare nuovi progetti per diminuire le proprie interferenze. Il RSPG ha suggerito che la SLOVENIA potrebbe usare gli altri diritti GE-06 in VHF per il 2° Mux DAB (in totale 7 blocchi DAB se uno televisivo viene convertito in 4 blocchi DAB). Questa possibilità potrebbe essere stabilita in una riunione tra il Paese balcanico e AUSTRIA, UNGHERIA, ITALIA e CROAZIA. Proseguono i disturbi sulle frequenze 12A (EuroDAB Italia), 12B (DAB+RAI), ma l'ITALIA non ha ancora dichiarato se e quando questi ripetitori interferenti saranno disattivati. Questo problema ha già impedito alla CROAZIA di attivare in ISTRIA la frequenza VHF 12B assegnata secondo Ginevra 2006. L'ITALIA ha risposto che presto saranno spediti alcuni progetti sui canali 12A, 12B e 12C in modo da ridurre le interferenze. COORDINAMENTO IN VISTA DEL 5G L'ITALIA attraverso l'assistenza dell'Unione Europea sta cercando di concludere il più velocemente possibile Tra ALBANIA e ITALIA c'è stato qualche incontro politico e il Paese balcanico è ben disposto a proseguire le discussioni con in mezzo l'assistenza dell'Unione Europea. La firma ufficiale non è ancora arrivata perché in base a Ginevra 2006 la frequenza UHF 46 appartiene all'ALBANIA, nonostante l'attuale assenza di trasmissioni televisive, e con il nuovo accordo questo canale passerebbe in mano all'ITALIA. La TUNISIA, dopo la riunione di Maggio 2018, ha chiesto di ricevere informazioni sulle caratteristiche reali dei trasmettitori La TUNISIA ha risposto a Novembre ed ha accettato solo 2 delle 8 frequenze suggerite da MALTA per il proprio uso. Tra LIBIA ed ITALIA l'accordo è ad un passo dalla firma, in quanto è stata trovata una difficoltà del testo tra la versione scritta in inglese e quella araba. Stanno proseguendo anche le discussioni fra il Paese nord-africano e MALTA ed è stata trovata un'intesa sugli elementi tecnici stabili dell'accordo. Con l'ALGERIA, invece, non ci sono state novità. MEDIASET HA COMPRATO LA LCN 66 DI RETECAPRI.
Il quotidiano ITALIA OGGI ha pubblicato stamane la notizia dell'acquisizione da parte del gruppo Mediaset della LCN 66 di RETECAPRI. Potete leggere l'articolo completo sulla nostra pagina facebook. Giovedì 7 Febbraio 2019
AGCOM: NUOVO PIANO DI ASSEGNAZIONE DELLE FREQUENZE DEL DIGITALE TERRESTRE.
Delibera n. 39/19/CONS Piano nazionale di assegnazione delle frequenze da destinare al servizio televisivo digitale terrestre (PNAF). ![]() La delibera aggiorna, ai sensi dell’articolo 1, comma 1030, della legge 27 dicembre 2017, n. 205, come modificato dall’art. 1, comma 1103, della legge 30 dicembre 2018, n. 145, il piano nazionale di assegnazione delle frequenze da destinare al servizio televisivo digitale terrestre (PNAF). L’elaborazione del PNAF ha tenuto in considerazione, oltre a quanto stabilito dal citato art. 1, comma 1103, della
legge n. 145/2018, anche delle novità introdotte nell’art. 8 del Testo
unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici dai
commi 1101 e 1102 relativamente alla riserva di capacità trasmissiva
destinata alla diffusione di contenuti in ambito locale. Nel dettaglio, il PNAF pianifica le frequenze per le seguenti reti digitali terrestri: 12 RETI NAZIONALI IN BANDA UHF di cui una decomponibile per macroaree e una integrata da frequenze della banda III-VHF; 1 RETE LOCALE DI 1° LIVELLO IN BANDA UHF con copertura non inferiore al 90% in ciascuna area tecnica (ad eccezione dell’area tecnica 3 in cui sono pianificate 2 reti locali di 1° livello e delle sub-aree tecniche 4a e 4b in cui sono pianificate ulteriori 3 reti locali di 1° livello); 1 o PIU' RETI LOCALI DI 2° LIVELLO IN BANDA UHF senza vincolo di copertura nel bacino di riferimento, in ciascuna area tecnica. Le risorse frequenziali pianificate per le reti nazionali e per le reti locali di 1° livello sono riportate nell’allegato 1 al presente provvedimento. Le risorse frequenziali pianificate per le reti locali di 2° livello sono riportate nell’allegato 2 al presente provvedimento. _______________________________________________________ GENNAIO 2019 Martedì 29 Gennaio 2019 MEDIASET PREMIUM: DAL 28 FEBBRAIO FINE DELLE TRASMISSIONI DI EUROSPORT 1, EUROSPORT 2 E INVESTIGATION DISCOVERY. Eurosport 1, Eurosport 2 e Investigation Discovery il prossimo 28 Febbraio non saranno più disponibili sul digitale terrestre nel pacchetto a pagamento di MEDIASET PREMIUM. L'avviso è presente sul sito web di Mediaset che con una nota annuncia l'interruzione della visione dei seguenti tre canali TV: Investigation Discovery -Premium (LCN 320) Eurosport 1 (LCN 341) Eurosport 2 (LCN 342)
La prima cesserà la sua attività, mentre i due canali sportivi saranno fruibili esclusivamente via satellite attraverso il pacchetto a pagamento di Sky. Lunedì 7 Gennaio 2019 SVIZZERA ITALIANA SVI 82: IL PALINSESTO SINO AL 13 GENNAIO. Publirose, la
società che gestisce la nuova emittente SVIZZERA ITALIANA SVI 82, ci ha inviato il palinsesto con la programmazione da oggi Lunedì 7 a Domenica 13 Gennaio 2019. SVIZZERA ITALIANA SVI 82 è trasmessa nella posizione automatica 82 del telecomando nel mux nazionale RETECAPRI con l'identificativo RETE 82 PLUS, e in altre 5 regioni nel mux interregionale LA 9 con l'identificativo RETE 82: in Veneto nel mux (LA 9 VENETO), in Trentino Alto Adige nel mux LA 9 (TRENTINO), Giovedì 3 Gennaio 2019 SVIZZERA ITALIANA SVI 82: IL PALINSESTO DEI PROSSIMO GIORNI. Publirose, la
società che gestisce la nuova emittente SVIZZERA ITALIANA SVI 82 ci ha inviato il palinsesto con la programmazione da oggi giovedì 3 a domenica 6 Gennaio 2019. SVIZZERA ITALIANA SVI 82 è trasmessa nella posizione automatica 82 del telecomando nel mux nazionale RETECAPRI con l'identificativo RETE 82 PLUS, e in altre 5 regioni nel mux interregionale LA 9 con l'identificativo RETE 82: in Veneto nel mux (LA 9 VENETO), in Trentino Alto Adige nel mux LA 9 (TRENTINO), _______________________________________________________ PER LE ALTRE NOTIZIE CONSULTA |